I dolori del giovane Werther

Materie:Altro
Categoria:Letteratura Italiana

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Testo

I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER
AUTORE: J. Wolfgang Goethe
TITOLO: I Dolori del giovane Werther
TITOLO ORIGINALE: Die leiden des jungen Werther
CASA EDITRICE: Feltrinelli
N.PAGINE: 160
COLLANA: Universale economica. I classici.
ANNO DI EDIZIONE: 2002
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1774
PREZZO: 6,20 euro
GENERE: Romantico
GOETHE
J. Wolfgang Goethe nacque nel 1749 a Francoforte come figlio di una famiglia dell’ alta borghesia.
Studiò legge a Lipsia e a Strasburgo dove fu coinvolto dal movimento letterario dello ‘’Sturm und Drang’’ di cui divenne uno dei protagonisti.
Chiamato dal granduca Carlo Augusto, dal 1775 passò tutto il resto della sua lunga vita a Weimar dove faceva parte della corte come consigliere.
Trasformava la piccola città in uno dei più vivaci centri culturali del tempo (‘’età classica di Weimar’’).
Ammirava la cultura classica greco-romana.
A Weimar aveva anche una intensa e proficua amicizia con lo scrittore Friedrich Schiller.
Fece due viaggi in Italia (durante il primo viaggio si fermò in Italia per quasi due anni)che influenzarono profondamente la sua personalità e stimolarono la sua produzione letteraria.
Oltre che di letteratura si occupò, come ministro, anche dell’ amministrazione del granducato, condusse degli studi scientifici sulle piante e sulle pietre ed elaborò una teoria dei colori.
E’ considerato il più grande poeta di lingua tedesca.
Morì nel 1832 all’ età di 83 anni quando era ormai diventato una specie di “monumento vivente della cultura”.
LE OPERE PIU’ IMPORTANTI DI GOETHE
1771: Gotz von Berlichingen
1774: I dolori del giovane Werther
1779: Ifigenia in Tauride
1788: Egmont
1789: Elegie romane
1790: La metamorphosi delle piante
1792: La teoria dei colori
1795: Wilhelm Meister
1807: Le affinità elettive
1808: Faust(1)
1819: Divano occidentale- orientale
1828: Viaggio in Italia
1830: Poesia e verità
1832: Faust(2)
I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER
I dolori del giovane Werther, romanzo epistolare pubblicato nel 1774, è l’opera più rappresentativa del movimento dello Strum und Drang, una delle espressioni più grandi del Romanticismo, per l’ infelice storia amorosa del giovane che si innamora di una fanciulla già promessa sposa ad un altro, e perché è rappresentazione emblematica di un’ intera generazione di giovani che si opponevano, con profonda sensibilità, ad una società incapace di cambiare e di rinnovarsi, fossilizzata in privilegi antiquati che opprimevano le energie creative di una gioventù che sentiva il bisogno profondo di esprimere la propria individualità in ogni aspetto della vita.
E proprio il successo immediato di pubblico tributato al libro che, però, fu giudicato immorale e proibito in numerose regioni della Germania, anche nel tentativo di contenere l’ ondata di suicidi che seguirono alla lettura del romanzo e la fama internazionale riconosciuta al giovane Goethe, testimonia quanto il tema fosse sentito proprio dai giovani, che si commuovevano sull’ infelice vicenda d’ amore ma comprendevano anche le implicazioni politiche e sociali della storia.
I due temi, quello dell’ infelice passione d’ amore, tanto più dolorosa quando il giovane apprende che il suo amore è ricambiato ma non potrà essere vissuto, e della critica sociale, rappresentano gli esiti diversi attraverso i quali si manifesta la volontà di affermazione delle leggi e dei diritti del cuore.

Questa storia parla di un giovane, di nome Werther, che racconta all’ amico Guglielmo tramite alcune lettere la sua sfortunata vicenda amorosa.
Werther conosce ad un ballo Carlotta, giovane donna della quale si innamora, ben sapendo che lei è già fidanzata.
Da quel momento inizia a frequentare assiduamente la sua casa, ma, resosi conto dell’ impossibilità di una corrispondenza al suo amore, decide di andarsene.
Seguendo il consiglio dell’ amico Guglielmo, destinatario delle sue lettere, va a lavorare presso un’ ambasciata, dove però i rapporti con l’ ambasciatore non erano dei migliori.
Dopo essere rimasto quasi un anno, però, dà le dimissioni, incapace di vivere lontano da Carlotta, e ritorna da lei, oramai sposatasi con Alberto.
Il suo struggimento d’ amore è grande, e non riesce a sopportare l’ idea di non poter amare Carlotta.
Per questo, dopo essere stato cacciato da Carlotta, prima solo per qualche giorno, fino al 24 Dicembre, poi definitivamente, dopo che Werther, andando a trovare Carlotta prima del 24, lesse qualche lettura con lei, baciandola con la forza ripetutamente.
Aveva già progettato il suo suicidio e, inscenando un finto viaggio, fattosi prestare le pistole da Alberto, si suicida, la stessa sera del 24, dopo aver scritto le ultime parole d’ amore all’ indirizzo di Carlotta.
Il romanzo è scritto in forma epistolare e le vicende sono narrate per mezzo di lettere che il protagonista invia all’ amico Guglielmo.
L’ intervento esterno di quest’ ultimo, comunque, è circoscritto all’ inizio del romanzo ed alla fine, quando Guglielmo descrive il suicidio di Werther.
Gli avvenimenti sono narrati in modo analettico e non sempre l’ ordine cronologico viene rispettato; questo accade soprattutto nella seconda parte del romanzo, dove il ritmo appare più concitato e le riflessioni di Werther sono guidate dall’ emotività e dai ricordi per Lotte, Alberto, Guglielmo e la madre.
La prima parte del romanzo, invece, più rilassata, ospita ampie descrizioni ispirate alla natura e ricche di dettagli.
Io ritengo questo libro molto bello perché è un libro molto toccante e fa capire la forza del vero amore.
Consiglio questo libro a tutti i sognatori e alle persone sensibili che troveranno la dolcezza e la disillusione di un grande romanzo.

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