Dino Campana

Materie:	Appunti
Categoria:	Letteratura
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Data:	02.03.2001
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Campana, Dino
poeta italiano (Marradi 1885-Castel Pulci, Firenze, 1932). Interrotti gli studi di chimica, nel 1905
iniziт a scrivere versi e brevi prose liriche, come risulta dal Taccuinetto faentino(postumo, 1960),
alla ricerca di nuovi modi espressivi. Nel 1907, dopo un anno trascorso nel manicomio di Imola,
si diede a vagabondare per l'Italia settentrionale e la Svizzera, approdando infine a Parigi, dove
nelle correnti d'avanguardia e nelle opere dei simbolisti (da Baudelaire a Rimbaud) identificт e
riconobbe la propria ricerca. Dopo nuovi viaggi in Argentina, in Russia e in Belgio, dove fu
rinchiuso in prigione e poi in manicomio, tornт in Italia nel 1910 e nel 1912 terminт i Canti orfici
(la cui prima versione consegnata alla redazione di Lacerba venne smarrita; rinvenuta poi tra le
carte di A. Soffici, fu pubblicata nel 1973 col titolo Il piщ lungo giorno), poesie e prose liriche in cui
ha reso con modi nuovi le visioni-illuminazioni, le sensazioni, i frammenti di quella "conoscenza
totale" che aveva inseguito e inseguirа poi per tutta la vita disperatamente. Nel 1914 pubblicт la
nuova redazione dei Canti.Dello stesso anno и anche il Canto proletario italo-francese in cui,
dimenticati i furori germanofili, si schierт tra gli interventisti. Nell'estate 1916 ebbe inizio la
relazione amorosa – che terminт nell'inverno 1917 – con Sibilla Aleramo. Dei sentimenti diversi
che la poetessa gli ispirт testimoniano le Lettere - Carteggio con Sibilla Aleramo(postume, 1958).
Nel 1918 fu internato nel manicomio di Castel Pulci, dove morм.