Materie: | Tesina |
Categoria: | Multidisciplinare |
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Data: | 01.12.2004 |
Numero di pagine: | 14 |
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Testo
Tesina d’esame:
ALLIEVO: Yuri F.
INDIRIZZO: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI
RADIOTELEFONIA AERONAUTICA
REGIONI DI NAVIGAZIONE AEREA
AFI Africa e Oceano Indiano con sede Dakar
CAR Caraibi e America del nord con sede Città del Messico
EUM Europa e Mediterraneo con sede Parigi
MID Medio Oriente e Africa Orientale con sede El Cairo
PAC Oceano Pacifico e Estremo Oriente con sede Bangkok
SAM Sud America con sede Lima
CRITERI DI SEPARAZIONE
2 tipi:
ORIZZONTALE a distanza e a tempo
VERTICALE distanza verticale tra aerei
ALTIMETRO
indica: Altezza, Altitudine, Livello di Volo
ALTEZZA da un punto fisso a terra (sul terreno)
ALTITUDINE: metri dal livello del mare
LIVELLO DI VOLO sul quale naviga l’aereo
Esso è composto da un trasduttore e più precisamente da una capsula al cui interno è realizzato il vuoto. Questa capsula ha delle ripiegature esterne ed interne a causa delle quali viene anche detta ‘‘corrugata’’ ma il suo vero nome è CAPSULA ANEROIDE nella quale sono presenti delle molle antagoniste utilizzate per accentuare le doti di elasticità della capsula stessa.
Se la pressione atmosferica (Patm) aumenta, la capsula si CONTRAE mentre se la pressione atmosferica diminuisce, la capsula si DILATA.
Se ci spostiamo verso l’alto, abbiamo una diminuzione quasi costante della pressione che è proporzionale all’aumento di quota: ogni 27 piedi (1 piede equivale a 30,48 cm) la diminuzione è pari a 1 millibar (1mmbar).
Misurando le distanze con la capsula (proporzionali all’aumento di quota) si può risalire alla propria distanza verticale dal suolo o dall’acqua.
L’altimetro è costituito da un quadrante apparentemente simile ad un orologio con scala numerata da 0 a 9. Sul quadrante è presente una finestrella (o display) detta ‘‘delle pressioni’’ comandata da una manopola detta ‘‘nottolino di regolazione’’.
Il nottolino serve a regolare la pressione all’interno della capsula aneroide in modo da far combaciare la pressione presente al suolo con quella dell’altimetro dell’aereo a terra.
Le pressioni di riferimento sono identificate dal codice Q:
QNH: indica la pressione esistente al livello del mare (1000 mmbar)
QFE: indica la pressione esistente ad una certa altezza
QNE: indica la pressione standard di 1013,2 millibar
Uniformando gli altimetri alla pressione standard di 1013,2 millibar, si hanno dei livelli di volo riferiti alla pressione standard
LIVELLI DI VOLO
I livelli di volo vengono indicati con la sigla FL (Flight Level) e sono composti da 3 cifre:
200 indica 20000 piedi (foot)
090 indica 9000 foot
140 indica 14000 foot
Per trasformare un FL in termini di quota si aggiungono 2 zeri e viceversa.
LIVELLI SEMICIRCOLARI
E’ bene ricordare che la separazione verticale è utilizzata al di sopra dei 3000 piedi (FL 030).
Per i voli VFR () i livelli di volo semicircolari devono assumere valori dispari mentre per i voli IFR i livelli di volo semicircolari devono assumere valori pari.
Se la rotta è compresa tra 0º e 179º l’aereo dovrà assumere un livello di volo dispari + 500 piedi.
Se la rotta è compresa tra 180º e 359º l’aereo dovrà assumere un livello di volo pari + 500 piedi.
Così due aerei in VFR (o IFR) saranno separati verticalmente di almeno 1000 piedi (aventi rotte opposte o convergenti).
La separazione tra due aerei di cui uno in VFR e l’altro in IFR sarà almeno di 500 piedi.
SPAZI AEREI E SERVIZIO DEL TRAFFICO AEREO
EUM, AFI, MID, PAC, CAR, SAM, sono state suddivise in circoscrizioni, dall’ICAO, nelle quali un ENTE del TRAFFICO AEREO fornisce i servizi per gli aeromobili.
Le circoscrizioni variano a seconda del ruolo del traffico aereo e perciò abbiamo:
REGIONI INFORMAZIONI VOLO (FIR = Flight Information Regions)
REGIONI di CONTROLLO del TRAFFICO (CTA = Control Traffic Area)
REGIONI TERMINALI di CONTROLLO (TMA = Terminal Area)
ROTTE ASSISTITE (ADR = Advisory Routes)
ZONE di CONTROLLO (CTR = Control Zone)
ZONE di TRAFFICO d’AERODROMO (ATZ = Air Traffic Zone)
Si ricorda che l’ATZ può essere CONTROLLATO oppure NON CONTROLLATO
REGIONI INFORMAZIONI VOLO – FIR –
Le FIR in Italia sono 3 e l’ente che ne gestisce il traffico è il FIC (Flight Information Center). La FIR prende il nome dalla località in cui ha sede il FIC.
FIR di Milano
FIR di ROMA
FIR di Brindisi
Il FIC fornisce a tutti gli aeromobili informazioni sulle condizioni meteorologiche, sulle condizioni degli aereoporto e sull’efficienza delle radio assistenze.
La chiamata radio per il FIC è costituita dal nome della località geografica dove ha sede seguito dalla parola INFORMAZIONI:
Milano INFORMAZIONI
ROMA INFORMAZIONI
Brindisi INFORMAZIONI
REGIONI DI CONTROLLO (CTA)
Sono degli spazi aerei delimitati (orizzontalmente e verticalmente) entro i quali, per i piloti che hanno presentato piano di volo IFR, è assicurato il servizio di controllo del traffico aereo.
L’AEROVIA (AWY = Airway) è una particolare configurazione a ‘‘corridoio’’ con una larghezza pari a 10 miglia nautiche (1 miglio nautico = 1 mn = 1852 metri).
La regione di controllo situata nella confluenza di più aerovie comprendente uno o più aeroporti ad intenso traffico è detta AREA TERMINALE (TMA = Terminal Area).
L’ente che assicura il controllo del traffico aereo nelle regioni di controllo (AWY, TMA) è il CENTRO di CONTROLLO d’AREA (ACC = Area Control Center).
L’identificazione di un ACC è costituito dal nome della località geografica ove esso risiede seguito dalla parola CONTROLLO:
Milano CONTROLLO
ROMA CONTROLLO
Brindisi CONTROLLO
ROTTE ASSISTITE (ADR)
Quando all’interno di una regione di informazioni volo il traffico aereo diventa più intenso del normale, viene istituito un SERVIZIO CONSULTIVO del TRAFFICO AEREO.
E’ solamente un servizio più accurato e corredato di notizie supplementari riguardanti il traffico aereo.
ZONE DI CONTROLLO (CTR)
Sono spazi aerei controllati che si estendono verso l’alto a partire dalla superficie del suolo o dall’acqua fino ad un limite superiore stabilito.
Servono per i controlli delle partenze e degli arrivi aerei.
L’ente di controllo del traffico aereo nel CTR è il CONTROLLO di AVVICINAMENTO (APP = Approach) la cui identificazione radiotelefonica è costituita dal nome della località in cui ha sede l’APP seguita dalla parola AVVICINAMENTO:
Milano AVVICINAMENTO
ROMA AVVICINAMENTO
Brindisi AVVICINAMENTO
ZONE DI TRAFFICO AEROPORTUALE (ATZ)
Spazio aereo definito intorno all’aeroporto che va dalla superficie del suolo o dell’acqua fino ad una stabilita altitudine ; si divide in ATZ non controllato e ATZ controllato.
L’ATZ è CONTROLLATO quando in un aeroporto, il volume di traffico è talmente alto che non si può lasciare ai piloti la responsabilità di una sicura ed efficiente condotta del volo.
L’ente che gestisce il traffico aereo in un ATZ CONTROLLATO è la TORRE di CONTROLLO (TWR = Tower) che ha la responsabilità di controllo della superficie dell’aeroporto dentro lo spazio aereo del proprio ATZ.
Quando in un aeroporto operano solo voli VFR, l’ATZ diventa NON CONTROLLATO ma è comunque assistito dal Servizio Informazioni Volo Aeroportuale (AFIS = Aerodrome Flight Information Service).
Il servizio è fornito da un operatore AFIS.
Il nominativo di identificazione della torre di controllo (TWR) e dell’AFIS è costituito dalla località in cui hanno sede ; il primo seguito da TORRE ; il secondo seguito dalla parola RADIO (es. Ciampino TORRE, qui è … oppure Milano RADIO, qui è …).
SUDDIVISIONE DEI SERVIZI DELLA NAVIGAZIONE AEREA
Servizio del traffico aereo
Servizio di ricerca e salvataggio
Servizio meteorologico
Servizio aeroportuale
Servizio telecomunicazioni aeronautiche
Servizio informazioni aeronautiche
SERVIZI DEL TRAFFICO AEREO
Il servizio informazioni volo (FIS = Flight Information Service) è l’ente che fornisce informazioni agli aeromobili che volano all’interno di una FIR.
Le informazioni vengono trasmesse:
in modo diretto ad un aeromobile che ne ha fatto richiesta
tramite la ’’chiamata generale’’ a tutti gli aa/mm, di interesse comune, come i fenomeni meteo
tramite il sistema di radiodiffusione
INFORMAZIONI GENERALI
Valgono per tutti i voli e sono:
informazioni sui fenomeni meteo
informazioni su inefficienze di radioassistenze
informazioni su variazioni di agibilità degli aeroporti
INFORMAZIONI PER VOLI IFR
condizioni meteo osservate o previste sugli aeroporti di partenza, di arrivo e su aeroporti alternati
rischi di collisione in volo
INFORMAZIONI PER VOLI VFR
informazioni sulle condizioni meteo lungo la rotta che l’aeromobile sta seguendo che potrebbero rendere impossibile la continuazione del volo in accordo con le minime previste per il volo VFR
Il FIC gestisce, all’interno di una FIR, il servizio informazioni volo ed ha il compito di mantenere il contatto radio con tutti i velivoli.
Il transito di un aeromobile tra la FIR e un altro spazio avviene tramite il coordinamento tra il FIC e l’ente che ne proseguirà il controllo.
Le informazioni fornite dal FIC all’altro spazio aereo sono:
tipo di aeromobile
provenienza
livello di volo (FL)
velocità
posizione
autonomia
Tutto ciò è fornito prima dell’orario previsto per l’attraversamento dei confini FIR da parte dell’aeromobile.
In spazi con elevata intensità di traffico aereo si istituisce il SERVIZIO CONSULTIVO, meno complesso di quello di controllo, ma più accurato del servizio informazioni.
Questo servizio gestisce il traffico all’interno di zone dette AREE CONSULTIVE (ADA = Advisory Areas) e ROTTE CONSULTIVE (ADR = Advisory Routes) per prevenire collisioni in volo tramite suggerimenti e consigli accurati.
SERVIZIO DI ALLARME
CENTRI DI COORDINAMENTO E SOCCORSO (CCS)
Lo stato di emergenza è suddiviso in 3 fasi:
FASE DI INCERTEZZA (INCERFA). Scatta allo scadere di 30’ dall’ultimo contatto radio tra il pilota e l’ente di controllo oppure se dopo 30’ dall’orario stimato di arrivo (ETA = Estimating Time of Arrival), l’aeromobile non è ancora atterrato.
FASE DI ALLARME (ALERFA). Scatta subito dopo la fase di incertezza e quando falliscono i tentativi di ripristino dei collegamenti radio, da parte degli enti del traffico interessato, con l’aeromobile. Scatta anche quando un velivolo in fase di avvicinamento non viene avvistato entro 5’ dal momento dell’autorizzazione all’atterraggio.
FASE DI PERICOLO (DETRESFA). Scatta dopo quella di allarme oppure scatta anche quando si ha la certezza che l’autonomia dell’aeromobile (carburante) misurata in ore, è ormai scaduta.
Terminate le 3 fasi interviene il SAR (Search And Rescue), il servizio di ricerca e salvataggio composto da uomini e mezzi preposti al soccorso di eventuali superstiti.
SERVIZIO METEROLOGICO
I VOLMET sono dei bollettini e si possono richiedere durante il volo ; essi descrivono le condizioni o i fenomeni meteo in determinati spazi aerei.
Ci sono 2 tipi di bollettini:
Bollettini di Osservazione: non contengono previsioni. I METAR, riferiti ai fenomeni verificatisi ad una determinata ora su un aeroporto.
Bollettini di Previsione: si riferiscono alle variazioni del tempo in una determinata zona: TAF, SIGMET, PREREG, ROFOR, AIREP, SNOWTAM.
SERVIZI AEROPORTUALI
Le caratteristiche fisiche comuni agli aeroporti sono:
configurazione
temperatura di riferimento
posizione geografica
piste di volo
Ogni pista è identificata da un numero ricavato dal suo orientamento rispetto al Nord Magnetico.
Caratteristica importante delle piste è la LUNGHEZZA che determina la seguente classificazione:
CLASSE A superiore ai 2100 metri
CLASSE B dai 1500 ai 2100 metri
CLASSE C dai 900 ai 1500 metri
CLASSE D dai 750 ai 900 metri
CLASSE E dai 600 ai 750 metri
In base alla lunghezza avremo una LARGHEZZA di:
CLASSE A e B 45 metri
CLASSE C 30 metri
CLASSE D 23 metri
CLASSE E 18 metri
INDICAZIONI VISIVE AEROPORTUALI
indicazioni luminose, notturne o con scarsa visibilità
indicazioni non luminose, diurne o pitturazioni
SEGNALAZIONI DIURNE
Esempio concreto di segnalazione diurna è la manica a vento: una specie di cono, cavo all’interno, a strisce bianche e rosse e di lunghezza pari a 3 metri.
Altra segnalazione diurna è costituita dal tetraedro ; le pitturazioni le analizzeremo di seguito.
N.B. SIA IN DECOLLO, SIA IN ATTERRAGGIO GLI AEROMOBILI DEVONO ESSERE IN CONTROVENTO
QUADRO SEGNALI
proibito atterrare
atterrare con precauzione
usare solo la pista e le vie di circolazione
pista in uso
controllo di aeroporto
atterraggio di elicotteri
area di manovra impraticabile
attività di alianti
circuito di traffico a destra
SEGNALETICA DELLE PISTE
NUMERO DI PISTA
ASSE
LIMITI LATERALI
SOGLIA
In caso di piste parallele il numero di pista affianca le lettere L (left) e R (right) ; esso viene pitturato con colore bianco.
L’asse è una linea bianca tratteggiata ; i limiti laterali sono continui e di colore bianco.
Le soglie di pista sono evidenziate con strisce parallele disposte simmetricamente all’asse della pista.
SEGNALETICA DELLE VIE DI RULLAGGIO
L’asse è una striscia continua gialla ; la posizione di attesa è evidenziata da 2 linee tratteggiate ed una continua perpendicolare all’asse della via di rullaggio.
SEGNALAZIONI LUMINOSE
Ai bordi pista, ogni 100 metri, la pista è illuminata di colore bianco. La soglia è di colore verde per chi atterra e di colore rosso per evidenziare il limite della soglia opposta. Le vie di rullaggio sono illuminate da una serie di luci blu o gialle.
PROBLEMI DEL TRAFFICO NELL’AMBITO AEROPORTUALE
Gli aeroporti controllati, con sede di controllo di aerodromo (CDA), hanno diverse strutture per adeguarsi all’intensità del volo.
SERVIZIO DI CONTROLLO DI AEROPORTO
La torre di controllo (TWR) opera nell’ATZ che si estende orizzontalmente per 5 miglia nautiche intorno all’aeroporto e verticalmente in base a criteri orografici, geografici e di traffico.
EQUIPAGGIAMENTI DELLA TORRE DI CONTROLLO (TWR)
La torre di controllo è l’ente che regola il traffico aereo che è presente in un aeroporto sia che sia ad alta intensità di traffico, sia che sia un aeroporto a bassa intensità di traffico.
Gli equipaggiamenti della torre di controllo, TWR, sono:
apparati radio in VHF e in UHF e di riserva
impianto telefonico per collegamento diretto con gli enti aeroportuali e del traffico aereo
proiettore luminoso
pistola lancia razzi
barometro e anemografo per la rilevazione della pressione atmosferica (ATM) e per la rilevazione della direzione e dell’intensità del vento
orologio
documenti aeronautici
cartina geografica dell’aeroporto e delle zone limitrofe
tabella delle effemeridi
elenco delle compagnie di trasporto
PROCEDURE PER IL VOLO IN PROSSIMITA’ DELLA PISTA
CIRCUITO DI TRAFFICO IN VOLO
E’ il percorso che gli aeromobili seguono per il decollo o per l’atterraggio:
tratto sottovento
virata di 90° e TRATTO BASE
altra virata di 90° e FINALE
A terra esiste il CIRCUITO DI TRAFFICO A TERRA costituito dalle vie di rullaggio e dai piazzali di sosta.
SERVIZIO INFORMAZIONI AERONAUTICHE (AIS)
Contrariamente al FIS, le informazioni sono divulgate attraverso pubblicazioni scritte per i piloti e per coloro che lavorano nel settore aereo.
L’AIS tratta i seguenti argomenti:
caratteristiche tecniche o stato di efficienza dei radio aiuti alla navigazione aerea
procedure per l’impiego dei radio aiuti
aeroporti e loro agibilità
traffico aereo
condizioni meteorologiche
telecomunicazioni aeronautiche
Le pubblicazioni dell’AIS sono dirette anche al traffico aereo internazionale mondiale e le informazioni sono diffuse con:
AIP (Aeronautical Information Publication) ovvero
PUBBLICAZIONI INFORMAZIONI AERONAUTICHE
NOTAM (Notice To Airman) ovvero
AVVISI AGLI UOMINI DELL’ARIA
AIC (Aeronautical Information Circulars) ovvero
CIRCOLARI DI INFORMAZIONI AERONAUTICHE
COMPITI DEL SERVIZIO INFORMAZIONI AERONAUTICHE
compilazione dell’AIP
emanazione dei NOTAM
emanazione delle AIC
raccolta delle notizie utili da tutte le fonti
Il servizio è costituito da due livelli di organizzazione:
CENTRALE che si occupa delle pubblicazioni
AEROPORTUALE, è l’ufficio informazioni di aeroporto, preposto per la pianificazione dei piani di volo e per la divulgazione delle pubblicazioni AIS
NOTAM (Notice To Airman)
Può essere temporaneo, di breve durata o permanente ; sono informazioni dirette al personale di volo concernenti l’attività, l’efficienza, la variazione o il ripristino di ogni cosa riguardante il campo aeronautico.
Si dividono in: A, B, C, S, M, N
‘‘A’’: regole di carattere generale ; radio assistenze di navigazione in rotta ; radio comunicazioni in rotta ; ostacoli alla navigazione in rotta, di altezza uguale o superiore a 150 metri ; ostacoli alla navigazione ubicati sul mare e di altezza uguale o superiore a 45 metri ; avvisi per la navigazione che interessano la rotta ; notizie riguardanti aeroporti maggiori
‘‘B’’: notizie concernenti aeroporti minori
‘‘C’’: per voli nazionali riguardanti regole di carattere locale e concernenti gli aeroporti non compilati nelle serie ‘‘A’’ e ‘‘B’’
‘‘S’’: relativi a presenza o cessazione di condizioni di pericolo nell’area di manovra, dovute a neve, ghiaccio, fango o acqua stagnante derivata da neve
I NOTAM sono distribuiti dai NOF (Notam Office) ; ciascun NOTAM è contrassegnato da un numero preceduto dalla lettera distintiva della serie.
I numeri della serie iniziano con l’1 del 1° gennaio di ogni anno.
Esistono NOTAM di:
Prima classe di distribuzione tramite la rete delle telecomunicazioni
Seconda classe di distribuzione tramite il servizio postale con distribuzione in anticipo sulla data di entrata in vigore
I NOTAM della serie ‘‘M’’ sono diffusi da enti militari nazionali e riguardano l’attività militare internazionale, mentre quelli della serie ‘‘N’’ servono per l’attività militare nazionale.
AIRAC e AIC
AIRAC è la sigla di Aeronautical Information Regulation and Control.
Il sistema è basato sull’emissione di NOTAM allo scopo di fornire notizie anticipate sulle variazioni delle procedure di volo.
LE CIRCOLARI DI INFORMAZIONE AERONAUTICHE (AIC)
Le AIC sono circolari che contengono notizie di interesse generale, tecnico e notizie di materia amministrativa.
Danno informazioni di esclusivo carattere esplicativo.
PUBBLICAZIONI DI INFORMAZIONI AERONAUTICHE (AIP)
Uno dei compiti più importanti del servizio informazioni aeronautiche (AIS) è la pubblicazione di un testo che racchiude informazioni più recenti ed essenziali per la navigazione aerea.
Il documento in questione è l’AIP che contiene notizie, carte geografiche degli aeroporti e degli ostacoli in essi presenti, delle aree terminali (TMA), nonché delle cartine di atterraggio e decollo.
L’AIP è stato diviso in otto sezioni.
Le sezioni dell’AIP-ITALIA sono:
GEN (generale)
AGA (aeroporti)
COM (comunicazioni)
MET (meteorologia)
RAC (regole e servizi della circolazione aerea)
FAL (facilitazioni)
SAR (ricerca e salvataggio)
MAP (carte aeronautiche pubblicate)
SERVIZIO DELLE TELECOMUNICAZIONI AERONAUTICHE
I compiti del servizio delle telecomunicazioni aeronautiche sono:
assicurare le telecomunicazioni necessarie alla navigazione aerea
assicurare il perenne funzionamento di tutte le radioassistenze necessarie alla sicurezza, alla regolarità e all’efficienza del volo
Chi si avvale del servizio sono:
i piloti
gli enti del controllo del traffico aereo
gli enti del servizio del traffico aereo (ATS = Air Traffic Service)
gli enti del servizio meteorologico
le compagnie di navigazione aerea
Il servizio delle telecomunicazioni aeronautiche è stato diviso nei seguenti servizi:
SERVIZIO FISSO AERONAUTICO
SERVIZIO MOBILE AERONAUTICO
SERVIZIO DI RADIONAVIGAZIONE
SERVIZIO DI RADIODIFFUSIONE
SERVIZIO FISSO AERONAUTICO
Le stazioni sono collegate tra loro da una rete di telecomunicazioni, detta A PUNTI FISSI, in quanto il collegamento fra esse è in sequenza. L’inoltro dei messaggi avviene tramite la rete AFTN ovvero tramite la rete fissa delle telecomunicazioni aeronautiche (Aeronautical Fixed Telecommunications Network), rete del servizio fisso aeronautico.
Parliamo di messaggi telex, scritti come piani di volo, bollettini meteo e messaggistica inerente il servizio.
Il servizio fisso aeronautico dispone di una rete telefonica e telegrafica MORSE sia via filo che via radio.
Questo servizio è suddiviso in:
CENTRI REGIONALI DI TELECOMUNICAZIONI
CENTRI SUBREGIONALI
La rete AFTN è soggetta a ritardi perché è strutturata in sequenza (in serie), per cui le corrispondenze devono passare per tutte le stazioni intermedie, prima di arrivare a quella di destinazione.
Evidentemente esiste una LISTA DI ATTESA in cui è presente un ordine di priorità in base al tipo di messaggio o, a parità di questa, vale l’orario di arrivo minore.
Per avere la necessaria efficacia, un messaggio deve impiegare meno del 20% del tempo che un aereo impiegherebbe, per effettuare il medesimo percorso.
In caso di emergenza si adottano altri mezzi di comunicazione come la radio o il telefono.
Il servizio fisso aeronautico lo possiamo distinguere in:
SERVIZIO DI REGIONE INFORMAZIONI VOLO che instrada messaggi riguardanti il soccorso, la sicurezza e i movimenti urgenti di aeromobili
SERVIZIO DI CENTRO DI CONTROLLO D’AREA
SERVIZIO DI REGIONE D’AREA
SERVIZIO MOBILE AERONAUTICO
Si divide in:
SERVIZI INFORMAZIONI VOLO (FIS)
SERVIZI DI CONTROLLO DI REGIONE: è espletato dai centri regionali (ACC)
SERVIZIO DI CONTROLLO DI AVVICINAMENTO: è espletato dai centri di controllo di avvicinamento (APP)
SERVIZIO DI CONTROLLO DI AEROPORTO: è espletato dalle TWR
SERVIZIO INFORMATIVO LOCALE: è espletato dall’AFIS (Aerodrome Flight Information Service)
Gli AFIS vengono istituiti negli aeroporti con scarsa intensità di traffico.
I compiti dell’AFIS sono:
ricevere ed inoltrare i piani di volo al controllo di aeroporto CDA
ricevere le notifiche di volo
L’AFIS fornisce le seguenti notizie:
informazioni sull’aeroporto
valore della pressione atmosferica (Atm) locale
direzione ed intensità del vento al suolo
direzione di decollo e di atterraggio
informazioni di traffico disponibili
Tutte le stazioni operano con orari di lavoro diversi pubblicati nell’AIP:
H24 indica la continuità del servizio 24 ore su 24
HJ indica l’inizio del servizio 30’ prima del sorgere del sole e termina 30’ dopo il tramonto del sole
HN il servizio ha inizio al tramonto e termina al sorgere del sole
HX il servizio viene svolto in orari diversi da quelli sopra indicati
O/R (On Request) servizio svolto su richiesta tramite piano di volo o comunicazione telefonica/radiofonica alla TWR.
Tutte le stazioni del servizio fanno riferimento al tempo medio di Greenwich (GMT = Greenwich Mean Time), detto anche orario ‘‘Z’’.
Il gruppo orario è composto da 4 cifre ; 2 indicano le ore e 2 i minuti.
Il gruppo DATA ORARIO è formato da 6 numeri di cui i primi 2 indicano il giorno del mese in corso e gli altri 4 il gruppo orario.