Materie: | Appunti |
Categoria: | Letteratura |
Voto: | 1.5 (2) |
Download: | 128 |
Data: | 10.01.2001 |
Numero di pagine: | 2 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
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Testo
Personaggi:
Callimaco
Ligurio
Messer Nicia
Siro
Lucrezia, moglie di Messer Nicia
Fra' Timoteo
Sostrata, madre di Lucrezia
Una donna
La Mandragola fu composta, secondo studi approfonditi sull'argomento, nel 1518 e rappresentata per la prima volta durante le rappresentazioni teatrali organizzate per le nozze di Lorenzo de' Medici con Margherita de La Tour d'Auvergne
La mandragola è una commedia in prosa in cinque atti con una canzone iniziale quattro Canzoni che chiudono i primi quattro Atti, e un Prologo nel quale si narra agli spettatori la vicenda, ispirata alle novelle "VII-7, VIII-6 e III-6" del Decameron di Boccaccio: il giovane e ricco Callimaco torna da Parigi a Firenze attirato dalla fama della bellezza di Lucrezia, moglie fedele e devota la marito, più vecchio di lei, sciocco e pieno di sè. Per sedurre Lucrezia gli viene in aiuto Ligurio, un "astuto perdigiorno e profittatore", che sfrutta la buonafede del credulone Messer Nicia e la sua voglia di avere un bambino. Nicia crede ormai che la moglie sia sterile, ma Ligurio gli dice di conoscere un bravo medico, molto celebre a Parigi, che potrebbe guarire la sterilità della moglie. Callimaco, fingendo di esaminare l'urina di Lucrezia, detta la cura che questa avrebbe dovuto seguire: bere una pozione di mandragola, efficace contro la sterilità ma dagli effetti mortali per chi avrebbe giaciuto con la donna la prima notte dopo aver bevuto la pozione. Per evitare il luttuoso evento i due suggeriscono a Messer Nicia di far andare la moglie con uno sconosciuto; riescono a convincere Messer Nicia e Lucrezia, dopo molte resistenze e con l'aiuto di Sostrata (la madre della sposa) e del corrotto frate Timoteo, lautamente pagato; a questo scopo organizzano un rapimento durante la notte per le vie della città e ... rapiscono un giovane deforme e robusto che in realtà è proprio Callimaco.
Tutta la notte giace Callimaco con Lucrezia e al mattino le svela l'inganno e il suo grande amore per lei, e promettendole di sposarla, nel caso in cui Dio avesse voluto chiamare a sé il vecchio Nicia, le chiede di poter continuare ad amarla: Lucrezia allora, che aveva potuto provare quale differenza passasse fra il giovane ed il marito, gli risponde: " Poiché la tua astuzia, la stupidità di mio marito, l'ingenuità di mia madre e la malizia del mio confessore mi hanno condotta a fare quello che mai avrei per me fatto, voglio credere che tutto questo derivi dalla volontà celeste, per cui io non ho il potere di rifiutare quello che il Cielo ha voluto: perciò ti prendo per signore, padrone e guida: sii tu mio padre, mio difensore, ogni mio bene; e quello che mio marito ha voluto per una sera, voglio che sia per sempre".
Callimaco diventa compare di Messer Nicia proprio su consiglio di Lucrezia, e ciascuno ottiene quello che maggiormente desidera.