Materie: | Appunti |
Categoria: | Latino |
Voto: | 1.5 (2) |
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Data: | 18.04.2001 |
Numero di pagine: | 1 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
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TIBERIO RISPETTA SOLO FORMALMENTE LA LEGALITA’
Si verificò un contrasto tra Gallo e Cesare. Infatti (Gallo) propose che si tenessero le elezioni dei magistrati per i cinque anni successivi, e che i legati delle legioni, che esercitavano quella carica prima della pretura, fossero da quel momento designati pretori e che il principe indicasse dodici candidati per ciascun anno (dei cinque anni). Non c’era dubbio che quella proposta penetrasse più in profondità e mirasse a sondare i segreti disegni del potere. Tiberio tuttavia ne discusse come se aumentasse il suo potere (fosse in gioco la crescita del suo potere). Rispose che scegliere tanti candidati e tanti scacciarne era gravoso per la sua moderazione. (Rispose che) a stento erano evitati i risentimenti con le elezioni annuali (lett: per ciascun anno), benché la speranza di una prossima elezione consolasse il dolore della bocciatura: quanto odio ci sarebbe stato tra coloro che sarebbero stati rimandati per oltre cinque anni? Come poteva essere compreso quale sarebbe stato, a tale distanza di tempo, l'atteggiamento, la situazione familiare e finanziaria di ciascuno? (Disse che ) insuperbiscono gli uomini anche per la designazione di un anno: che cosa (sarebbe accaduto), se avessero vantato (tale) onore per un quinquennio? (Disse che) inoltre erano quintuplicati i magistrati, sovvertite le leggi, che avevano fissato opportuni limiti di tempo, per l’esercizio dell’attività dei candidati, per aspirare e per impadronirsi delle cariche. Con un discorso in apparenza attraente, (Tiberio) mantenne la sostanza del potere.