Riassunto della novella "Rivalsa" dal libro Gente di Dublino

Materie:Riassunto
Categoria:Letteratura

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Data:17.04.2007
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Testo

- RIVALSA -
(di J. Joyce)

Tematiche principali:

Il tema predominante in tutti questi racconti è quello della paralisi, del fallimento. Lo disse lo stesso Joyce quando scrisse al suo editore “le novelle vogliono formare un capitolo della storia morale del mio paese, ed ho scelto Dublino come scena perché quella città mi pareva essere il centro della paralisi”. In ogni racconto, infatti, si può ritrovare un progetto fallito, un’aspettativa delusa: sia nei primi, in cui ad esempio il ragazzino protagonista di “Araby” non riesce a portare alla ragazza di cui è innamorato qualcosa dal bazar, come lei gli aveva chiesto; sia ad esempio nel racconto “Eveline”, quando la ragazza rinuncia all’unica opportunità di vivere una vita felice per paura del nuovo; infine, anche ad esempio nell’ultimo racconto il protagonista riconosce che per la moglie è sempre stato più importante di lui il ragazzo che lei ha amato da giovane. In molti racconti ci sono elementi che richiamano luoghi esotici e lontani, come la Persia sognata dal ragazzo nel primo racconto, il desiderio di partire sulle navi ed i racconti sul Far West nel secondo racconto, il bazar chiamato “Araby” che dà il titolo al terzo racconto, l’Argentina dove Eveline sarebbe dovuta andare: sono tutti simboli di una realtà diversa ed affascinante che però nessuno riesce mai a raggiungere. In ogni racconto, in ogni vita, in ogni personaggio, si può quindi riconoscere quel fallimento che Joyce ascrive all’intera Irlanda: non c’è infatti nessuno, tra tutti i protagonisti, che riesca a realizzare pienamente i propri desideri.

Conoscenza dell’autore:

James Joyce nasce, primo di dieci fratelli, a Rathgar, un sobborgo elegante di Dublino, il 2 febbraio 1882. La figura del padre, John Stanislaus, lo influenza profondamente. Alla sua morte confesserà: "Lo humour di Ulisse è suo, la gente di Ulisse sono i suoi amici. Il libro è il suo ritratto sputato".Studia nel prestigioso collegio gesuita Clongowes Wood College e poi, per le disastrose condizioni economiche della famiglia, al belvedere College. Nel 1898 si iscrive allo University College of Dublin e in questi anni inizia a manifestare un carattere anticonformista e ribelle; si scaglia contro il provincialismo della cultura irlandese. Dopo la laurea in lettere si iscrive a medicina e si trasferisce a Parigi per studiare alla Sorbona, ma deve presto ritornare a Dublino per la morte della madre. Nel 1904 scrive il saggio autobiografico “Il ritratto dell’artista” che decide poi di trasformare nel romanzo “Stefano Eroe”: questo costituirà il nucleo centrale del successivo Ritratto dell'Artista da Giovane. Incontra Nora Barnacle, proveniente dall'Ovest dell'Irlanda per fare la cameriera a Dublino, che sarà sua compagna per tutta la vita; con lei lascia l'Irlanda per andare a Zurigo, poi Pola ed infine Trieste, dove lavora come insegnante di inglese alla Berlitz School. In una lunga vacanza a Roma lavora come corrispondente estero di una banca e progetta, senza iniziare a scriverlo, un racconto di vita dublinese, primo germe dell'Ulisse. Tornato a Trieste si inserisce nell'ambiente culturale triestino, diventa amico di Italo Svevo, a cui insegna l'inglese, collabora con il giornale "Il Piccolo della Sera" e tiene conferenze su temi irlandesi. Nel 1907 la raccolta di poesie “Chamber Music” viene pubblicata a Londra. Tra il 1911 e il 1914 scrive un poemetto in prosa che sarà pubblicato postumo con il titolo di “Giacomo Joyce”; è l'unico lavoro non ambientato a Dublino ma in Italia. Tornato a Dublino, cerca di fare pubblicare “Gente di Dublino” ma continua ad ottenere rifiuti. Deluso e sconsolato, nel 1912 lascia l'Irlanda per non farvi mai più ritorno. Nel 1913 lavora alla rielaborazione del “Ritratto dell’artista da giovane” e conosce Ezra Pound, a cui mostra alcuni racconti suscitando l'interesse del poeta statunitense. “Gente di Dublino” viene finalmente pubblicato e sul giornale londinese "The Egoist" inizia ad uscire a puntate “Dedalus”.. Durante la guerra si trasferisce a Zurigo, poi a Parigi, dove nel 1922 viene pubblicato l’ “Ulisse”, che negli Stati Uniti uscirà solo nel 1934, dopo essere stato assolto dall'accusa di Pornografia. Una grave malattia agli occhi, che per certi periodi lo prova quasi completamente della vista, lo costringe a numerosi interventi chirurgici. Viaggia frequentemente tra Inghilterra, Svizzera e Germania. Frammenti di “Finnegans Wake” sono pubblicati dalle riviste letterarie più d'avanguardia, suscitando giudizi perplessi e polemici. Iniziano a manifestarsi i primi disturbi mentali della figlia, ma Joyce vorrà tenerla sempre con sé, lasciandola in clinica solo nei momenti di crisi più violenta. Nel 1939 viene pubblicato “Finnegans Wake”, e dopo l'inizio della guerra Joyce si trasferisce a Zurigo, dove morirà in seguito ad una operazione chirurgica.

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