Schema delle opere minori del Petrarca.

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Testo

SCHEMA DELLE OPERE MINORI DI PETRARCA
Il Secretum
• Precisi indizi cronologici nel libro tra fine 1342 e inizio 1343
• Dialogo in latino “De secretu conflictu curarum mearum” (L’intimo dissidio dei miei affanni)
Aspirazione ad allestire una autobiografia

Profonda crisi spirituale causata anche da: monacazione del fratello Gherardo; nascita della secondogenita Francesca.
• 1347 prima stesura del libro poi rielaborata.
• Divulgazione postuma.
• San Francesco e sant’Agostino: le due anime del poeta.

Rappresenta certezze ideali, morali e religiose.
Rappresenta
la necessità di mediare
con l’esistenza terrena. Modello delle Confessiones agostiniane.
• Contenuto dell’opera (dialogo fra Agostino, Francesco e Petrarca):
➢ Libro primo: Agostino individua nella mancanza di volontà la causa dell’infelicità del poeta.
➢ Libro secondo: la disamina dei sette peccati capitali.
➢ Libro terzo: i due peccati più radicati nel poeta l’amore per Laura
il desiderio di gloria
• Punti di riferimento nel Secretum sono:
➢ L’autoanalisi del poeta.
➢ Primato dell’intelletto sulla volontà.
➢ La conoscenza della verità non comporta automaticamente il superamento dell’errore.
➢ L’affermazione problematica della validità di una esperienza spirituale che ingloba il tema della crisi come uno dei suoi principali componenti.
Il De vita solitaria
• Nacque come lettera all’amico Philippe de Cabassoles, vescovo di Valchiusa.
• 1346-Valchiusa. Prima stesura dalle dimensioni più ampie di una semplice epistola, mantenendo comunque il tono di fondo.
• 1366. La lettera venne inviata al destinatario dopo numerosi interventi correttivi e aggiuntivi.
• Contenuto dell’epistola:
➢ Breve proemio.
➢ Libro primo: ragioni che spingono Petrarca a prediligere la solitudine dedicata all’Otium letterario rispetto la vita caotica e falsa della città.
➢ Libro secondo: ampia ed erudita rassegna di personaggi illustri, cristiani e pagani, che fecero della solitudine la forma della loro vita.

Vita depurata dagli oneri della quotidianità, un ozio distaccato dalla vita che permette di applicarsi totalmente alla meditazione, all’introspezione e all’attività letteraria.

Le Familiares
• Composte tra il 1351 e 1353; dedicate all’amico Ludwig van Kempen.
• 350 epistole suddivise in 24 libri (l’ultimo libro sono epistole indirizzate ai grandi autori della classicità).
• Fondato sospetto che molte lettere giovanili non solo siano state successivamente corrette dal Petrarca ma addirittura composte ex novo, in anni molto più tardi.
• Raccolta delle lettere del Petrarca in prosa latina riferimento al corpus epistolare ciceroniano, da lui stesso scoperto tra i codici della Biblioteca Capitolare di Verona modello per Petrarca aspirazione del poeta a dare di sé un’immagine di intellettuale idealizzata, ma anche fortemente autobiografica

• Contenuti delle Familiares:
➢ Storia personale
➢ Rapporti con gli amici e con gli autori antichi
➢ Trama di relazioni intellettuali
➢ Riflessioni sul valore della poesia
➢ Discussioni su questioni erudite
➢ Meditazioni simili a quelle dei trattati morali: l’aspirazione a una vita libera dagli impegni della quotidianità desiderio di un completo isolamento in cui poter praticare l’Ozium letterario.
• Composte tra il 1351 e 1353; dedicate all’amico Ludwig van Kempen.
• 350 epistole suddivise in 24 libri (l’ultimo libro sono epistole indirizzate ai grandi autori della classicità).
• Fondato sospetto che molte lettere giovanili non solo siano state successivamente corrette dal Petrarca ma addirittura composte ex novo, in anni molto più tardi.
• Epistola più celebre: L’ascesa al Monte Ventoso (con metafora scalata del monte verso la cima e scalata della vita verso il regno dei cieli).
L’Africa
• Composto a Valchiusa nel 1338.
• Poema in latino in esametri dattili fonte è l’opera di Tito Livio.
• Protagonista: Scipione l’Africano (236-183 a.C.), l’eroe romano che concluse la seconda guerra punica sconfiggendo i Cartaginesi ai Campi Magni e Annibale a Zama.
• Grande dissonanza fra le varie parti del poema:
➢ Quelle propriamente epiche risultano fredde ed estranee alla creatività petrarchesca presente nel Canzoniere.
➢ Quelle liriche (come gran parte del libro V) sono ricche di sentimenti ed emozioni come nel Canzoniere.
Petrarca si rivela inadatto all’epica perché privo della capacità di sostenere grandi impalcature narrative non ottima imitazione dei poemi epici latini classici e ciò gli impedisce di raggiungere la meta che con l’Africa si era prefisso: diventare restauratore e prosecutore della più illustre traduzione classica.

I Trionfi
• Petrarca iniziò la composizione in volgare durante il soggiorno milanese del 1351-1352 e la protrasse per tutto il resto della sua vita.
• Mancò la revisione definitiva, a differenza delle altre opere.
• I Trionfi appaiono ispirarsi al contemporaneo poema di Boccaccio l’Amorosa Visione e ancor più alla Commedia dantesca.
• La fortuna del poema è umanistica e rinascimentale.

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