Frasi subordinate latine

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Testo

LE FRASI SUBORDINATE
LE FINALI
In italiano la frase finale si può rendere in due modi:
1) forma esplicita: espressa con un verbo di modo finito (sempre il congiuntivo) e introdotta da congiunzioni subordinanti, come perché, affinché
2) forma implicita: espressa con un verbo all’infinito preceduto dalle preposizioni a, di, per
In latino ci sono vari modi:
1) la frase è introdotta da UT (frase positiva) / NE (frase negativa) + congiuntivo
Presente imperfetto

se il tempo reggente è un tempo principale se il tempo reggente è un tempo storico
presente futuro
2) CAUSA/GRATIA davanti al gerundio in genitivo
3) AD + gerundivo all’accusativo
4) con i verbi di moto si usa in supino in -UM
5) oppure si può ricorrere alla relativa impropria, preceduta da verbi che indicano un incarico
LE INTERROGATIVE DIRETTE
La frase interrogativa diretta si chiama così perché il punto interrogativo indica che chi fa la domanda si rivolge direttamente a qualcuno, da cui vuole avere risposta. I contrassegni di questo tipo di frase sono due:
1. il punto interrogativo finale
2. l’elemento introduttivo, spesso pronome o aggettivo con valore interrogativo. Nella traduzione questo conserva sempre il primo posto
LE INFINITIVE
• Anche un’intera proposizione può fare da soggetto o da oggetto e si dice pertanto soggettiva o oggettiva. Questi due tipi di proposizione si esprimono entrambi in latino nello stesso modo:
1. non trovano corrispondenza alcuna con la congiunzione che o la preposizione di
2. il soggetto si trova in accusativo. Il soggetto è sempre espresso
3. il verbo va all’infinito:
• presente quando l’azione dell’infinitiva è contemporanea alla reggente
• prefetto quando l’azione dell’infinitiva è anteriore alla reggente
• futuro quando l’azione dell’infinitiva è posteriore alla reggente.
• In Italiano il condizionale passato corrisponde all’infinito futuro latino.
• Se il soggetto dell’infinitiva è un pronome di III persona ed è lo stesso della proposizione reggente si esprime con se sia al singolare che al plurale
soggettive
infinitive accusativo + infinito
oggettive
passato (-) futuro (+)
presente (0)
Ecco un promemoria di come si coniuga l’infinito:
ATTIVO
PASSIVO
ANTERIORITA’
perfetto + ISSE
Part. Passato in Acc + ESSE
CONTEMPORANEITA’
infinito presente
Tema del presente + -ARI, -ERI, -I, -IRI
POSTERIORITA’
tema del supino + -URUM declinato in accusativo + ESSE
Part. Pass in Acc. Masch + IRI
LE TEMPORALI
Basta mettere una congiunzione temporale con il modo indicativo.
LE CONCESSIVE
• Indica che l’azione espressa dalla frase principale avviene “pur ammettendo (ammettere = concedo) che…”
• E’ preceduta dalle congiunzioni concessive, che in italiano sono “benché, sebbene, nonostante”. In latino sono quamvis + congiuntivo; quamquam, etsi, tametsi, etiamsi + indicativo
LE CONSECUTIVE
Consecutivo è un aggettivo che si riferisce a qualche cosa che “viene di conseguenza”. Le consecutive sono:
• “preannunciate” da avverbi come SIC (così), TAM (tanto), ADEO (a punto tale), o da aggettivi come TANTUS, -A, -UM (tanto grande), TOT (tanto numerosi) che si trovano nella principale
• introdotte dall’elemento subordinante che; in latino si usa la coniugazione UT (UT NON se la frase è negativa) + congiuntivo, di solito nel tempo corrispondente a quello usato in italiano
LE INTERROGATIVE INDIRETTE
Le interrogative indirette sono frasi subordinate dipendenti da verbi che significano “chiedere, interrogare, sapere”. Esse possono essere introdotte dagli stessi elementi che introducono le interrogative dirette e cioè da:
1) pronomi o aggettivi interrogativi:
• quis, quid (chi, che cosa)
• qui, quae, quod (quale)
• uter, utra, utrum (chi dei due)
2) avverbi interrogativi:
• cur (perché)
• quomodo (come)
• quando (quando)
• ubi (dove)
3) particelle interrogative:
• -ne (enclitica)
• nonne (se)
• num (se)
• utrum…an (per le interrogative doppie)
Il verbo è sempre al congiuntivo. Per il tempo segue le regole della consecutio temporum (successione dei tempi), secondo il seguente schema:
TEMPO PRINCIPALE
TEMPO STORICO
ANTERIORITA’
CONG. PERFETTO
CONG. PIUCCHEPERFETTO
CONTEMPORANEITA’
CONG. PRESENTE
CONG. IMPERFETTO
POSTERIORITA’
PART. FUTURO + SIM
PART. FUTURO + ESSEM
IL PERIODO IPOTETICO
• Ipotesi è la condizione, la necessaria premessa al verificarsi di un fatto: l’ipotesi è quasi sempre formulata prima della sua conseguenza.
• Sul piano della catena parlata, si forma un insieme di due frasi, di cui l’ipotesi (protasi, cioè frase che protende, che mette aventi la condizione) anticipa la frase principale (apodosi, cioè conseguenza)
• La protasi è sempre introdotta dalla congiunzione subordinante se, che in latino si traduce con si (nisi = se non).
• Sia l’apodosi che la protasi sono espresse al congiuntivo; il congiuntivo della frase principale in italiano si traduce con il condizionale.
Il periodo ipotetico si divide in due gruppi:
1) indipendente, che si divide in:
• realtà (1° tipo) ==> la protasi è considerata reale
• possibilità (2° tipo) ==> la protasi è possibile (eventualmente)
• irrealtà (3° tipo) ==> la protasi è irreale
2) dipendente, che cioè dipende da una reggente. Si divide in:
• realtà (1° tipo)
• possibilità (2° tipo)
• irrealtà (3° tipo)

IL PERIODO IPOTETICO INDIPENDENTE
A) REALTA’
Sia in latino che in italiano i verbi sono o all’indicativo o all’imperativo
Es: Poma P si cruda sunt vix evelluntur
I frutti se sono acerbi si raccolgono a fatica
Es: E Haec si Antonius fecerit erit integra potestas deliberandi nobis
Se Antonio avrà fatto queste cose avremo tutto il potere di decidere
B) POSSIBILITA’
• Italiano
• Protasi in imperfetto o piuccheperfetto congiuntivo
• Apodosi in condizionale presente o passato
• Latino
• Congiuntivo presente se la possibilità è riferita al presente o al futuro
• Congiuntivo perfetto se la possibilità è riferita al passato
Es: Si reticeam, superbus videar ==> se fossi reticente, sembrerei superbo
Si id statuerimus, nihil habeat res vitii ==> se avessimo stabilito ciò, non vi sarebbe alcun inconveniente
C) IRREALTA’
• Italiano
• Protasi in trapassato o imperfetto congiuntivo
• Apodosi in condizionale presente o passato
• Latino
• Imperfetto congiuntivo se l’irrealtà è riferita al presente o al futuro
• Piuccheperfetto congiuntivo se l’irrealtà è riferita al passato
Es: Nisi Alexander essem, vellem esse Diogenes
Se non fossi Alessandro, vorrei essere Diogene
LA COSTRUZIONE DI "VIDEOR"
• In italiano sembrare è quasi sempre espresso in forma impersonale.
• In latino l'uso impersonale è richiesto nelle frasi incidentali; negli altri casi la costruzione è diversa. In entrambi i casi si usa videor -eris, visus sum, eri, 2; che è il passivo del verbo video. Di conseguenza letteralmente significa essere visti, a cui corrisponde in italiano la forma più diffusa sembrare
L'USO IMPERSONALE
• Esistono in italiano degli usi del verbo sembrare che si chiamano incidentali; quando cioè la frase sostenuta da tale verbo è inserita nel corso del periodo come se vi "cadesse dentro".
• In questi casi anche il latino segue la forma impersonale ed usa il verbo sembrare, cioè videor, (letteralmente "io sono visto") alla III persona singolare
ESEMPI:
• a quanto sembra = ut videtur
• come sembra =ut, sicut videtur
• se ti sembra = si tibi videtur
• quanto vi sembra = cum vobis videtur
LA COSTRUZIONE PERSONALE
Si usa il verbo videor, che letteralmente significa essere visti, a cui corrisponde l'italiano sembrare
In latino:
• il verbo concorda con il soggetto
• la persona a cui sembra è in dativo
• dopo “sembrare” c’è un’infinitiva, il cui soggetto è soggetto di videor
ESEMPI
• Romani mihi videntur contempsisse divitias ==> mi sembra che i romani disprezzassero la ricchezza
• Mora non minus obsidentibus quam obsessis intolerabilis videbatur ==> il ritardo sembrava intollerabile non meno agli assedianti che agli assediati
• Solem e mundo tollere videntur qui amicitiam e vita tollunt ==> coloro che tolgono l’amicizia dalla vita sembra che tolgano il sole dal mondo
• Haec iusta tibi videntur ==> queste cose ti sembrano giuste
• Ingens telum penetravisse in viscera videbatur ==> sembrava che il grande giavellotto fosse penetrato nelle viscere
• Mi sembra che tu abbia sbagliato ==> mihi videris erravisse
• Mi sembrò di aver tradito la patria ==> mihi sisus sum patriam tradidisse

Esempio