Padri e figli (Turgenev)

Materie:Scheda libro
Categoria:Letteratura Italiana

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Data:19.03.2007
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Testo

Mauri Francesca
“PADRI E FIGLI”
TURGENEV
AUTORE: Ivàn Sergeevic Turgenev
TiTOLO: Padri e figli
DATA DELLA PRiMA PUBBLiCAZiONE: 1933
CASA EDiTRiCE: Oscar Classici Mondadori
DATA DELL’EDiZiONE LETTA: 2005
TRAMA:
La vicenda narrata in questo romanzo si apre con la diretta presentazione dei protagonisti, due giovani russi di ritorno verso la casa paterna del più giovane dei due: Arkadij Nikolaic. Accolto con grande affetto dal padre Nikolaij Petrovic Kirsanov, presentò immediatamente un suo intimo amico, lo studente di medicina Bazarov Evgenij Vasil’ev. I due giovani trascorsero a Mar’ino, la tenuta di famiglia dei Kirsanov, un periodo abbastanza lungo in cui Bazarov ebbe modo di conoscere il fratello di Nikolaij, Pavel Petrovic Kirsanov.
Bazarov e Arkadij non cercarono in nessun modo di nascondere il proprio modo di vedere il mondo e la nuova concezione delle cose che avevano acquistato una volta staccatisi dalla mentalità dei genitori. Essi si dichiaravano infatti “nichilisti”, termine coniato dall’autore per indicare la generazione di coloro che criticano ogni cosa e ne mettono in dubbio l’esistenza, non credono in nessun ideale, non si sottomettono a nessuna autorità e che non hanno principi, che cercano solo di distruggere la mentalità del loro tempo in attesa che ne venga costruita una migliore. Queste argomentazioni suscitarono ovviamente non poche discussioni tra i quattro uomini, appartenenti a generazioni ormai separate e incapaci di comprendersi a vicenda. Bazarov negava anche l’amore ma improvvisamente venne travolto dalla passione per una donna giovane e bella appena conosciuta di nome Anna Odincova, che però nonostante una grande affinità, lo rifiutò. Addolorato Bazarov decise di ritirarsi con Arkadij a casa dei suoi genitori.
Dopo pochi giorni di permanenza però i due ripartirono alla volta di Mar’ino. Qui Arkadij non trovava pace dal pensiero della Odincova e della sorella minore, Katja, con la quale aveva instaurato un rapporto di sincera amicizia e complicità e così, preso da un’improvvisa decisione, si recò nuovamente da loro. Così mentre lo scontro tra Bazarov e Pavel Petrovic non aveva interruzioni, Arkadij e Katja trascorrevano lunghe ore insieme a discorrere piacevolmente tanto che, quando Bazarov fece la sua comparsa tra di loro, gli giunse la lieta notizia che Arkadij aveva ormai abbandonato lo stile di vita che aveva imparato da lui e aveva deciso di sposare Katja. Salutato così l’amico con cui pensava di non avere più nulla in comune ormai Bazarov si recò nuovamente alla casa paterna dove, con il tempo, si abituò al continuo affetto sincero dei suoi al quale prima sfuggiva e dove iniziò ad offrire insieme al padre il suo servizio medico a chi lo necessitasse. Fu proprio facendo ciò che si ammalò di tifo, malattia che lo consumò rapidamente ed inesorabilmente. Poco tempo dopo Bazarov morì, circondato dai suoi genitori e da Anna Sergeevna, giunta per salutarlo un’ultima volta.
TEMPO:
La vicenda è ambientata circa all’epoca dell’autore, lungo il corso dell’Ottocento in Russia. Non ci sono numerose indicazioni temporali ma si suppone che la vicenda occupi un arco temporale di alcuni mesi.
SPAZiO:
La vicenda è ambientata in Russia, per la maggior parte a Mar’ino, casa di Arkadij, oppure a Nikol’ske, abitazione delle sorelle Odincova. In parte minore si svolge a casa di Bazarov.
Nella narrazione non viene dedicato molto spazio alle descrizioni spaziali.

PERSONAGGi:
I personaggi vengono presentati direttamente dall’autore appena entrano in scena con una digressione sulla sua vita fino al momento della scena descritta.
Bazarov Evgenij Vasil’ev: è il vero protagonista del romanzo, la figura più forte e forse più difficile da comprendere con la sua freddezza, durezza, il distacco con cui vive ogni situazione e con cui sfugge agli affetti.
È un democratico che nega ogni forma di autorità, l’amore, i principi, gli ideali e che ammette solo le scienze sperimentali (si occupa infatti di medicina). Si fa portavoce di idee innovative che distruggono tutto ciò che sa di vecchio senza però approdare a nulla di veramente concreto.
Mi ha molto colpito il suo distacco nel momento dell’incontro con i genitori che non vede da tre anni ma ai quali non riesce a fare altro che rimproverare l’eccessivo attaccamento a lui.
È una figura ideata dall’autore proprio con questo intento provocatorio, forse portata all’esagerazione per marcare il più possibile il divario tra le generazioni e il modo in cui esse cercano un contatto tra loro.
Solo al termine della vicenda si può osservare un leggero cambiamento nel personaggio: egli si addolcisce infatti nel rapporto con i genitori e in punto di morte, esaudisce perfino il loro desiderio di accogliere quella fede cristiana che aveva sempre rifiutato.
Arkadij Nicolaic Kirsanov: è l’altro protagonista della vicenda. È più giovane di Bazarov e molto meno ostinato nelle idee. Inizialmente infatti subisce tutto il fascino di Bazarov e predica le sue idee cercando di farle proprie ma nel corso della vicenda se ne distacca sempre più finendo con l’abbandonarle del tutto anche a costo di perdere l’amicizia del giovane. È così un personaggio dinamico che alla fine della vicenda troviamo maturato, è in grado di fare le sue scelte senza essere influenzato dall’amico che lo costringeva su una strada che non era la sua.
Nikolaj Petrovic Kirsanov: è il padre di Arkadij, simbolo, insieme a Pavel suo fratello della vecchia generazione con cui Bazarov si scontra. È un uomo fedele alle proprie tradizioni e idee che cerca per quanto possibile di trasmettere.
Pavel Petrovic Kirsanov: è colui che più si scontra con Bazarov, è molto più ostinato del fratello nel cercare di imporre le proprie idee.
Fenecka, Fedos’ja Nikolaevna: è una donna di servizio di Nikolaj Petrovic, dal quale ha un figlio in seguito ad una relazione, Mitja, e che alla fine del romanzo lui deciderà di sposare, sollecitato dal fratello Pavel.
Anna Sergeevna Odincova: è una donna giovane e bella che riesce a mettere in dubbio le certezze di Bazarov ed a scuotere Arkadij. È una donna all’apparenza molto forte ma in realtà intimorita dall’amore e da tutto ciò che potrebbe turbare la sua tranquillità e la sua vita organizzata.
Katerina Sergeevna Odincova: è la sorella minore di Anna, cresciuta nell’ombra della sorella finchè, conosciuto Arkadij, se ne innamora e lo sposa.
NARRATORE:
Il narratore è esterno alla vicenda e il punto di vista è quello del lettore.
PRiNCiPALi TEMi TRATTATi:
Il tema principale del romanzo è lo scontro tra due diverse generazioni. Vi è la vecchia generazione, rappresentata dai fratelli Kirsanovche che non vuole o non riesce a stare al passo con i tempi che cambiano e rifiuta le innovazioni in molti campi e nella mentalità; e quella nuova, generazione di uomini fiduciosi nella nuova scienza, materialisti, concreti, rappresentata da Bazarov e Arkadij. Entrambe le parti sono ferme nelle proprie idee e incapaci di comprendersi, l’autore vuole trasmettere come l’incomprensione e lo scontro sia l’unico rapporto possibile tra loro.
TECNiCHE NARRATiVE:
Sono molto usati sia in discorso diretto sia quello indiretto. Particolare importanza acquistano i dialoghi tra i personaggi per comprendere il loro pensiero e lo studio psicologico che l’autore vuole effettuare su di essi.
STRUTTURA SiNTATTiCA:
La struttura sintattica è abbastanza complessa probabilmente a causa dell’epoca in cui il romanzo è stato scritto ma comunque comprensibile e di piacevole lettura.
LESSiCO:
Il lessico utilizzato è letterario e ricercato, sono presenti termini abbastanza rari e inserimento di frasi in lingua straniera
STiLE:
Lo stile è elaborato, ampio e molto discorsivo.
ORDiNE:
Nel romanzo fabula e intreccio coincidono.

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