Johann Joachin Winckelmann

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Testo

Johann Joachin Winckelmann (Stendal 9/12/1717 - Trieste 8/6/1768)

Johann Joachin Winckelmann è il fondatore teorico del neoclassicismo. Lui ha realizzato il concetto che l’arte greca rispecchia il bello ideale e assoluto.
Nato a Stendal, in Prussica, nel 1717, morì a Trieste nel 1768. Uomo di umili origini, seguì gli studi filosofici e letterari (all’università), poi approfondì il suo studio della letteratura e dell’arte classica. Nel 1755 pubblicò “I pensieri sull’imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura”, e proprio in quel anno poté recarsi a Roma per studiare direttamente quei capolavori dell’arte classica che lo entusiasmano ( perché in essi vedeva realizzato il suo ideale di una bellezza assoluta ed eterna). A Roma divenne amico del pittore boemo Anton Raphael Mengs e con lui condivideva l’amore per l’arte classica. Entrò al servizio del cardinale Albani che era collezionista d’arte antica, e così poté studiare le grandi collezioni d’arte Romane. Tra il 1757 e il 1758 visitò Pompei ed Ercolano (dove erano iniziate da pochi anni le riscoperte archeologiche) e poi si spinse fino a Paestum. Nel 1763 pubblicò “La storia dell’arte nell’antichità”. Nel 1764 fu nominato sovrintendente alle antichità di Roma. Di ritorno da un viaggio in Germania e in Austria, fu assassinato a Trieste in una locanda, senza scoprire il motivo. Le sue teorie e le sue interpretazioni dell’arte classica ebbero una grande influenza sulla cultura europea tra il Settecento e l’Ottocento.

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