La foresta dei pigmei

Materie:Scheda libro
Categoria:Lettere
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Data:12.02.2007
Numero di pagine:3
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Testo

Scheda libro: “La foresta dei pigmei”
autore:Isabel Allende
genere:romanzo d’avventura
intreccio:l’intreccio non segue la fabula, infatti sono presenti alcuni flashback risalenti al vissuto dei singoli protagonisti della vicenda.
voce narrante:la voce narrante è esterna alla vicenda ed è onnisciente in quanto analizza i pensieri di tutti i personaggi del libro.
spazio:il romanzo si svolge prevalentemente in africa:il safari, la foresta, il villaggio di Ngoubè e si conclude in america nella casa dei protagonisti.
tempo:la storia si svolge in un lasso di tempo abbastanza breve,circa un paio di settimane, e prima della conclusione è presente un salto temporale di qualche anno.
personaggi: la giornalista Kate, i ragazzi Nadia e Alexander, la pilota Angie, il fotografo Joel Gonzàlez, il missionario fratel Fernando, l’aguzzino dalla triplice personalità Kosongo-Mbembelè-Sombe, i pigmei tra cui spicca Beyè Dokou con la sua famiglia, la regina destituita Nana-Asante e gli altri abitanti del villaggio.
temi:la vita dei popoli africani, le credenze pigmee, le missino e i modi per aiutare i “Paesi del terzo mondo”.
stile:nella stesura di questo libro è stato utilizzato un registro mediopopolare.
riassunto:La foresta dei pigmei narra delle avventure di un gruppo di giornalisti in Africa. Inizialmente si recarono ad un safari a dorso d’elefante allo scopo di scrivere un articolo di giornale per la rivista “International Geographic”. Ma durante il ritorno a casa incontrarono il missionario fratel Fernando che li convinse ad andare alla ricerca dei suoi fratelli nel villaggio di Ngoubè.
Durante il tragitto incontrarono un gruppo di pigmei che gli raccontarono la pessima situazione in cui erano costretti a vivere cercando di convincerli a retrocedere. Infatti in quel paese era stata instaurata una dittatura e loro erano stati ridotti a schiavi, trattati come se fossero animali.
Arrivati al villaggio vennero accolti malamente ma dopo alcune lusinghe riuscirono a convincere il sovrano a ospitarli per qualche giorno. Così Alexander(nipote delle giornalista Kate Cold)e l’amica Nadia, disgustati dalle violenze imposte dal re Kosongo, dal comandante Mbembelè e dallo stregone Sombe, decisero di istigare la rivolta degli abitanti.
Per poterlo fare dovevano innanzitutto infondere coraggio a tutta la popolazione. Così recuperarono l’amuleto sacro dei pigmei:l’Ipemba-Afua di cui Kosongo si era impossessato. Dopo di che raggiunsero i pigmei nella foresta consegnandogli l’amuleto sacro più un altro amuleto che difendeva dalle armi da taglio. A quel punto l’unico elemento mancante per convincerli pienamente della possibilità di sconfiggere la dittatura era l’appoggio degli antenati. Così i due ragazzi entrarono nel cimitero degli antenati dove incontrarono la regina Nana-Asante che si era rifugiata lì dopo la destituzione. Riuscirono a convincerla a tornare al villaggio e i pigmei vedendola trovarono il coraggio indispensabile per attuare il loro piano.
Durante la festa serale un pigmeo dotato di cerbottana lanciò un potente anestetico che schivò Kosongo colpendo uno dei bantù che trasportavano la portantina su cui era posto, nonostante l’errore riuscì a screditare il re in quanto cadendo urlò e si scoprì il volto sfatando i miti della sua voce assordante, dello sguardo assassino e del suo potere, toccando terra, di provocare disastri. Così scoprirono inoltre che Kosongo e Mbembelè erano la stessa persona.
Dopo di che uno dei pigmei sfidò il comandante in un duello forte della presenza dei due amuleti. Così, nonostante o forse grazie alle dimensioni ridotte del pigmeo,vinse la sfida.
Nel frattempo lo stato di agitazione nel villano era oltre ogni limite e i soldati non sapevano più cosa fare.
Mbembelè aggredito anche da Alexander trasformatosi in giaguaro fu costretto alla fuga.
Cacciato il dittatore il clima passò dalla tensione all’euforia con grandi festeggiamenti ma il tutto fu interrotto dall’arrivo dello stregone Sombe che iniziò a colpire la popolazione con potenti sortilegi. A quel punto arrivò Nadia, trasformatasi in aquila, seguita da un esercito di spiriti che svelarono la vera identità di Sombe(anche lui non era altro che un nuovo travestimento del comandante)e spezzando così le precedenti fatture.
Così il “mostro a tre teste” venne dato in pasto ai coccodrilli e nel villaggio tornò a regnare Nana-Asante e tutti tornarono alla loro vita precedente.
Fratel Fernando rimase a Ngoubè come missionario, i giornalisti scrissero un articolo e Kate persino un libro sulla loro avventura e i ragazzi tornarono ai loro studi.

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