Discriminazioni razziali

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Data:	13.06.2007
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"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
legge senza distinzione di sesso,di razza,di lingua,di religione,di opinioni
politiche,di condizioni personali e sociali." Questo e il primo comma del 3
articolo dei 12 principi fondamentali che regolano la nostra costituzione.
Nel 2007 siamo orgogliosi di poter definire L'Italia come un paese
multiculturale,dove nessuno subisce più discriminazioni razziali o
persecuzioni.
Ma è veramente cosi? Spesso siamo costretti a scontrarci con fatti barbarici
in cui la ragione viene sopraffatta dall'istinto; E queste realtà non sono
poi cosi tanto lontane,a volte le possiamo ritrovare nelle nostre
scuole,nelle nostre comitive,manifestate come piccoli atti di bullismo a cui
non viene mai dato il peso giusto.Leggiamo di ragazzi stranieri picchiati
per un colore di pelle diverso o per un italiano espresso con una strana
cadenza e allora dentro di noi proviamo un senso di vergogna e di
compassione;oppure leggiamo di omicidi o stupri da parte degli immigrati e
allora,in quel caso,non c'e più vergogna e compassione ma odio e disprezzo.
E così l'Italia va avanti,divisa in due; da una parte c'e chi contrasta la
presenza straniera nel nostro paese e dall'altra chi la favorisce. Purtroppo
è innegabile che nel nostro paese aleggia tutt'ora un razzismo strisciante
dovuto probabilmente al risalto che viene dato agli episodi di criminalità
che vedono coinvolti molto spesso extracomunitari,basterebbe citare ad
esempio il muro eretto in un quartiere di Padova,e i sempre piu frequenti
episodi di discriminazione nel mondo del lavoro.Tuttavia esistono anche
strutture,come enti sociali e parrocchie che in diversi modi cercano di
favorire l'integrazione.
Ogni giorno nelle nostre scuole viviamo realtà simili;siamo soggetti a
messaggi,impliciti e non,che ci spingono ad accettare o,nel peggiore dei
casi,a disprezzare queste nuove culture. Qualche hanno fa si e deciso di
abolire la presenza del Crocifisso nelle nostre aule per il rispetto delle
altre religioni presenti nelle nostre scuole, dimenticandosi però delle
radici Italiane.Tutt'ora,per riavere il Crocifisso nelle nostre aule è
necessario un consenso unanime,onde evitare di intaccare la libertà di
espressione altrui.La società si evolve cercando di garantire a tutti i
cittadini,riconosciuti e non, una giusta dignità e una vera libertà di
opinioni,eppure nelle nostre scuole non viene quasi mai insegnata una
cultura diversa o una religione che non sia la Cristiana, e si riescono ad
avere nozioni su altre culture solo dopo richieste esplicite. Sia ben chiaro
la colpa è di ambedue le parti; infatti l'insegnamento di una diversa
cultura non rientra nei programmi scolastici e contemporaneamente gli
studenti spesso non si interessano ad imparare usi e costumi di popoli
diversi.
Fortunatamente fra noi ragazzi le discriminazioni sono quasi del tutto nulle
e la presenza di studenti stranieri viene accettata e favorita, cercando di
non isolare le loro culture ma instaurando un vero e proprio confronto su
pensieri e realtà differenti.
Proprio a sostegno di ciò molto spesso le scuole superiori organizzano
scambi culturali con i vari paesi europei per far vivere ai ragazzi un
esperienza accrescitiva dal punto di vista morale e culturale.
Grazie ai fatti che ogni giorno viviamo nelle nostre scuole e nella nostra
città, possiamo affermare che Noi,la nuova generazione,anche se nel nostro
piccolo,grazie anche agli impulsi che riceviamo dai nostri
insegnanti,attuiamo un processo di vera integrazione,lasciando fuori dal
cancello tutti i giudizi e le discriminazioni,riuscendo in questo modo a
rendere piacevole e proficuo il soggiorno di ragazzi stranieri nelle nostre
scuole.