Valla

Materie:Appunti
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Testo

umanista italiano (Roma 1405 o 1407-1457). Studiт nell'ambiente
umanistico di Roma e si trasferм poi a Pavia (1431) come maestro
di eloquenza. Qui scrisse il De voluptate(poi rielaborato), che cerca
di conciliare l'etica cristiana con la naturale tendenza al piacere. Nel
1433 un libello di V. contro l'ignoranza dei giuristi contemporanei (
De insigniis et armis) lo costrinse a trasferirsi prima a Milano, poi
(1435) a Napoli, presso la corte di Alfonso d'Aragona. Qui scrisse
alcune delle sue opere piщ apertamente anticuriali: il dialogo De
libero arbitrio(1439), dove polemizza vivacemente contro la
tradizione scolastica e l'aristotelismo tomistico; l'opuscolo De falso
credita et ementita Constantini donatione(1440), dove dimostra
falso il documento della donazione di Costantino a papa Silvestro; il
De professione religiosorum(1442), dove и rimesso in discussione il
valore dei voti monastici. Un'opera su commissione sono gli
Historiarum Ferdinandi regis Aragoniae libri tres, la cui mediocritа
и riscattata dall'esaltazione della storiografia come la piщ completa
attivitа dell'uomo. Chiamato a Roma (1448) come scrittore
apostolico, dopo l'elezione di Niccolт V, V. compose le
Adnotationes in Novum Testamentum(1449), applicazione al testo
evangelico degli agguerriti strumenti della nuova filologia, e pubblicт
il suo capolavoro, le Elegantiarum latinae linguae libri VI,
organica trattazione degli aspetti grammaticali, lessicali, sintattici e
stilistici del latino, ricondotto al modello ciceroniano contro le
deformazioni della "barbarie" medievale.¶

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