Materie: | Versione |
Categoria: | Latino |
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Data: | 06.04.2007 |
Numero di pagine: | 1 |
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Testo
TRADUZIONE DI LIVIO AB URBE CONDITA (libro I, LVII)
57- In questo accampamento stabile, come avviene in una guerra più lunga che dura, i congedi erano assai frequenti soprattutto ai comandanti che ai soldati;mentre i figli del re passavano il tempo a gozzovigliare. Per caso mentre nella tenda di S. Tarquinio, figlio del re Egerio, Tarqunio e Collatino avevano iniziato a cenare,il discorso cadde per caso sulle mogli, e ciascuno iniziò a lodare la propria in modo mirabile.
Accesosi il dibattito, Collatino affermò che non erano necessarie altre parole, perché di lì a poche ore si sarebbero resi conto che Lucrezia era diversa da tutte le altre donne.. Eccitati dal vino,urlarono tutti:. Un colpo di speroni al cavallo e volarono a Roma. Arrivarono verso sera e di lì proseguirono verso Collazia, dove trovarono Lucrezia in uno stato completamente diverso da quello delle nuore del re, sorprese a passare il tempo nel lusso di una festa in compagnia di coetanee, nonostante fosse notte fonda, Lucrezia era seduta al centro dell’ atrio e stava trafficando intorno alle sue lane insieme alle sue ancelle anche loro indaffarate. Si aggiudicò cosi la gara delle mogli.