Ugo Foscolo.

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Testo

Ugo Foscolo (1778-1827)
Nasce nell’isola greca di Zante, da un medico veneziano, Andrea Foscolo, e da una donna greca, Diamantina Spathis. Didimo Chierico è il suo pseudonimo, mentre il vero nome è Nicolò. Dopo la morte del padre si trasferisce a Venezia con la famiglia, dove completa gli studi. Crede negli ideali della rivoluzione francese e quando, dopo la discesa di Napoleone in Italia, a Venezia si instaura la repubblica giacobina, ricopre cariche pubbliche. Foscolo rimane deluso quando Napoleone, con il trattato di Campoformio (1797), cede Venezia all’Austria, ma preferisce ugualmente arruolarsi nell’esercito napoleonico piuttosto che vivere alle dipendenze dell’Austria. Si reca a Bologna, poi a Genova, e a Milano. In questo periodo compone un romanzo epistolare “Ultime lettere di Jacopo Ortis”, due odi “A Luigia Pallavicini caduta da cavallo” e “All’amica risanata” e una raccolta di 12 sonetti.
Si trasferisce in Francia dove attende lo sbarco delle truppe francesi in Inghilterra. Ha una relazione con una donna inglese, dalla quale avrà la figlia Floriana. Tornato in Italia, pubblica i “Sepolcri” (1807) e l’anno successivo è nominato professore di lettere all’Università di Pavia, ma poco dopo la cattedra viene soppressa. Si trasferisce a Firenze dove inizia la stesura dell’opera “Le Grazie” che rimarrà incompiuta. Dopo la caduta di Napoleone è invitato dagli austriaci a dirigere un giornale letterario. Capisce però che perderebbe la libertà di intellettuale e sceglie l’esilio volontario, prima in Scozia e poi in Inghilterra dove muore a Turnham Green, assistito dalla figlia Floriana.

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