Questa visione del mondo produce nell'arte una rivoluzione totale, del contenuto e delle forme. Ammessa l'impossibilità di conoscere la realtà mediante l'esperienza, la ragione, la scienza, si pensa che soltanto la poesia, per il suo carattere d'intuizione arazionale e immediata, possa attingere il mistero, esprimere le rivelazioni dell'ignoto. Essa di
Letteratura
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La fiera più temibile è la lupa.
15) La Divina Commedia è un'opera polisemantica, cioè un'opera che può e deve essere letta a più livelli di significato. Si tratta di una caratteristica implicita e cosciente della cultura medievale, che prevedeva quattro diverse chiavi di lettura di uno stesso testo: letterale, morale, allegorica ed anagog
, che era il primogenito, dovette provvedere all'amministrazione familiare e alla sistemazione dei fratelli e delle sorelle, oltre che alla propria. Nell'intento di conciliare gli interessi letterari con le necessità pratiche, cercò dapprima di inserirsi, sull'esempio del padre, nella struttura laica dello Stato ferrarese, e fu capitano, dal 1501 al 150
Conciliatore, tra cui il direttore del giornale, Silvio Pellico (1789-1854).
Molti di loro sono amici e conoscenti di Manzoni che spera, nel suo rifugio, di non essere coinvolto né chiamato a subire
estenuanti interrogatori .
Ha con sé alcuni libri: le Storie milanesi di Giuseppe Ripamonti (1573-1643) e il saggio di Melchio
E’ proprio vero Pindemonte!
Anche la speranza ultima dea abbandona i Sepolcri; l’oblio avvolge tutte le cose nella sua notte è una forza operosa le trasforma faticosamente attraverso vari movimenti; e il tempo trasforma l’uomo e le sue tombe e le ultime forme e gli ultimi resti che la terra e il cielo hanno assunto (nel tempo).
Ma perché l’uom
D’Annunzio → è colui che unisce e associa indissolubilmente arte e vita e si trasforma
simbolicamente in elemento della natura (→ metamorfosi)
Pascoli → è un fanciullino che dà i nomi alle cose e in quel momento le vivifica
Crepuscolari → è il piccolo fanciullino che piange
Ungaretti → è il palombaro che va ne
Nella descrizione cupa, lucida e distaccata della peste - vista come un fenomeno non solo di corruzione fisica ma di disgregazione morale e sociale - e nell’evasione dei dieci giovani, che lasciano alle spalle le "mura vote" di Firenze, nelle loro feste, nei loro giochi, nei loro passatempi, può forse trovarsi il senso dell’arte del Boccaccio: l’afferma
2) Il figlio Alessandro iniziò a studiare presso collegi religiosi (somaschi e bamabiti), ma a 16 anni scrive un poemetto, di ispirazione giacobina, Il trionfo della libertà, dimostrando che l’educazione religiosa ricevuta in quei collegi non aveva avuto alcun effetto su di lui. La sua prima formazione intellettuale fu piuttosto razionalistica e illumin
cause-effetti, nella quale ogni fatto è conseguenza di quello precedente e causa di quello seguente. Non se ne indagano le cause
e non se ne cercano le conseguenze perché cause e conseguenze sono naturali e indipendenti dalla volontà` dell'individuo, che
deve subirle senza ribellarsi, se non vuole cadere in una condizione sociale peggiore della
Guiduccio era un ragazzo di nove anni, unico figliuolo maschio della più cospicua famiglia della parrocchia: la famiglia Greli. Il padre beneficiale Fiorìca aveva in cuore da anni la spina di questa famiglia che si teneva lontano dalla santa chiesa, non già perché fosse veramente nemica della fede, ma perché lei, la chiesa, a giudizio del signor Gr