"Il quartiere"

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Categoria:Letteratura
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Testo

Gabriele Giammusso

1. Titolo : Il Quartiere
Autore : Vasco Pratolini
Nazione : Italia
Data : 1945
Durata : 184 Pagine
2. Genere :
Commedia di Costume ; Romanzo di Formazione
3. Storia :
Il quartiere di Santa Croce, teatro delle vicende narrate, vede prima l’adolescenza poi la prima giovinezza di Valerio e dei suoi amici. Storie d’amore, amicizie salde e durature, piccole incomprensioni, problemi legati alla formazione politica dei ragazzi anche alla luce delle loro positive riflessioni sui moti partigiani sino al punto di spingerli ad emularli e forse a raggiungerli; desiderio di vincere la routine di tutti i giorni: tutti questi stati d’animo e queste situazioni il quartiere le conosce giornalmente. Col passare del tempo i ragazzi maturano e imparano a conoscersi sempre più profondamente e meno superficialmente, vivendo insieme delle esperienze che li aiutano a crescere.
4. Sistema dei Personaggi :
A. Protagonista : Il gruppo di amici, nel quale nessun elemento spicca in maniera particolare ed è superiore o inferiore agli altri, vivendo tutti in uno stesso contesto. Seppur qualche personaggio (come l’io narrante di Valerio) sembra spiccare, la realtà è ben più livellatrice.
B. Altri Personaggi : I Parenti dei Protagonisti, che in una qualche maniera li aiutano a crescere ed a formarsi.
C. Antagonista : Non riscontrabile
D. Adiuvante dei Protagonisti : Piccoli problemi e situazioni di tutti i giorni, che però insieme agli stessi parenti li aiutano a crescere ed a formarsi.
E. Mandante dell’azione dell’eroe : Desiderio di vivere e di crescere insieme in armonia, amicizia ed amore con i propri coetanei.
F. Destinatario dell’azione dell’eroe : La loro stessa personalità
5. Tempo ed Ambiente :
A. Tempo Storico : Dagli anni ‘30 fino ai primi anni ’40
B. Tempo Reale : Dal 1932 al 1943 (11 Anni)
C. Luoghi : Il quartiere di Santa Croce
6. Il significato globale del libro esprime :
➢ Giovinezza
➢ Amicizia
➢ Amore
➢ Adolescenza
7. Registro stilistico usato :
Soggettivo, personale ma realistico (MEDIO)
8. Giudizio personale :Il libro ci è molto piaciuto proprio perchè parla del nostro periodo di vita, travagliato e bello per diversi versi, e quindi ci è vicino come concezione di vita. L’autore accumuna uno stile veloce e scorrevole, ma non banale ad un bell’intreccio delle storie dei ragazzi, che vanno dal drammatico all’ironico, dal tragico alla routine di tutti i giorni. Un sottile velo di noia però, così come accade a noi, attraversa comunque i ragazzi rendendoli spesso inconsapevoli nel da farsi. Cioè spesso l’usualità travolge l’inventiva e l’improvvisazione dei ragazzi...
9. Commento :
A. Storia raccontata
La Storia è molto dinamica e coinvolgente, e ci riguarda in prima persona ; infatti parla del periodo in cui noi stessi stiamo vivendo. L’abbiamo quindi molto apprezzata, anche perchè in quello che fanno i protagonisti ci ritroviamo molto, anche ad esempio nella gestualità ...
Piacevolmente gradevoli sono anche le descrizioni minuziose dei luoghi e degli ambienti in cui si svolge la storia che servono anche per contestualizzare il periodo storico e a renderlo un libro di costume.
B. Stile dell’autore
Come già detto in precedenza, il libro è molto scorrevole e non abbiamo riscontrato dei punti in cui la narrazione perde la sua dinamicità e “freschezza”: questo riguardante anche i punti in cui l’autore fa trapelare la noia dei protagonisti; la noia infatti la provano loro, e mai l’autore ne fa venire anche ai lettori.
Però una cosa abbiamo trovato anomala e in una qualche maniera stridente nel contesto in cui è collocata: il registro stilistico utilizzato dai ragazzi è piuttosto elevato se rapportato allo loro età, al quartiere in cui vivono, al contesto storico generalmente poco istruito; addirittura non si riscontrano forme dialettali cosa abbastanza strana visto che i protagonisti sono “fiorentini di antica razza, di ‘antico pelo’”... A questo ci siamo dati due spiegazioni: Pratolini, essendo toscano, ha voluto dare un maggiore spessore culturale e quindi linguistico rispetto a ciò che è nella realtà (noi stessi possiamo testimoniare, avendo amici a Firenze, che tra di loro discorrono spesso in forma dialettale) oppure era forse troppo azzardato per l’epoca in cui è stato scritto il libro, usare un linguaggio “corrente”.
C. Il tuo punto di vista sugli argomenti trattati nel libro
Come già detto, i temi e gli argomenti ci sono molto vicini ed è normale che siamo partecipi delle tematiche trattate. Queste sono fresche, giovanili e piene di vita, come ad esempio il bellissimo rapporto di amore che si instaura tra Valerio e Marisa: esso prima cresce gradualmente (in maniera molto tenera, ma anche un po’ maliziosa), poi si stabilizza (e provoca purtroppo noia), poi infine decresce fino a bloccarsi definitivamente con una decisa rottura. Che dire di più: storie di questo tipo sono di una attualità incredibile... e questo è uno dei libri che ci è in assoluto più piaciuti nella nostra adolescenza.

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