Turismo eco-compatibile

Materie:Tesina
Categoria:Multidisciplinare

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Testo

Tesina esame di stato
Anno Scolastico 2001-2002
Istituto tecnico statale per il turismo
TURISMO ECO-COMPATIBILE

MATERIE COINVOLTE nel percorso multidisciplinare:
Breve introduzione al turismo eco–compatibile:
Legislazione Turistica: Legge quadro sulle aree protette n. 394 del 6 \ dicembre 1991
Tedesco: Schwarzwald
Francese: Le tourisme vert
COLLEGAMENTI:
Breve introduzione al turismo eco–compatibile
legge quadro sulle aree protette n. 394 del 6 dicembre 1991
(Legislazione Turistica)
Schwarzwald
(Tedesco)
tourisme vert
(Francese)
INTRODUZIONE:
Quando partiamo difficilmente ci chiediamo se il nostro viaggio potrà influire sulle condizioni ambientali e socio-economiche del Paese che andremo a visitare; eppure l’impatto del turismo è tanto più sensibile quanto più il viaggio si realizza in Paesi dove la povertà è diffusa ed il potere decisionale dei cittadini basso. Con 450 milioni di persone in giro per il mondo ogni anno, non è possibile illudersi che un viaggio non abbia alcuna conseguenza sulla salute del Pianeta e dei suoi abitanti. L’industria turistica si avvia a diventare la maggiore industria civile del mondo e il suo impatto sull’ambiente aumenterà se non verranno prese al più presto misure per limitarne i danni; dove le strutture ricettive sono ubicate in zone di elevata qualità ambientale in cui il turismo costituisce la principale attività economica, un’azione di riqualificazione e di adeguata pianificazione si tradurrebbe in benefici immediati ed evidenti sull’ambiente circostante. L’industria turistica risulta apparentemente di minor impatto sugli ecosistemi naturali, lo è rispetto all’industria chimica e petrolifera, ma bisogna tener conto di tutti i settori collegati al turismo:
➢ Il traffico automobilistico porta all’inquinamento dell’aria e acustico;
➢ Lo scarico delle acque di scolo porta all’inquinamento delle acque
➢ La costruzione di edifici porta ad invadere spazi aperti o alla scomparsa di intere aree boschive
➢ ecc…
…particolare importanza nel turismo riveste la legge quadro sulle aree protette n. 394 del 6 dicembre 1991…
LEGISLAZIONE TURISTICA:
Tale legge “detta principi fondamentali per l’istituzione e la gestione delle aree naturali protette, al fine di garantire e di promuovere, in forma coordinata, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del Paese”. Essa pone in modo nuovo il problema della protezione ambientale; l'obiettivo di un parco non è infatti soltanto quello di istituire un vincolo a tutela delle bellezze naturali di una determinata area, ma anche di promuoverne lo sviluppo attraverso l'individuazione e l'incentivazione di attività compatibili con l'ambiente. La legge del 1991 è stata emanata con un ritardo di ben dodici anni: l'art. 83 del DPR n. 616 del 1977, trasferendo alle Regioni le funzioni amministrative in materia di riserve e di parchi naturali, stabiliva infatti che entro il 31 dicembre 1979 dovevano essere definite con una legge della Repubblica la disciplina generale e la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni. Il mancato rispetto di questo termine ha comportato una situazione di confusione e di incertezza nella quale molte Regioni hanno provveduto ad istituire e a regolamentare parchi e riserve naturali di carattere regionale, dando vita ad una normativa assai disomogenea. La legge quadro del 1991 (modificata dal D.P.R. n. 112 del 1998, art. 76-78) ha messo innanzi tutto ordine nella definizione e nella classificazione delle aree protette.
Le aree protette vengono classificate in parchi nazionali, parchi naturali regionali e riserve naturali (che a loro volta si distinguono in nazionali e regionali in base alla rilevanza degli interessi in esse rappresentati):
➢ I parchi nazionali sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacuali o marine che contengono uno o più ecosistemi intatti o anche parzialmente alterati da interventi antropici, una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici, culturali educativi e ricreativi tali da richiedere l'intervento dello Stato ai fini della loro conservazione per le generazioni presenti e future.
➢ I parchi naturali regionali sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacuali ed eventualmente da tratti di mare prospicienti la costa, di valore naturalistico e ambientale, che costituiscono, nell’ambito di una o più regioni limitrofe, un sistema omogeneo individuato dagli assetti naturali dei luoghi, dai valori paesaggistici ed artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali.
➢ Le riserve naturali sono costituite da aree terrestri, fluviali, lacuali o marine che contengono una o più specie naturalisticamente rilevanti della flora e della fauna, ovvero presentino uno o più ecosistemi importanti per le diversità biologiche o per la conservazione delle risorse genetiche".
Per la protezione del patrimonio naturale vengono poi predisposti strumenti di varia natura e precisamente: il Comitato e la Consulta tecnica per le aree naturali protette; la Carta della natura:
➢ Del Comitato, che è presieduto dal Ministro dell'ambiente, fanno parte i Ministri per le politiche agricole, dei trasporti e della navigazione, per i beni culturali e ambientali, dei lavori pubblici, dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, nonché sei Presidenti di Regioni o Province autonome designati per un triennio dalla Conferenza Stato-Regioni. Il Comitato identifica le linee fondamentali dell'assetto del territorio classifica le aree protette e ne approva l’elenco ufficiale.
➢ La Consulta tecnica è formata da nove esperti nominati per un quinquennio dal Ministro dell'ambiente e ha il compito di dare pareri al Comitato e al Ministro dell' ambiente stesso.
➢ La Carta della natura, predisposta dai servizi tecnici statali, individua lo stato dell’ambiente naturale in Italia, evidenziando le zone di particolare valore e le situazioni di particolare vulnerabilità.
Nella seconda parte la legge definisce le procedure per l'istituzione di nuove aree protette e gli strumenti di gestione delle stesse.
I parchi nazionali vengono istituiti attraverso un decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'ambiente, sentita la Conferenza unificata. Gli strumenti di gestione del parco sono:
➢ L’Ente parco, che ha personalità giuridica di diritto pubblico e i cui organi sono il presidente, il consiglio direttivo, la giunta esecutiva, il collegio dei revisori dei conti e la comunità del parco;
➢ Il regolamento del parco, adottato dall'Ente parco e approvato dal Ministro dell'ambiente, che disciplina le attività anche di tipo economico, consentite o vietate all'interno del parco;
➢ Il piano, anch'esso predisposto dall'Ente parco, che suddivide il territorio in base a diversi gradi di protezione, stabilisce l'organizzazione del parco, fissa i criteri per gli interventi sulla flora, sulla fauna e sull'ambiente in genere.
Le riserve naturali statali sono invece istituite con un decreto del Ministro dell’ambiente, sentita la Conferenza unificata; nel decreto viene determinato anche l’organismo di gestione e sono indicati i criteri generali a cui si devono ispirare il piano e il regolamento della riserva.
All’istituzione delle riserve marine partecipano anche il Ministro dei trasporti e della navigazione e quello del tesoro e la loro gestione è affidata all'Ispettorato centrale per la difesa del mare che si avvale delle Capitanerie di porto competenti.
La terza parte della legge fissa infine i principi fondamentali ai quali si devono attenere le Regioni nella loro normativa in materia di parchi e riserve regionali.
…interessante sarebbe organizzare un viaggio “Eco-compatibile” nel Parco naturale della Foresta Nera…
TEDESCO:
Das Wandern kennt im Schwarzwald viele Formen und Wege. Begeisterte Freunde hat die Schwarzwald-Wanderidee gefunden. Autos bringen das Gepäck von Hotel zu Hotel, und man wandert unbeschwert aufmarkierten Wanderwegen über Felder, Wiese und durch Wälder.
Wer Hobbys hat, der sollte in den Schwarzwald kommen. Er bietet viele Möglichkeiten, wie zum Beispiel Malen auf Holz und hinter Glas. Aber auch die Schnitzerei ist im Schwarzwald Tradition, und es gibt spezielle Kurse wo man lernt, Stühle, Masken und viele andere Dinge zu schnitzen.
Wer gern Radtouren macht, der mietet sich ein Fahrrad. Das ist an vielen Bahnhöfen im Schwarzwald möglich. Fast überall kann man auch reiten oder reiten lernen. Wer jedoch lieber Tennis oder Golf spielt oder angeln oder Kajak fahren möchte, der findet im Schwarzwald, was er braucht, und die Seen laden zum Baden und segeln ein.
Erholung und Spaß auf dem Bauernhof ist das richtige für Familienferien; Kinder können Tiere streicheln, beim Melken zuschauen, bei der Ernte helfen oder einfach in Feld, Wald und Wiese spielen. Im Schwarzwald gibt es über 85 Campingplätze. Für junge Leute, allein oder in Gruppen, gibt es viele Jugendherbergen, wo sie billig übernachten können.
...anche in Francia il turismo verde è sviluppato...
FRANCESE:
Même en France le tourisme vert est en train de se développer. À la ferme on a la possibilité de se délasser e de respirer l’air saine et en outre on a la possibilité de participer aux travaux d’élevage des animaux de basse-cour (poules, canards, pintades, lapins, vaches, etc.) et aux travaux de jardinage, qui garantissent aux vacanciers «vert» une nourriture abondante, variée et saine. Pour découvrir la campagne et l’environnement proche on offre aussi un beau programme de randonnées à pied et à cheval. Les personnes qui choisissent ce tipe de vacance ce sont surtout des famille avec des enfants. Les fermes sont situées surtout aux milieu de vignobles, d’oliviers, des pâturages et des cultures maraîchères, lieu idéal de villégiature et de repos pour un long séjour ou un simple week-end !

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