De tranquillitate animi IV;7-8

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Testo

IL PROBLEMA DELLA PARTECIPAZIONE ALLA VITA POLITICA

De tranquillitate animi IV , 7-8

Di: Seneca

Non è mai inutile il lavoro del buon cittadino; è ascoltato e guardato, giova con la espressione del viso, con il gesto, con una silenziosa ostinazione e con lo stesso modo di incedere nel passo. Come alcune medicine giovano con l’odore anche senza gustarle o toccarle, così la virtù produce utilità anche da lontano e restando nascosta.
Sia che passeggi liberamente e disponga di sé a suo piacere, sia che sia pericoloso l’uscir fuori e sia costretto a raccogliere le vele, sia che sia oziosa e muta e cauta nello spazio stretto, sia dispiegata completamente, in qualunque condizione si trovi, giova. Perché ritieni poco utile l’esempio di chi nella quiete si comporta bene? Di gran lunga la cosa migliore è mescolare la quiete all’attività, ogni volta che una vita attiva sarà ostacolata dagli impedimenti della sorte o dalla condizione della città; infatti tutte le vie non sono mai precluse al punto che sia impossibilitata ogni azione onesta.

Esempio