Storia di una capinera

Materie:Appunti
Categoria:Lettere

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Testo

Storia di una capinera.

L’opera intitolata “Storia di una capinera” edita da Bur è di Giovanni Verga, e si tratta di un romanzo storico.Le parole del testo non sono consuete e non appartengono alla lingua contemporanea, essendo una vicenda ambientata intorno al 1850.Prevalgono frasi complesse e i dialoghi sono totalmente assenti, poiché l’intero romanzo può essere considerato una raccolta di lettere di Maria indirizzate all’amica Marianna.
Fabula: Maria la giovane protagonista è una novizia che, quando si trova fuori dal convento a causa di una pestilenza, che fu poi il colera del 1854 a Catania, scrive quasi ogni giorno all’amica Marianna parlando di sé, della sua famiglia, della vita che conduce in campagna, ma soprattutto della gioia dell’amore, un sentimento mai provato prima che le arrecherà prima gioie e poi turbamenti; a poco a poco l’amore si trasformerà in passione, gelosia, ossessione, fino a farle percorrere tutte le tappe verso la follia e perciò venne rinchiusa nella “cella dei matti” e dopo poco tempo morì.
Nel romanzo viene rispettato l’ordine logico-cronologico, non c’è analessi né prolessi.
Il narratore è interno e coincide con il personaggio di Maria.
La protagonista è Maria una giovane novizia che durante un’epidemia esce dal convento per ritornare dalla sua famiglia. Maria scopre uno dei più grandi sentimenti: l’amore, mai provato prima che le arreca gioie e turbamenti fino a farla giungere all’ossessione e alla follia.Spesso a causa dell’amore è triste, riservata, paurosa, ansiosa, malinconica, debole, insicura ed anche molto sognatrice.Tramite le lettere comunica con la sua amica Marianna, l’unica alla quale rivela le sue vicende, i suoi pensieri, le sue emozioni.Nonostante abbia circa vent’anni, ama molto correre per i campi, cogliere fiori. Ascoltare il canto degli uccellini, prendersi cura del suo piccolo canarino e del suo bellissimo cane, Vigilante.Amava molto Nino il figlio dei signori Valentini, ma a causa dei suoi voti fatti in convento il suo amore era solo un sogno irrealizzabile, proprio per questo motivo soffre molto e non sa darsi pace.
L’episodio più significativo riguarda l’ultima lettera scritta da Maria prima della sua morte perché ci dimostra tutta la sua follia, la paura, l’ossessione che l’amore le ha provocato. Maria aveva paura, continuava a ripetere di non aver fatto nulla, di essere innocente, di voler fuggire da quell’incubo ed invocava ad alta voce il nome di Nno affinché l’aiutasse .L’episodio si conclude con il vano tentativo da parte della ragazza di promettere di restare in convento e di essere buona.
Il finale è a sorpresa perché non ci si aspetta che Maria concluda la sua avventura in modo così tragico.
Il racconto è ambientato in una cornice di vita borghese siciliana intorno al 1850. il tempo della storia dura 2 anni circa.
Nel romanzo sono presenti ambienti reali interni ed esterni. A seconda degli stati d’animo abbiamo differenti tipi di ambienti:
La casa di Maria: una bella casetta allegra e ridente posta sul pendio di una collina fra vigne al limite del castagneto.Da tutte le porte da tutte le finestre si vedeva la campagna, i monti, gi alberi, il cielo.Sul davanti c’era una piccola spianata e un gruppo di castagni che coprivano il tetto con un ombrello di rami e di foglie fra le quali gli uccelli cinguettavano tutto il giorno senza stancarsi mai.
La natura: un’ombra deliziosa, qualche raggio di sole morente che si insinuava fra le fronde, uno stormire grave dei rami più alti, il canto degli uccelli e poi di colpo un silenzio solenne e profondo.
Le tematiche principali sono: la pestilenza e l’amore.La prima riguarda solamente brevi parti del romanzo mentre la seconda domina tutto il romanzo, si può dire che è anche il tema centrale dell’opera di Verga.
Il romanzo “Storia di una capinera” di facile comprensione non propone grandi difficoltà durante la lettura ma comunque invoglia sempre di più a scoprire le tristi vicende di questa povera ragazza, nonostante la parte finale sia un po’ tragica.

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