relazione sulla commedia di terenzio: la suocera

Materie:Tesina
Categoria:Latino

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Testo

RELAZIONE SU UNA COMMEDIA

LA SUOCERA (HECYRA) Publio Afro Terenzio

La commedia in questione, La suocera dal latino Hecyra è una delle sei commedie, giunte a noi integre del commediografo latino Publio Afro Terenzio.
Egli è il più importante scrittore di commedie dopo Plauto.
In questa opera, come in tutte le opere di Terenzio, si nota una diversità rispettoa Plauto; la sua commedia è più riflessiva, di un livello meno popolaresco senza ma doppiosenso sessuale.
I tipi della commedia di Terenzio rispecchiano le problematiche reali, della vita; come per esempio la rivalità fra padre e figlio, o la riflessione sul bene e male, o il tema di punire se stessi.
Il commediografo si sofferma molto sul carattere psicologico dei personaggi, anche se rimane sempre in ambito comico.
Ogni commedia di Terenzio ha un finale moraleggiante.
La suocera, appunto, è una commedia basata principalmente su intrecci e riconoscimenti.
In essa si parla di una strana vicenda familiare che comincia così: un ragazzo di buona famiglia, Panfilo, abituato ad avere tutto dalla vita, frequenta di giorno in giorno una cortigiana, Bacchide e piano piano, grazie alle sue dolci e premurose attenzioni se ne innamora.
Questa storia andava avanti ormai da tempo; fino a che un giorno il padre di Panfilo, La chete, preoccupato per la sua vecchiaia e per la vita troppo mondana del figlio, decide di fargli prendere moglie.
Lachete come nuora sceglie Filomena, figlia del suo vicino di casa e caro amico Fidippo.
Panfilo inizialmente non accetta le nozze per amore della cortigiana Bacchide e si ribella al padre ma alla fine è costretto ad arrendersi e sposare Filomena.
Subito dopo le nozze Panfilo continua a frequentare Bacchide e a darle tutto il suo affetto mentre trascura la moglie e non la considera per niente.
Dopo qualche tempo però Bacchide, stanca della doppia relazione di Panfilo, comincia a staccarsi da lui; così che egli, stanco delle cattiverie dell’amante comincia pian piano ad affezionarsi alla dolce moglie, che nonostante le trascuratezze del marito è sempre molto affettuosa con lui, e se ne innamora.
Un giorno, mentre Panfilo era in viaggio per affari, Filomena abbandona il tetto coniugale e ritorna nella dimora paterna senza alcuna spiegazione ai suoceri; essi preoccupati mandano subito a chiamare Panfilo, che accorre preoccupato.
Lachete e Panfilo parlano e così cominciano a incolpare ingiustamente Sostrata, madre di Panfilo, suocera di Filomena e appunto protagonista della commedia.
Sostrata è disposta ad abbondare la casa ritirandosi in campagna, purchè la nuora ritorni con Panfilo.
Egli si reca subito alla casa paterna di Filomena e aprendo la porta di camera vede che sua moglie ha appena partorito un bambino.
Chiede immediatamente spiegazioni alla suocera che gli racconta la triste vicenda in cui una notte la figlia Filomena era stata violentata da uno sconosciuto ubriaco.
Panfilo dopo la notizia decide di separarsi dalla moglie per salvare la propria reputazione. Egli soffre molto per questa decisone perché innamorato della moglie ma non puo’ fare diversamente.
Ma successivamente, grazie all’aiuto dei due padri La chete e Fidippo e a Bacchide, il mistero dello stupro e del bambino senza padre si svela.
Si scopre che colui che violentò Filomena era lo stesso Panfilo una notte che era ubriaco e che quindi il bambino era appena nato.
Così dopo che questo intreccio si è sciolto i due coniugi ritornano a vivere insieme, felici e con il nuovo arrivato.

COMMENTO

Con riferimento a:
Marina Cavalli, il teatro di Terenzio e l’hecyra, in Terenzio, la suocera, Milano, Rizzoli, 2003

Questa commedia composta per lo più da intrecci e riconoscimenti, non ha una trama giocosa e divertente ma che esplora l’interiorità dei personaggi; gente comune portata a misurarsi con situazioni difficili e con i luoghi comuni della mentalità collettiva.
La protagonista della commedia è Sostrata, la madre di Panfilo e suocera di Filomena, che, ingiustamente sospettata di aver provocato il distacco fra la nuora e il figlio, smentisce con il suo atteggiamento delicato, il prototipo della suocera gretta e egoista, soffocando il proprio orgoglio materno e facendosi umilmente in disparte.
La figura di Sostrata è un importantissimo esempio dello stile riflessivo della commedia di Terenzio che al suo interno è ricca di verità umane.
Ci sono anche altri esempi di personalità umane come la dolcezza e la delicatezza di Filomena, che vedendo il marito distratto e interessato a un’altra donna continua a dargli il suo affetto e le sue attenzioni; o la forte personalità di Bacchide, che mostra la sua onestà e sincerità rispetto alla non raccomandabile professione.
Rispetto alla commedia di Plauto, molto comica, divertente e scorrevole, la commedia di Terenzio risulta piu’ statica e meno facile da leggere ma molto più ricca di senso e significato.
Personalmente trovo la suocera di Terenzio, molto più interessante e significativa, con un senso logico e sentimentale, rispetto alla commedia di Plauto la Casina che ho letto precedentemente.

CLAUDIA PAGLIAI 3F

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