Adriano sostiene che, separata dal corpo, l'anima diventa piccola, tenera, diafana, palliduccia e nuda. E che perde la forza necessaria per conferire all'uomo la giocosità. L'anima, dunque, unita al corpo, è fonte di gioco, di allegria. E il gioco è sinonimo di vita. Il poeta attendendo la morte si rivolge alla propria anima chiedendole dove andrà rico
Latino
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SOSIA Mi viene in mente un pensiero: questo qua, oggi, mi tesse di nuovo il pallio!
MERCURIO (a parte) Il nostro uomo ha paura; mi prenderò gioco di lui.
SOSIA Sono finito! Ho già un senso d'irritazione ai denti: certo, al mio arrivo,
costui mi accoglierà come un ospite... in un incontro di pugilato! Ma sì, è
un animo pietoso; il pad
Qual и la situazione iniziale? Qual и l’esito finale?
Diversamente dalle commedie plautine la situazione iniziale non и esposta nel prologo, che il poeta usa per difendersi da alcune accuse ("nam in prologis scribundis operam abutitur, non qui argumentum narret sed qui malevoli veteris poetae maledictis respondeat"), ma nel dialogo inizi
Davo, servo di fiducia di Panfilo, espone il neonato davanti alla casa di Cremete, il quale scopre la verità e manda all’aria le nozze della figlia. Alla fine si scopre che Glicerio è figlia dello stesso Cremete, e dunque libera e ateniese: Panfilo le si unisce in giuste nozze, Carino fa altrettanto con l’amata Filumena. L’originale greco dell’Andria è
Ora tutti questi avvenimenti che una volta sotto il consolato di Torquato e Cotta aveva preannunziato il lidio aruspice della gente etrusca, tutti insieme, immutabili, manda a termine l'anno del tuo consolato. Infatti lo stesso altitonante padre appostandosi sull'Olimpo stellato fulminт i colli una volta suoi e i templi, e gittт il fuoco sulla sede del
Ciro e i cavalieri di questo, seicento circa, stavano nel centro, armati loro stessi con le corazze e con cosciali e con elmi, tutti tranne Ciro: Ciro si gettт poi verso la battaglia con la testa scoperta. Tutti i cavalieri, quelli con Ciro, avevano piastre sia sulla fronte sia sul petto; i cavalieri avevano poi anche spade greche.
Decisione di Ci
Ammiano sceglie di proposito il 96 come anno d’inizio della sua opera. Periodo in cui Giuliano fece cessare la potente espansione della religione cristiana per ridare dignità e potere al paganesimo. Lo storico tuttavia critica speso degli atteggiamento assunti dall’imperatore a volte troppo repressivo e intransigente nei confronti dei cristiani. Ammiano
CICERONE...