P. Bembo, sonetto XIV.

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Testo

PIETRO BEMBO

SONETTO XIV. (XXXVIII.)

Guidommi Amor in parte, ond'io vedea
Quella, che sol veder sempre vorrei,
Specchiarsi lieta, che dagli occhi miei,
E fuor d'ogn'altra vista esser credea.

I' son pur bella, a se stessa parea
Sovente dir, per quel ch'io scorsi in lei:
Poi que' suoi crini a me sì dolci e rei,
Che 'l vento sparse, in bei modi accogliea.

Io che son troppo di tal vista ingordo,
Lasso, come non so, pur mi scopersi,
Ond'ella si ritrasse vergognando.

Così in un punto ogni mio ben dispersi,
Nè 'l trovai, per andarlo ricercando:
E tremo ancor, qualor me ne ricordo.

Autore: P.Bembo (Venezia, 1470 - Roma, 1547)
Note: Una delle forme poetiche predilette dal Berni
è la parodia. La maggior parte della produzione
parodica si ha nel triennio compreso fra 1524 e
il 1527.

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