Materie: | Appunti |
Categoria: | Letteratura |
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Data: | 30.01.2001 |
Numero di pagine: | 3 |
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RIASSUNTO DEI CAPITOLI XIV,XV,XVI,XVII,XVIII DEI PROMESSI SPOSI
Dopo l’intervento del cancelliere Ferrer, che era riuscito a porre in salvo il vicario, la folla si disperde, ma il clima continua ad essere teso.renzo avverte gli stimoli della fame e la stanchezza ma, non potendo piщ contare su padre Bonaventura, si reca alla ricerca di un’osteria.S’imbatte perт in un gruppo di persone che discute sul da farsi del giorno seguentee con la sua ingenuitа si lascia andare in un appassionato discorso dove parla di un mondo comandato da tiranni, della necessitа di continuare l’agitazione, della mancanza di giustizia soprattutto nei confronti dei potenti malvagi, e del fatto che i montanari non dovrebbero farsi avvocato.Uno sconosciuto si offre per condurlo ad un’osteria e si dimostra particolarmente interessato ai casi di Renzo che, alla prima locanda incontrata, decide di fermarsi.L’osteria viene descritta da Manzoni sullo stile di quelle del Don Chisciotte di Cervantes:и un luogo dell’inganno che puт essere identificato come una sorta d’inferno dove l’ingenuo protagonista deve scendere per maturare;molti sono infatti i simboli infernali: la scarsa luce, i ladri avventori, l’oste dall’aspetto luciferino.L’ambiente и caratterizzato da un forte fracasso nel quale l’oste affacendato in realtа non fa altro che curiosare ciт che succede.Renzo invita il suo amico a mangiare qualcosa e rifiuta di far conoscere all’oste le sue generalitа, ignaro di essersi cacciato nei guai.Il padrone della locanda con una scusa, e cioи facendogli credere di aver trovato il modo per risolvere il problema della scarsitа di pane riesce a fargli pronunciare “Renzo Tramaglino”.Ormai ubriaco intraprende discorsi sulle vicende senza indicare mai nomi ma rendendo il tutto molto generale e diventa lo zimbello degli avventori.L’oste riesce faticosamente a convincere Renzo che и meglio andare a dormire e mentre cerca ancora inutilmente di venire a conoscenzadelle sue generalitа puт, sfilanogli il portafoglio dalla tasca, farsi pagare. Dopo avere dato le opportunre istruzioni alla moglie inoltre, decide di uscire e di recarsi al palazzotto di giustizia con l’intento di fargliela pagare a quel montanaro testardo che proprio in quel giorno ha deciso di scegliere la sua osteria. Qui si cerca di prepararsi alle rivolte del giorno successivo e un certo Antonio Fusella ha giа inquadrato Renzo, del quale и riuscito a sapere di piщ dall’oste.Il giovane infatti и accusato per il pane rubato e per i suoi discorsi, ma ritenendosi un galantuomo si rifiuta di obbedire e viene costretto a seguire il notaio. Mentre si riveste ammette la sua colpa per non aver voluto comunicare le sue generalitа all’oste.Da fuori proviene un gran rumore e Renzo, accortosi di non avere piщ i suoi soldi decide di farseli restituire dagli sbirri, che a furia di trattare coi ladri ne hanno imparato il mestiere.Il giovane viene ammanettato e convinto, per salvaguardare il suo onore, a restare calmo.Ma il notaio и molto furbo e renzo capisce che deve riuscire ad attirare l’attenzione dei passanti, perciт comincia ad agitarsi.I due sbirri quindi vengono fatti fuggire ed il notaio cerca di non farsi notare creando una situazione comica.Alla fine и costretto a scappare. Si compie quinsi una giustizia reale che va contro la giustizia legale.Renzo decide di lasciare MIlano, dove ormai и un ricercato e di raggiungere, oltre il confine di stato, il cugino Bortolo, che abita nella provincia di Bergamo.Ma non sapendo la strada e avendo ormai imparato a non fidarsi di nessuno decide di osservare la fisionomia dei passanti e quando gli appare una persona che va di fretta e che parla da sola, decide di chiedere indicazioni.Egli quindi passa nuovamente per il duomo e riesce a uscire da Milano attraverso la porta orientale, controllata da gabellini e soldatia, destando curiositа e non ottenendo risposte sufficienti.Mentre Renzo mangia arriva un cliente abituale, un borghese arricchito egoisticamente attaccato al proprio tornaconto di bottega, ma anche cordiale e alla mano che racconta gli avvenimenti milanesi della mattina. Il popolo, secondo un piano preordinato ha preso nuovamente di mira la casa del vicario ma и stato fermato dai soldati spagnoli; ha cercato di assalire un’altra volta il forno del Cordusio, ma “и stato fermato “ da un crocifisso esposto da un galantuomo del vicinayo ed infine, и stato calmato dai monsignori del duomo che diffondono la notizia che il pane sia tornato a buon mercato.Renzo perт, entra in allarme quando il mercante afferma che la rivolta и stata apera di forestieri.Uno di questi era stato arrestato in un osteria ma mentre veniva condotto in prigione era riuscito a scappare. Infine il borghese si dimostra contro i fornai ma nemico della violenza.Renzo per non correre rischi paga il suo conto e se ne esce.