Commento a "Addio"(Pascoli)

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura

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Testo

“Addio” (Giovanni Pascoli)

Domande:
Qual è la struttura metrica della poesia ( n° di strofe, n° di versi, tipo di versi il sistema delle rime)
Quali sono le caratteristiche del ritmo e la disposizione degli accenti ritmici.
Quali sono gli elementi più significativi del rapporto tra ritmo e sintassi: presenza di inarcature, inversioni, frequenza di pause forti.
Com’è il ritmo: rotto continuo, variato, unitario, lento, veloce …
Quali sono gli aspetti timbrici della poesia, quali suoni prevalgono nel testo: dolci, aspri, duri fluidi.
C’è omogeneità o differenza tra le parti del testo?
Si possono rilevare equivalenze nella struttura nella qualità del suono per la presenza di assonanze, consonanze, allitterazioni, onomatopee, paronomasie (bisticci).
Queste equivalenze quali significati tendono a ricreare o a potenziare musicalmente?

Individua le parole chiave (solitamente messe in rima).
Individuare i campi semantici (tempo e spazio).
Individuare il tema della poesia ed eventuali contrasti.
Individuare quali percezioni prevalgono: sensoriali (tatto, udito, vista, olfatto, gusto).
Individuare procedimenti retorici per ricreare immagini.
Individuare riferimenti, per somiglianza o differenza, tra poesie dello stesso poeta.
Individuare riferimenti alla storia bibliografica dell’autore.

Sono presenti otto strofe di decasillabi. Il ritmo varia, infatti nei primi 4 versi di ciascuna strofa troviamo il ritmo trocaico (accenti 1,3,5,7,9), menre gli ultimi versi di ogni strofa e i ritornelli sono caratterizzati da un ritmo anapestico (accenti 3,6,9). Nei primi quattro versi di ogni strofa lo schema delle rime è A-B-A-B (alternata),gli altri versi della strofa invece sono assonanti (…gru…corfù…più…fu)
Il ritmo è unitario, soprattutto grazie ai ritornelli che legano assieme le strofe, ma anche grazie alla cadenza ordinata degli accenti ritmici che si ripete in ogni strofa. La lettura, e dunque il ritmo, è resa lenta dalla copiosa punteggiatura utilizzata. I suoni più evidenti e che più emergono dalla lettura del testo sono morbidi e dolci. Il testo è omogeneo, non vi sono infatti cambiamenti imprevedibili di ritmicità o di qualità dei suoni.
EQUIVALENZE?
Le parole chiave della poesia sono: rondini, addio, volo e ritorno.
Il campo semantico che più è evidente nell’opera è quello dello spazio: il paesaggio ha un ruolo importante.
Il tema della poesia è l’immedesimazione del poeta, quindi dell’uomo, nella rondine, posizione diversa da quella dell’eroe, che morti per la gloria, non tornano più al loro nido.
Le percezioni sensoriali più evidenti sono l’udito e la vista.
Le figure retoriche sono:
consonanza: rivedrete – volerete
anafora: ma –ma, quella – quell’
inversione: rampicati stanno al muro i figli
allitterazione: rivolando- ritrovando, rimurassi- ricantassi
I riferimenti ad altre opere sono:
Nebbia: muro, nido e lontananza,
Dialogo: rondini,
Digitale Purpurea: fiori
Italy: rosai di rose.
Riferimenti alla biografia dell’autore sono evidenti nel tema della morte, nel nido inteso come casa, come nucleo famigliare, il muro che isola dal mondo, e naturalmente lo stile dialettale con cui Pascoli scriveva le sue opere.

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