Naturismo e Verismo

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Naturalismo e Verismo

Nell’ambito del positivismo si sviluppa una linea letteraria che in Francia si chiama Naturalismo e in Italia si chiama Verismo.
Il Verismo deriva dal naturalismo e la parola natura sta a significare che l’uomo è visto nel suo ambiente naturale e “la lotta per la sopravvivenza consente di sopravvivere soltanto gli individui più forti, i deboli sono destinati a soccombere. E’ la selezione naturale.” (Darwin).Questo principio viene trasferito anche nella letteratura non tanto nel naturalismo, quanto nel verismo.
Il Naturalismo si sviluppa nel 1870/80, nasce in Francia e lo strumento letterario più importante è il romanzo sociale. Il Naturalismo rivolge la sua attenzione alla società in tutti i suoi aspetti. Confluiscono nella letteratura anche quegli elementi che prima non erano nemmeno presi in considerazione, elementi che la scapigliatura aveva introdotto: il macabro, il deforme, il grottesco. Come la Scapigliatura anche il Naturalismo fa riferimento ad ambienti nuovi soprattutto quelli periferici, degradati, poveri dove accanto a personaggi portatori di valori ci sono anche alcolizzati, prostitute, delinquenti.
Il Verismo si svolge, invece, nell’ambiente meridionale in particolare all’ambiente della campagna, ai contadini, agli agricoltori e ai pescatori. Nel Naturalismo l’arte deve essere documento sociale, attraverso cui il letterato può fare la denuncia dei mali che travolgono la società. Attraverso questa denunci si può arrivare a migliorare la società. I naturalisti hanno fiducia nel progresso, infatti, sono perennemente legati al positivismo che vedeva nel progresso, in modo particolare quello scientifico e tecnologico, la possibilità di migliorare tutte le condizioni dell’uomo.

GLI ELEMENTI ESSENZIALI DI QUESTA CORRENTE SONO:
• La scientificità dell’arte
L’arte deve riproporre con dovizia di precisione quello che succede nella realtà. Deve essere scientifica, deve trovare il problema sociale e denunciarlo in modo che qualcuno possa intervenire e risolverlo.
• L’impersonalità dell’arte
E’ il canone fondamentale del Naturalismo mutato dal Verismo. Lo scrittore, in genere, deve lasciare parlare i fatti con la massima obiettività. Non ci deve essere da parte dell’autore nessuna interferenza.
• La massima libertà linguistica
Ad esempio la Scapigliatura ha introdotto lo gergò il dialetto francese. Questo perché se si rappresenta una particolare classe sociale si deve usare il linguaggio da essa usato. Anche se c’è un linguaggio nazionale, il dialetto viene introdotto in letteratura perché è espressione del vissuto quotidiano.

In Italia il Verismo segue i principi fondamentali del Naturalismo anche se non rispetta l’impersonalità dell’arte. Quando racconta, infatti, mette in evidenza la sua commozione nei confronti di categorie emarginate e oppresse come sono i contadini e i pescatori. Viene un po’ meno questo canone perché sono diverse le classi sociale rappresentate.
Anche nel linguaggio dei veristi ci sono espressioni dialettali, vengono utilizzati proverbi,vi sono espressioni che i contadini di solito utilizzano tra loro.
I protagonisti del Naturalismo francese sono bruti, personaggi primitivi, abbruttiti dai vizi, alcolizzati, prostitute, delinquenti, ladri, assassini.
I personaggi del Verga sono degli umili: pescatori, contadini, personaggi semplici, ma non abbruttiti dai vizi perché portatori di valori universali (onore, famiglia, casa) che rendono la vita degna di essere vissuta anche se c’è il destino che si accanisce contro di loro. Sono uomini con una loro dignità che nonostante soprusi e ingiustizie mantengono inalterati i valori universali che caratterizzano l’uomo e che se non ci fossero lo renderebbero simile alle bestie.
E’ diverso anche l’ambiente. In Francia sono rappresentate le periferie delle città, in Italia, invece, la campagna. In modo particolare la Sicilia è rappresentata, anche se il movimento verista è rappresentato un po’ ovunque: in Sardegna (la Deledda), in Toscana (Fucini) e nel napoletano (Sereo). Sono le regioni, con le loro caratteristiche economico sociali, che vengono messe in evidenza dall’autore verista.
Il capostipite, colui che ha portato avanti quelle che sono le linee fondamentali del verismo è stato il Capuana, mentre il Verga è stato il rappresentate più significativo.

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