Vita di Aleksandr Sergeevic Puskin

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Testo

Aleksandr Sergeevic Puskin

Aleksandr Sergeevic Puskin, nato da una famiglia di piccola ma antica nobiltà, nasce a Mosca nel 1799.
Entrato nel 1817 in servizio al ministero degli Esteri, partecipa intensamente alla vita mondana e letteraria della capitale e pubblica poesie d’ispirazione rivoluzionaria fino all'apparizione del suo primo clamoroso successo, il poema Ruslan e Ludmilla del 1820. Le poesie e gli epigrammi di argomento politico gli valgono il confino prima nella lontana Ekaterinoslav, (Russia meridionale), quindi in Moldavia fino al 1823 quando gli viene concesso il trasferimento a Odessa. Sono di quest’epoca travagliata alcune delle sue più alte liriche e i poemi cosiddetti meridionali o byroniani come Il prigioniero del Caucaso o I fratelli masnadieri.
Nel 1824 viene licenziato dalla burocrazia imperiale, costretto a vivere nella tenuta familiare di Michajlovskoe, nelle vicinanze di Pskov. Il forzato isolamento gli impedisce di partecipare ai moti decabristi del 1825, anno in cui appare la tragedia Boris Godunov, che segna il superamento del romanticismo e inaugura il realismo nella poesia russa.
Nel 1826 viene richiamato a Mosca dal nuovo zar Nicola I che intende offrirgli un’occasione di “ravvedimento”. Nel 1830 sposa la bellissima Natalija Goncarova e l’anno dopo porta a termine il romanzo in versi Eugenio Onegin iniziato nel 1823, l’opera che meglio riflette la personalità di Puskin nel suo svolgersi.
Nel 1831 viene ammesso a corte, dove la condotta frivola della moglie suscita molti pettegolezzi. In seguito a uno di questi, più pesante degli altri, il 27 gennaio 1837 Puskin sfida a duello il barone francese Georges D’Anthès; ferito a morte, spira dopo due giorni.

Opere principali
Ruslan e Ludmilla (1820); I fratelli masnadieri (1820); Il prigioniero del Caucaso (1820-21); La fontana di Bachcisaraj (1822); Gli zingari (1824); Il conte Nulin (1825); Boris Godunov (1825); Poltava (1828); I racconti di Belkin (1830); Eugenio Onegin (1831); Il cavaliere di bronzo (1833); La dama di picche (1834); La figlia del capitano (1836).

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