Incertezza di fronte all'estremo pericolo

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Testo

Versione 43 pagina 99 (Tradurre Latino, Versioni per il triennio ; Gabriella De Blasio)
- Incertezza di fronte all’estremo pericolo
Volendo quindi queste cose (nè infatti erano segrete), che il Senato, senza il quale una città non può sussistere, fu del tutto abolito dalla città; che i suoi consoli, che dovrebbero essere i capi del Senato, fecero in modo che il Senato venisse tolto completamente per mezzo loro; che i più potenti si oppongono a tutte le assemblee senza ragione, ma in modo terribile tuttavia, (sono) autori della mia rovina; che tengono assemblee ogni giorno contro di me, che nessuno pronuncia una frase in mia difesa e in difesa dello Stato; che le insegne delle legioni vengano considerate dirette contro la schiena e i vostri beni, falsamente, ma lo si crede tuttavia; che le bande veterane dei congiurati e mano malvagia di Catilina fu rinnovata con un nuovo capo e da un inatteso mutamento delle cose: vedendo queste cose, che cosa dovrei fare, giudice? So infatti che allora non è mancata a me la vostra devozione, ma la mia accanto alla vostra. Dovrei combattere contro il tribuno della plebe, privato delle armi? Oh, se i buoni avessero vinto i malvagi, un debole i forti; sarebbe stato ucciso colui che ha potuto con questo solo rimedio venire distolto dalla rovina dello Stato, cosa quindi? Chi garantirebbe le restanti cose?
-Cicerone

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