Il barocco

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Testo

Il termine Barocco…..
L’epoca che va dalla fine del 500 all’inizio del 700 è indicata con il termine “Barocco”. Alcuni studiosi fanno derivare questa parola dal francese baroque , il quale termine indica una perla irregolare; altri studiosi invece, lo considerano un derivazione del termine filosofico baroco,usato per indicare un tipo di sillogismo.
Con questo termine si è voluto indicare gli aspetti bizzarri e irregolari dell’arte del seicento,contrapposta a quella lineare e razionale del Rinascimento.

Il Barocco, età di crisi e di grandi novità
L’età del Barocco, epoca di contraddizioni e di disagio sociale, vide decadere il razionale equilibrio che aveva dominato nell’epoca rinascimentale. Il Rinascimento aveva significato risveglio creativo dopo la riflessione sul passato, quindi aveva segnato un periodo ci reale presa di coscienza da parte dell’uomo.
Nell’età barocca si assiste al processo inverso: si affievoliscono le certezze, si incrina la fiducia dell’uomo, subentra in lui lo smarrimento di fronte al cadere della sicurezza religiosa, prevale quindi un’atmosfera di crisi e di irrequieta ricerca. Si sente inoltre, la malinconica tragicità della condizione dell’uomo destinato a barcollare nelle incertezze. Egli non è più “centro dell’universo”, ma un attore nel teatro del mondo.
Dal punto di vista storico ci sono alcuni fattori che accentuano il disagio dell’età barocca:
- la ripresa delle guerre di religione
- l’assolutismo statale che si stava affermando in Europa
- l’assolutismo religioso
- l’apoteosi e la successiva decadenza della Spagna
- la stagnazione economica
Questa crisi, non va però intesa come decadenza, ma come tensione verso una nuova idea del mondo. Questo periodo, possiamo dire, che è un’età di preparazione, di forti cambiamenti in cui si intravedono caratteri che si chiariranno nei secoli seguenti.

Dal Rinascimento al Barocco
La sequenza dei movimenti letterari che si evolvono attraverso il 500 e 600 è la seguente: classicismo rinascimentale, manierismo, barocco. Il Manierismo costituisce il punto intermedio tra il Rinascimento, che riprende la classicità greco-romana, e il Barocco, che infrange i canoni dei modelli classici. Già il Manierismo è sulla via dell’infrazione dei canoni classici, ma non sostiene questa posizione esplicitamente e consapevolmente; per quanto riguarda le formulazioni di poetica, rimarrà fedele ai concetti dell’estetica classica.

I caratteri del Barocco letterario
in questo periodo si sostiene una concezione edonistica della letteratura: la poesia deve suscitare diletto nel lettere, deve incantarlo con i suoi sofisticati concetti, che non valgono tanto per il loro significato morale, quanto per l’intellettualistico compiacimento dell’arguzia che testimoniano.
La meraviglia(per l’invenzioni di straordinarie metafore) e l’ingegno(inteso come sottile esercizio di un’intelligenza capace di arguzie)diventano gli elementi fondamentali. La dote dell’ingegno viene definita con un termine diverso in ogni paese(in Italia arguzia, in Francia préciosité ecc). La letteratura è essenzialmente rivolta a un pubblico aristocratico, poiché solo il lettore di cultura raffinata può cogliere il valore delle “acutezze”.
L’ansia del nuovo porta al rifiuto di due basi del classicismo rinascimentale: il petrarchismo(rispetto alle tematiche e alle forme linguistiche del quale si rivendica la necessità di nuove ricerche) e le “regole aristoteliche”. L’opposizione al classicismo partiva dal presupposto che La poetica di Aristotele aveva portata ad un conformismo dannoso per la creatività e l’invenzione.

La rottura delle regole
Il principio edonistico dell’estetica barocca, si trovava in contrasto con gli indirizzi controriformistici, che pretendevano dal poeta un impegno morale e dalla sua opera una funzione pedagogica. Da qui derivano vari atteggiamenti nei trattatisti che si definiscono genericamente barocchi: ora si tenta di conciliare edonismo e impegno etico teorizzando la necessità di far emergere significati morali da contesti letteralmente frivoli.
Il primo teorizzatore della poetica della meraviglia in alcuni scritti in prosa è Marino(da cui deriva la corrente denominata marinismo). Egli rinnovò la poesia modificandone le forme per renderla sonante e magniloquente, anche se non ricca di significato. Per effetto della poetica della meraviglia, i poeti accolsero forme, temi, figure ignote alla tradizione petrarchesca. Lo scrittore barocco sperimenta nuove forme di metrica e di linguaggio e ad affinare(attraverso le metafore), il gusto della poesia voluttuosa e musicale. Il tema principale è l’amore, pretesto per omaggi galanti o ritratti di bellezza . Altri temi sono il brutto, il deforme, il bizzarro, la meditazione sulla morte e il senso di fatale caducità di ogni cosa.

Un nuovo modo di guardare la realtà
Nel 1645 esce il più importante trattato italiano che teorizza la poetica dell’ingegno: il cannocchiale aristotelico di Emanuele Tesauro. Il punto fondamentale del suo trattato consiste nell’affermazione che la comunicazione è efficace nella misura in cui è “arguta” e che lo strumento attraverso cui si ottiene l’arguzia è la metafora.
Il linguaggio metaforico, non è solo un espediente di valore estetico, ma uno strumento di valore conoscitivo: attraverso la metafora si raggiungono intuitivamente conoscenze profonde, fondate sull’esplorazione del reale e la scoperta delle analogie più ingegnose. Questa concezione del linguaggio metaforico spiega il titolo dell’opera: lo strumento del linguaggio definito da Aristotele nella Retorica(la metafora) ha una funzione di potenziamento delle facoltà intellettuali analogo a quello che ha il cannocchiale per la vista. Come Galileo ha potuto accedere a una nuova visione del cielo, grazie alla metafora è possibile aprire nuove vie nella percezione della realtà. Il titolo stesso, quindi, è una metafora e un esempio di arguzia.

Il concettismo
Alla categoria generali di “concettismo” furono ricondotte le figure retoriche impiegate per produrre accostamenti: la metafora, la metonimia, la sineddoche ecc. Il concettismo, cioè la tendenza poetica a creare immagini stupefacenti tramite inediti accostamenti di significati, accomuna tutte le correnti liriche del Barocco europeo.

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