Andreuccio da Perugia

Materie:Riassunto
Categoria:Letteratura Italiana

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Data:30.09.2009
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Testo

Andreuccio da Perugia [II,5]

•• Rubrica e introduzione
La rubrica presenta l'intensa avventura, tutta concentrata in una notte, di Andreuccio, che, superati tre momenti difficili, riesce a tornare a casa con un anello prezioso. Riammetta, che introduce la novella, sottolinea la pericolosità e la concentrazione dei fatti. La rubrica avverte così il lettore che la novella è articolata in tre sequenze narrative distinte e collegate tra loro dal protagonista.

•• Antefatto e descrizione
Andreuccio ci viene presentato come un mercante di cavalli, ma soprattutto come un ingenuo provinciale che, per la prima volta, lascia Perugia per andare in un'importante città di porto e di mercato come Napoli, dove si dimostra subito inesperto e imprudente.

•• Prima avventura: la siciliana
Poi viene presentata una bellissima prostituta siciliana che, proprio al mercato, adocchia avidamente la borsa piena d'oro del giovane e, scoperto che per caso la sua serva lo conosce, si fa raccontare tutto di lui e concepisce un piano.

•• La tessitura dell'inganno
La donna invita facilmente a casa sua Andreuccio, che accetta, pensando di andare a un incontro galante e manifestando quindi la sua prima debolezza, la vanità. Presentatasi con studiata eleganza, la donna alimenta la confusione di Andreuccio che pensa di essere oggetto di lusinghe ed è tutto frastornato, travagliata da emozioni e sensazioni sottolineate nel racconto (l'abbraccio di lei, la camera, i profumi, il letto). La siciliana gli racconta invece una storia inventata ma lunga e argomentata, piena di particolari storici e di dettagli personali. Il padre di lui l'aveva generata quando era a Palermo e li dimenticata assieme alla madre. Poi, una volta sposata, era stata coinvolta nelle vicissitudini politiche del marito e per questo, si trovava a Napoli, felicissima di conosce finalmente suo fratello Andreuccio. L'espediente della falsa identità e parentela è parte della tradizione comica classica, sulla quale Boccaccio ironizza.

•• L'inganno è compiuto
La storia, densa di particolari e ben raccontata, convince immediatamente il giovane (a conferma del potere persuasivo della parola) anche per la gran ricchezza di dettagli veritieri di cui la donna era a conoscenza. Piano piano la siciliana lo convince a restare a cena e poi a dormire, adducendo paradossalmente e comicamente la pericolosità di Napoli.

•• Oltre ildanno la beffa
Infine interviene anche il fato: stanco e accaldato, Andreuccio cade accidentalmente nella Iatrina. La donna ne approfitta per derubarlo e chiuderlo fuori incurante dei suoi richiami, anzi facendolo cacciare in malo modo. Via via che si sentono le sue urla, si presentano altri vicini alle finestre, tutti contro di lui che è fuori, solo e umiliato, fino a essere minacciato di morte. Da questa prima avventura il protagonista esce sconfitto e "marchiato".

•• Seconda avventura: i ladri e il pozzo
Ricoperto di escrementi, furioso per l'inganno subito, Andreuccio cerca il mare per lavarsi, ma non conosce la città e si addentra verso l'interno. Ancora per intervento del caso («per ventura») incontra due uomini che, ascoltata la sua avventura, gli dicono che è fortunato a esser vivo e lo portano con sè, promettendogli un guadagno. Ancora una volta ingenuo (e avido), Andreuccio accetta. Si scopre così che i due vanno a profanare la tomba di un arcivescovo appena sepolto insieme a grandi ricchezze e gioielli.

•• L'imprevisto
Per prima cosa però calano Andreuccio in un pozzo (ed è la seconda discesa dall'alto in basso) per farlo lavare, ma lì lo lasciano per il sopraggiungere di alcuni Bendarmi. Questi a loro volta, fuggono terrorizzati quando lo vedono uscire all'improvviso dal pozzo e quasi ricadérvi dentro dalla paura. Questa seconda prova –diversamente dalla prima - porta a un miglioramento: almeno adesso Andreuccio è pulito e soprattutto comincia a capire. Anche nella seconda awentura gli effetti comici sono affidati a espellenti classici: la sorpresa, la paura, l'imprevisto.

•• Terza avventura: il sarcofago
Riunitosi ai due compari e raggiunta la cattedrale, Andreuccio è da questi costretto a calarsi nel sarcofago (terzo movimento discendente) ma, ormai divenuto scaltro porge loro solo i paramenti, tenendo per sè l'anello.

•• Da ingannato a ingannatore
Passa così dalla posizione di ingannato a quella di ingannatore. I due però lo chiudono dentro. Fortunatamente arrivano altri malintenzionati, che aprono nuovamente il sarcofago: Andreuccio, per uscire, li terrorizza comicamente e così riesce a scamparla e a raggiungere prima l'albergo e poi la sua casa a Perugia. Da questa terza avventura esce questa volta vincitore: si è salvato lavila, ha imparato come va il mondo e ha recuperato con il furto dell'anello quanto aveva perso dopo essere stato derubato dalla prostituta. Può tornare a casa da dove era partito.

•• Prove e iniziazione
Il numero (tre) delle avventure, già evidenziato anche in rubrica, fa subito pensare a delle prove. L'insistenza sull'inesperienza e l'ingenuità, inoltre, rinvia a un modello narrativo che prevede un itinerario di "formazione", insieme al fatto(notato da molti critici come Vittore Branca, Aldo Rossi e altri) che tutte e tre le prove vedono una discesa verso il basso da cui il protagonista riemerge cresciuto. Inoltre si tratta di prove legate a elementi simbolici: nella prima il marchio degli escrementi maleodoranti, nella seconda la purificazione nell'acqua, nella terza addirittura il transito nella tomba. Si nota anche la crescita in scaltrezza di Andreuccio che serba per sé l'anello e riesce a uscire dall'arca. Le avventure poi si svolgono durante la notte e il protagonista, che ha perso molto danaro, ne esce con un anello, oggetto di valore uguale ma ben più pregnante dal punto di vista simbolico. Va inoltre notato che le tre avventure si svolgono in una città mediterranea, ricca di significati e a Boccaccio molto cara, rappresentata nelle sue caratteristiche di sensualità e di fascino pericoloso.

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