Ulisse dantesco e Ulisse omerico

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura
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Testo

Ulisse dantesco e Ulisse omerico

Dante, nel raccontare di Ulisse, valorizza la sua saggezza e la sua furbizia. L'immagine di questo eroe è associata a quella di un imbroglione, di una persona sì astuta, ma di cui non ci si può fidare perché falsa e ingannatrice
Fa emergere il suo lato coraggioso, desideroso di conoscenza e verità.
L’Ulisse dantesco è un viaggiatore che cerca soltanto il nuovo, anzi l’ignoto, senza alcun desiderio di fare ritorno. In Dante né il desiderio del figlio, né la pietà verso il padre, né l’affetto nei riguardi di Penelope, possono trattenere il viaggiatore Ulisse. Quindi nella visione dantesca, Ulisse è colui che si è spinto, da uomo, oltre ogni limite, fino ad arrivare alla morte. E’ ormai un uomo che ha smarrito ogni senso della dimora, per il quale l’erranza è divenuta l’unica, la sola forma di vita, senza più neppure il ricordo di una casa ove tornare, senza più neppure il piacere della sosta.

L’Ulisse omerico, invece, è il viaggiatore che attraversa un’infinità di pericoli e di tentazioni, volendo fondamentalmente fare ritorno alla nativa Itaca.
Nei vari pericoli il suo unico pensiero è verso la famiglia, gli amici e la cara patria.
Il personaggio di Ulisse negli scritti omerici, con la sua complessità, le sue contraddizioni, la sua capacità di affrontare con coraggio le situazioni più difficili e, allo stesso tempo, i momenti di debolezza in cui si abbandona al dolore per la lontananza da casa, insomma il suo essere uomo prima ancora che eroe, è un valido esempio per ogni uomo.
Egli non è solo l'eroe-guerriero coraggioso e pronto alla battaglia, imperturbabile di fronte alla possibilità di morire, è anche l'uomo astuto, istintivo, l'uomo mosso dal desiderio di conoscere, l'uomo che soffre per la lontananza dalla sua terra, dalla casa, dalla sposa e dal figli. L'immagine che si ha di lui grazie ad Omero, è quella di un uomo molto astuto, il cui intervento è richiesto proprio nei momenti critici, quelli in cui è indispensabile una soluzione immediata perché l'azione possa procedere e seguire il proprio corso.
Nell’odissea Ulisse si presenta come colui che accetta il proprio destino e sfrutta le sue doti naturali, la pazienza e l'ingegno, per potere finalmente rivedere la propria terra. Questo è l'aspetto meno eroico e più umano di Ulisse: egli è profondamente legato a Itaca, il luogo in cui ha lasciato gli affetti più cari, la sposa Penelope e il figlio Telemaco, dove ha la sua casa e dove può condurre la vita che desidera. Non c'è nulla, durante il lungo e travagliato viaggio, che lo faccia desistere dal suo obiettivo, nemmeno la possibilità di vivere accanto a una splendida ninfa come Calipso e di godere dell'eterna giovinezza.

Esempio



  


  1. giuseppina

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  2. morgiana

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