Romanticismo Italiano

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Il Romanticismo
ASPETTI GENERALI DEL ROMANTICISMO EUROPEO
Le tematiche negative
Il romanticismo è un movimento culturale e storico che si sviluppa dalla fine del settecento fino alla metà dell'Ottocento; esso, come del resto tutti i movimenti e categorie storiche del passato, non era cosciente della sua esistenza, ma è solo un'astrazione che è stata fatta seguendo dei fattori comuni presenti nella letteratura, arte, musica del periodo. Il Romanticismo comunque non è un movimento vero e proprio, ma si può definire come un'ambiente e un modo generale molto diffuso in Europa in quel periodo.
I fattori e le tematiche comuni fra i Romantici sono soprattutto delle tematiche negative, quali il dolore, la sofferenza, l'angoscia, la paura, la malinconia, la delusione, il rifiuto della realtà, il fascino del male, della morte, del mistero.....
Basti pensare al titolo di una delle prime opere della letteratura romantica: "I dolori del giovane Werther" di Goethe.
Le grandi trasformazioni storiche
In questo periodo vi sono state due grandi rivoluzioni: una politica, la Rivoluzione Francese, e una economico-sociale, la Rivoluzione Industriale.
La Rivoluzione Francese è un evento di enorme portata perchè portò un'ondata rivoluzionaria in tutta l'Europa, dopo che in Francia era caduta la monarchia assoluta di diritto divino e il suo rappresentante, il re, era stato ucciso. Questa rivoluzione modificò profondamente il pensiero di alcuni giovani di allora, che rimasero delusi alla fine di questa con l'avvento della dittatura.
Un'altra importante rivoluzione che modificò il modo di pensare europeo pian piano che essa avanzava è l'industrializzazione. Essa cominciò nella metà del Settecento in Inghilterra e dopo pian piano si diffuse in tutti i paesi Europei, portando in auge alcune classi che prima non avevano voce in capitolo, determinando un dinamismo dirompente nella società: con un pò di intraprendenza, di audacia, si potevano creare delle fortune in pochissimo tempo.
Cambia anche il rapporto città-campagna: le città si riempiono di industrie, e di conseguenza anche di contadini che lasciano le campagne per andare a lavorare nelle città; si viene a creare così anche una nuova classe sociale: il proletariato operaio che si contrappone ostile al sistema sociale. Infatti essi si rivoltarono spesso per le condizioni in cui lavoravano attraverso scioperi, rivolte violente, e anche con forme di luddismo. Scomparse anche l'artigianato.
Ma questa feroce industrializzazione prtava anche delle paure, delle inquietudini, in quanto erano sempre presenti tra le industrie delle crisi cicliche, in quanto il mercato non poteva assorbire illimitatamente i prodotti, e si ha paura perchè tutto questo non dipende dalla volontà dell'uomo, ma delle forze misteriose che sembrano sfuggire al dominio dell'uomo.
Oltre a sconvolgere gli aspetti sociali dell'uomo, l'industria contaminò anche un'altro ambiente che era stato ritenuto da tutti sacro fino a quel tempo: la Natura, che da qui cominciò a essere sporcata dai rifiuti industriali.
Il romanticismo come espressione della grande trasformazione moderna
Il Romanticismo è opinione diffusa che sia nato dalla delusione verso l'Illuminismo e la Rivoluzione Francese. Da un certo punto di vista quest'analisi è giusta, ma bisogna pensare che aspetti pre romantici erano già presenti prima di questi eventi, con lo Sturm und Drang, il wertherismo, Rousseau. Bisogna quindi pensare che la letteratura non cambiò di colpo, ma erano già presenti i motivi romantici, perchè si percepiva la caduta del vecchio mondo e le grandi trasformazioni che stavano prendendo atto.
L'intellettuale e le contraddizioni dell'età
Il punto di contatto tra le tematiche negative e le inquietudini dovute al mutamento storico è l'intellettuale.
L'intellettuale in questo periodpo diventa un ribelle, ce l'ha con la società e quindi si estranea da essa, per tre diversi motivi: il primo motivo è che l'intellettuale, che prima apparteneva alla classe nobile o era da questa protetto, ora si sente declassato con l'avvento della nuova società borghese; l'artista quindi è obbligato a fare altri lavori per potere vivere (insegnante, precettore, impiegato), lavori poco remunerati e che non gli consentono l'otium che era la prerogativa dell'intellettuale passato. Nasce quindi in lui una frustrazione, una rabbia verso la società.
Il secondo motivo della frustrazione dell'artista è quello per cui trovandosi in un asocietà in cui è importante il denaro, i conti, il lavoro, esso si ritrova considerato come un individuo improduttivo, inutile, che serve solo a fare divertire e intrattenere. Da questo motivo ne segue un altro, per cui l'artista si sente sfruttato, quasi "prostitutito". Infatti ora tutto il mondo dell'arte, della letteratura, viene immesso sul mercato, e quindi viene prezzato secondo dei canoni, e questo per l'artista è un insulto perchè ogni sua opera è un capolavoro e quindi è incommensurabile. Ci sono quindi due atteggiamenti: ci sono alcuni intellettuali che si adattano alle leggi del mercato e quindi scrivono libri che piacciono al pubblico per avere successo; altri al contrario si sentono come prostituiti se scrivono cose a pagamento che devono piacere al pubblico, pubblico che disprezza per la sua grettezza e per la sua insensibilità al bello.
Quindi un fattore comune degli intellettuali di questo periodo è il rifiuto verso la società l'inquietudine, la fuga, che lo rendono agli occhi della società stessa un ribelle.
I temi del Romanticismo Europeo
Il tema principale del Romanticismo Europeo è il rifiuto della ragione di cui era impregnata la società illuministica, e quindi il riscoprire l'irrazionale che era stato tanto temuto e soltanto intuito dagli intellettuali precedenti. Emblematica è l'immagine simbolica con cui si rappresenta il romanticismo, cioè la notte, regno dell'irrazionale, al contrario dei lumi dell'Illuminismo.
All'immagine dell'irrazionale e della notte sono legate anche due immagini fondamentali quali quelle del sogno e della follia in quanto costituiscono delle dimensioni alternative alla vita piatta, grigia che la società offre.
Questa esplorazione dell'irrazionale porta ad un soggettivismo esasperato, in quanto il romantico tende a sprofondare negli abissi dell'interiorità, che concepisce come unica realtà esistente. Su questo anche agisce la suggestione dell'idealismo tedesco che ritiene tutto l'universo come soggetto e la natura come negazione dell'io: l'unica cosa sicura a questo punto è la propria interiorità, nella consapevolezza che il mondo esterno è una creazione dell'io che può distruggere quando vuole.
Da questo punto si può arrivare a parlare ad un ritorno alla religiosità, in opposizione all'ateismo e al materialismo dell'Illuminismo. In alcuni scrittori, per esempio Manzoni, vi sono delle vere e proprie conversioni alla religione tradizionale, ma anche ad aspetti più oscuri quali le scienze occulte, la magia o anche le forze del male con l'inizio del culto di Satana da parte di un gruppo di romantici chiamati "neri" per l'ambientazione spettrale dei romanzi.
Al di là di questi misticismi, nel Romanticismo regna un senso di inquietudine, un desiderio di non si sa bene cosa, che i tedeschi definirono come Sehnsucht, parola intraducibile ma resa come Desiderio di desiderio.
E proprio questa Sehnsucht porta sempre ad andare più in là da dove si è, portando ad un altro dei miti del Romanticismo quale quello dell'esotismo. L'esotismo va inteso sia in senso spaziale, cioè il viaggiare in mondi fantastici, luoghi lontani e ignoti, che sono belli appunto per la lontananza e la diversità; va inteso pure come esotismo temporale, quindi il trasferirsi idealmente in luoghi passati o fututri (dei luoghi molto scelti erano il MedioEvo e l'Ellade antica).
Legato all'esotismo è il mito del primitivo, cioè di un ritorno alle origini quale era già stato preannunciato da Rousseau, in quanto il primitivo vive solo in luoghi lontani.
Un altro mito ancora è quello dell'infanzia che viene vista come paradiso perduto di innocenza e gioia, in cui si ha un primo approccio con le cose, e in cui alla squallida realtà l'immaginazione ne sostituisce un'altra.
Anche quello del popolo è un altro grande mito romantico, da cui nasce la raccolta di tradizioni, leggende, fiabe e canti popolari da parte della letteratura colta.
Gli eroi romantici
In questo periodo il romantico si sente escluso dalla società degli uomini mediocri, e quindi può assumere due atteggiamenti che sono stati molto diffusi in questo periodo storico: il titanismo, inteso come sfida da parte dell'eroe romantico a tutta la società, a cui lui è superiore, e il vittimismo, che sarebbe il contrario del titanismo, in quanto l'eroe romantico sa di essere superiore rispetto al mondo mediocre che lo circonda, ma ha un atteggiamento diverso, in quanto di chiude in se stesso, rifiutando ogni contatto con la società e sfogandosi nei sogni: tutto questo poi porterà all'atto estremo del suicidio.
Connessi al titanismo e al vittimismo vi sono due importanti miti dell'era romantoica: il fuorilegge e il viandante, l'esule. Il fuorilegge è uno che sfida tutta la società, avendo pure la presunzione di sfidare Dio, come aveva fatto Lucifero, l'angelo ribelle, che ritorna in auge in questo periodo; l'esule invece è un uomo senza radici che vaga di popolo in popolo spinto dal destino, che lo costringe a stare lontano dalla sua patria.
Anche il poeta in questo periodo viene rivalutato, in quanto egli è il genio, un'anima privilegiata dotata di sensibilità e intelligenza superiori.
Il Romanticismo positivo
Il Romanticismo non è impregnato solamente da tematiche negative, ma anche di positive, che possiamo dire che nascono col Romanticismo, quali ad esempio il concetto di nazione , o la rivalutazione della storia.
Il concetto di nazione nasce proprio in questo periodo, con la raccolta di testi, fiabe, canti popolari; il popolo quindi si trasforma in una Nazione che ha una propria anima e che deve essere cosciente di averla. Proprio per questo motivo viene rivalutata la storia, in quanto il passato storico è un patrimonio prezioso e deve essere conosciuto a fondo affinchè una nazione abbia piena e forte coscienza della propria identità. Anche qui si va nella direzione opposta degli Illuministi che disprezzavano la storia in nome della ragione che è un valore eterno e immutabile.
LA CONCEZIONE DELL'ARTE E DELLA LETTERATURA
Le poetiche romantiche si contrappongono nettamente a quelle classicistiche del periodo precedente.
Infatti la poetica classicistica si differenziava per diversi motivi:innanzitutto questa si fondava essenzialmente sull'imitazione della natura, quindi, essendo questa immutabile ed eterna, lo è anche l'arte. Lo spunto, l'ispirazione veniva sì dalla fantasia, ma veniva intensamente elaborato ed abbellito fino ad arrivare ad una perfezione della forma che riprende quella degli antichi.
Secondo la poetica romantica invece, sempre secondo il rifiuto che caratterizza questo periodo, l'ispirazione è come una forza esterna, una specie di divinità che parla al poeta. Da qui l'esaltazione del genio, la caduta del principio di imitazione e il culto dell'originalità, della spontaneità e quindi dell'autenticità da parte del poeta.
Da qui anche il rifiuto per l'armonia classicista e il preferire della disarmonia, della dissonanza, la non perfezione formale.
I MOVIMENTI ROMANTICI IN EUROPA
Germania. E' il primo paese in cui si affaccia il romanticismo. Già nel settecento si era avuto il gruppo di artisti dello Sturm und Drang, che avevano anticipato questa nuova sensibilità, ma ora invece l'atto che fece nascere il Romanticismo in Germania fu la fondazione della rivista "Athenaeum" da parte dei fratelli Schlegel; questa rivista stampò dal 1798 al 1800 e vi collaborarono importanti autori tra cui il filosofo idealista Schelling.
Caratteristica principale del Romanticismo tedesco era il nazionalismo, nato dall'oppressione Napoleonica e che si sviluppava con l'esaltazione dello spirito germanico che era il popolo scelto. Altre caratteristiche sono: l'anelito all'infinito, il soggettivismo esasperato, e la cosiddetta "ironia romantica", che nasce dalla consapevolezza che il mondo esterno è solo una proiezione dell'Io.
Inghilterra. Il manifesto del Romanticismo inglese è sicuramente la prefazione che Williami Wordsworth fece ne Lirycal Ballads, l'opera che egli stesso scrisse con l'amico Samuel T. Coleridge. Il programma della prefazione prevedeva essenzialmente due punti: 1)Il linguaggio doveva essere il più vicino possibile a quello della gente comune; 2) la poesia doveva trattare persone e cose reali. Nella loro operasi erano un pò divisi i compiti: Wordsworth infatti scriveva situazioni comuni in modo da rilevare quanto di magico ci fosse in esse. mentre Coleridge scriveva di avvenimenti sovrannaturali facendoli apparire come reali. Questa prima generazioned i poeti è detta "I poeti dei laghi", in quanto amavano stare nel Cumberland, nel Lake district.
Una seconda generazione di scrittori inglesi è composta da Shelley, Byron e Keats, che ebbero in comune l'ansia per la libertà e il conflitto della società inglese in cui vi era un rigoroso moralismo. Nelle loro poesie il linguaggio si fece più oscuro ed elevato, e trattavano soprattutto dell'interiorità dell'uomo.
Nella narrativa sono da ricordare Walter Scott e Jane Austen.
Francia. In Francia il Romanticismo arrivò un pò più tardi, cioeè negli anni '30, ma già nel periodo Napoleonico erano spiccati personaggi che manifestarono al meglio la nuova sensibilità europea. Questo per dimostrare che il Romanticismo non è una scuola ma una mentalità generale del tempo.
Il romantico di maggior spicco in Francia fu Fraçois-René de Chateaubriand che con il suo "Genio del Cristianesimo" rivalutò la religione cattolica.
Il manifesto del Romanticismo francese possiamo dire che lo ha fatto Victor Hugo nella prefazione al suo Cromwell, in cui lo scrittore sostiene che nell'arte devono convivere il bello e il brutto, il sublime e il grottesco, il tragico e il comico;sostiene inoltre che deve essere abolita l'imitazione dei modelli ed è da esaltare l'originalità del genio.
Russia. La letteratura romantica dei primi dell'ottocento in Russia è caratterizzata soprattutto da posizioni liberali e progressiste e da critiche verso l'autocrazia zarista e le condizioni per certi aspetti feudali della società. Gli scrittori in questo periodo venivano mandati in esilio o perseguitati, come i due più importanti scrittori russi di questo periodo: Aleksandr Puskin e Michail Lermontov.
Stai Uniti. Negli Stati Uniti la letteratura si formò tra il Settcento e l'Otttocento, cioè dopo la guerra d'indipendenza, ricalcando in tutto e per tutto il romanzo sentimentale, nero ed avventuroso europeo. Gli scrittori di questo periodo sono James Fenimore Cooper, ma soprattutto Edgar Allan Poe con i suoi "Racconti", Nathaniel Hawthorne ed Herman Melville con il suo Moby Dick, che facevano parte del ramo "nero" del Romanticismo americano.
IL MOVIMENTO ROMANTICO IN ITALIA E LA POLEMICA COI CLASSICISTI
L'occasione che diede un impulso al formarsi di un movimento letterario romantico in Italia fu un articolo di Madame De Stael sulla "Biblioteca Nazionale" in cui ella criticava la decadenza della cultura italiana che non voleva più abbandonare il culto del passato per aprirsi a una letteratura europea più moderna.
A quest'articolo risponderono ad alta voce i classicisti che ribadirono il carattere eterno e immutabile dei modelli antichi, degni di perenne imitazione, ma anche mossi da sentimenti patriottici nel timore che la tradizione culturale italiana fosse dimenticata o messa da parte nell'uso di forme o temi delle letterature straniere.
Ci fu però un gruppo di intellettuali più aperti che possiamo indicare come primi romantici, che difesero Madame De Stael e che pubblicarono numerosi saggi ed opuscoli, per poi unirsi in ungiornale che fu molto censurato dagli austriaci: "Il Conciliatore".
Essi, in opposizione dai classicisti, affermarono che vi era l'esigenza in Italia di un rinnovo della cultura, mettere da parte la mitologia classica che era destinata solamente ad una piccola élite, per avvicinare la letteratura al popolo, intendendo con popolo i ceti medi borghesi. Per questo motivo bisognava abbandonare il linguaggio aulico che era un linguaggio incompreso ai più, bisognava abbandonare il sottostare a regole precise che soffocavano ed ostacolavano l'ispirazione dell'intellettuale, per avere un linguaggio più "popolare".
Queto gruppo di romantici (Di Breme, Borsieri, Berchet) si allontanava però dalle forme estreme di Romanticismo che si stavano sviluppando in Europa, cioè quelle forme di irrazionalismo e di anarchia formale che erano un abuso della mente, anzichè uno sfogo, per avere una letteratura che si avvicini di più al vero, alle cose reali.
Questo fa capire come il movimento romantico italiano abbia rappresentato l'esigenza di un cambiamento in Italia, ove non esisteva una classe borghese intraprendente e vivace come all'estero, e dove si era ancora nell'arretratezza economica e sociale. Da qui si capisce come il Romanticismo italiano si distacchi nettamente dal Romanticismo europeo con i suoi aspetti irrazionali, satanici, fantastici, neri, e le sue tematiche negative contro la società, ma abbia aderito al vero e quindi alla ragione.
Infatti non vi è una rottura netta tra l'Illuminismo e il romanticismo italiano, in quanto tutti e due si fondano sui lumi della ragione, ma il romanticismo presenta degli elementi nuovi: in primo luogo ora si possiede una nuova concezione della storia, di cui si ha una rivalutazione, specialmente del Medioevo, e che aiuta il formarsi diuno spirito e di una coscienza nazionale; in secondo luogo non hanno più come pubblico una élite aristocratica come nell'Illuminismo, ma hanno un pubblico popolare; infine i romantici italiani non credono più alla monarchia assoluta illuminata.
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