I Romani accettavano le tradizioni e le registravo pur ritenendo che fossero false.
Solo dalla seconda metà del III sec. La storiografia può essere ricondotta a singoli autori, non ci sono più pontefici, a scrivere adesso sono soprattutto senatori che la consideravano come una parte integrante dell’attività politica. Per questo motivo la letteratura
Letteratura Latina
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Dialogus de oratoribus
Modello doveva essere il De oratore di Cicerone, è infatti considerata un’opera di stile ciceroniano ed è per questo che per alcuni è indubbia l’attribuzione a Tacito, ma ciò si spiega con unacomposizione in età giovnile, quando l’autore risentiva ancora del classicismo della scuola di Quintiliano. Il suo stile è infatti
• VI SATIRA= riflessione sull’uso dei beni che deve essere moderato.
CARATTERISTICA GENERALE= c’è una forte tensione morale; Persio, inoltre, osserva e critica quei comportamenti troppo lontani dal “modus vivendi” ispirato alla libertà interiore.
Un genere contro corrente: la SATIRA.
La I Satira si apre con un verso riconducibile a Lucilio
Mentre le passioni civili imperversavano, e gli odi, le stragi e i sospetti di sempre nuove calamità avvolgevano nel terrore i cittadini, uno spirito ardente e infiammato dall’ansia di svelare ai contemporanei le condizioni per vivere in pace e in felicità, si levava in mezzo a loro, ad ammonirli dell’errore in cui si perdevano, a liberarli da tutte le
Nell’ottobre 54, Claudio (zio di Caligola, principato dal 41 al 54) muore avvelenato (pare da Agrippina) e Nerone sale al trono. Dunque morto Claudio, Seneca restò il più autorevole e ascoltato consigliere del principe, e pur senza assumere cariche pubbliche, fu in realtà il vero regolatore della politica imperiale (molti atti del principato neroniano p
La contestazione dei poetae novi non si arrestava tuttavia alla polemica letteraria, ma coinvolgeva anche i modelli etici e i valori stessi del mos maiorum, ai quali Sallustio era molto attaccato, con atteggiamenti di aperta dissacrazione, sia sul piano verbale sia nei comportamenti ostentatamente anticonformisti, quali l’esaltazione della salax taberna
Seguendo gli insegnamenti del maestro Epicuro ('vivi al di fuori della sfera politica'), Lucrezio rifiuta la politica e vede in essa una fonte di affanni e di tormenti per l'anima umana. Il saggio deve, inoltre, abbandonare le inutili ricchezze e allontanarsi, poi, dalla vita politica, dedicandosi a coltivare lo studio della natura con gli amici più fid
Esse) questo compito non per volontà umana ma quasi per volere divino (divinitus avverbio)in un momento di crisi (cicerone si sta riferendo ai giudici che appartengono all’ordine senatorio)infatti è radicata l’opinione –luogo comune- dannosa per lo stato e pericolosa per voi (l’espressione perniciosa rei publicae\vobisque pericolosa si noti oltre all’a
“Ha una maniera splendida e impeccabile di parlare, solenne e nobile nella voce, nella gestualità e nel contegno”, ammetteva anche il suo rivale Cicerone, oltre a sostenere che talvolta ne era spaventato: disse infatti “ di vedere un intendimento tirannico in tutti i suoi pensieri e in tutte le sue azioni politiche, ma aggiunge, quando vedo i suoi ca
Lucrezio
follia e suicidio (condizionano anche la lettura delle sue opere), scelta della poesia apparentem contraddittoria con l’epicureismo, valore estetico subordinato al fine didascalico, clinàmen (deviaz che modifica le traiettorie vertic degli atomi), infinità dell’universo, anima (principio vitale) e animus (mente) muoiono con il corpo, simula