Luigi Pirandello: scrittore italiano

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Testo

LUIGI PIRANDELLO
Luigi Pirandello era uno scrittore italiano, nacque nel 1867 e morì nel 1936.
Compì gli studi classici a Palermo e si laureò a Bonn nel 1891. Tornò a Roma e collaborò a vari giornali, conducendo una vivace polemica antidannunziana sul Marzocco. Insegnò ad un liceo di stilistica e poi di letteratura dal 1897 al 1922.
Dopo aver esordito con alcune raccolte di poesie (Malgiocondo, 1889; Pasqua di Gea, 1891; Elegie renane, 1895), pubblicò i romanzi: L’esclusa (1901), Il fu Mattia Pascal (1904), I vecchi e i giovani (1913) e gran parte delle novelle raccolte sotto il titolo di Novelle per un anno. Tutta questa produzione e le sue prime opere teatrali (Lumie di Sicilia, 1910 e Liolà, 1916) restano nell’ambito della tradizione naturalistica.
Lo svolgimento decisivo della sua arte ha inizio nel 1917 con le opere maggiori: Pensaci Giacomino (1917), Così è se vi pare (1917), La patente (1918), Il piacere dell’onestà (1918), Il berretto a sonagli (1918), Il giuoco delle parti (1919), Ma non è una cosa seria (1920), Tutto per bene (1920), Sei personaggi in cerca d’autore (1921), Enrico 4° (1922), Vestire gli ignudi (1922).
Era considerato uno dei maggiori drammaturghi del ‘900, perciò gli fu attribuito il premio Nobel per la letteratura (1934).
Il soggetto pirandelliano muove da una componente naturalistica; ma proprio il dissolvimento della tradizione naturalistica serve a mettere in luce la disgregazione e l’incoerenza del mondo oggettivo e il fallimento dei valori tradizionali nella società contemporanea.
I suoi drammi contengono una lucida rappresentazione della crisi dell’individuo nella società, che si manifesta essenzialmente come crisi d’identità e coscienza della propria alienazione.

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