Robert Owen

Materie:Appunti
Categoria:Pedagogia

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Testo

OWEN

L’opera di Robert Owen (1771-1858) si connette direttamente con i problemi dell’industrialismo, con la cultura positivistica e con il nascente socialismo. Egli matura un progetto di rigenerazione sociale, morale e politica della comunità umana, nel periodo in cui gestisce una manifattura cotoniera a New Lanark (Scozia). Qui comincia a realizzare una serie di riforme volte al miglioramento delle condizioni lavorative: offre buoni salari, eleva l’età minima per l’inizio del lavoro in fabbrica, non sfrutta gli indigenti. Il risultato è un miglioramento della produttività. Owen si farà così apostolo dell’estensione di queste riforme presso gli altri industriali e il parlamento inglese. Quando morirà, il socialismo inglese avrà ormai acquisito l’impronta indelebile della sua concezione.
Il pensiero fondamentale che sta alla base della concezione pedagogica di Owen è individuabile nella sua visione dell’educazione come «condizionamento». Secondo Owen, infatti, l’ambiente in cui il soggetto vive e le circostanze occasionali con le quali viene in contatto condizionano profondamente la formazione della sua personalità.
Se l’ambiente sociale condiziona l’individuo, occorre che tale condizionamento abbia una valenza positiva: quindi è necessaria una trasformazione dell’intera società in senso positivo. Owen ritiene che la presenza di un’impresa attiva e produttiva, guidata da un imprenditore che, come una sorta di “principe illuminato”, si dedichi alla crescita morale, culturale ed economica del popolo, sia il primo mezzo per raggiungere tale fine. Ciò verrà da lui tradotto in pratica nell’esperienza di New Lanark, dove Owen, come imprenditore, fonda una scuola per i figli dei suoi operai, diffonde l’istruzione popolare e opera per una più vasta trasformazione del tessuto economico.
Ma il progetto oweniano viene aspramente contrastato dalle classi dirigenti britanniche quando supera i limiti del semplice filantropismo e assume connotazioni di riforma globale. Per questo Owen radicalizza la sua posizione sostenendo la necessità di una scolarizzazione precoce, che offra una positiva educazione sociale a fanciulli sottratti all’ambiente egoistico della famiglia borghese. Nel «nuovo mondo morale» prospettato da Owen la scuola è uguale per tutti, organizzata in edifici funzionali, dotati dei servizi necessari (infermerie, cucine) e collegati all’officina, in modo che l’istruzione si alterni con il lavoro. Questo non esclude attività fisiche libere come la ginnastica, il gioco e la danza: Owen vuole una formazione integrale della persona, da cui non sia esclusa la dimensione estetica. Il primato spetta tuttavia, positivisticamente, alla scienza e all’osservazione della natura, mentre ogni forma di «superstizione» viene combattuta attivamente. Si tratta di un modello pedagogico che avrà un notevole influsso sullo sviluppo dell’educazione socialista.
L’istituzione scolastica sperimentale di New Lanark, l’«Istituto per la formazione del carattere», prende la forma di un intero sistema scolastico destinato inizialmente ai soli figli degli operai, ma in seguito aperto a tutti i giovani della contea. In esso viene impartita innanzi tutto l’istruzione di base (leggere, scrivere e far di conto), ma si insegnano anche la storia, il canto, la danza e i principi religiosi. Alle bambine si offre anche un addestramento per le attività di cucina e di taglio e cucito. Il personale educativo è istruito secondo i principi della pedagogia oweniana, in modo tale da costituire, sempre e comunque, un esempio per i giovani, anche al di fuori delle pareti scolastiche.
Tra i diversi gradi dell’Istituto (scuola dell’infanzia, scuola elementare e scuola serale per i più grandi, già occupati nel lavoro), Owen si interessa in particolare del primo. Egli è infatti tra i pionieri in Europa delle scuole per l’educazione dell’infanzia, articolate in un nido per i più piccini e in una sala di studio prescolastico per i bambini dai quattro ai sei anni. Non si tratta di offrire semplicemente un “asilo”, o un luogo di “custodia”, ma anche di educare e istruire: le scuole oweniane “precocizzano”, in certi casi, l’inizio dell’attività scolare, ma lo fanno a fronte di una situazione sociale difficile, a causa della quale i bambini delle classi popolari rischiano di non avere ulteriori possibilità di scolarizzazione.

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