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Categoria: | Latino |
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Testo
De Bello Gallico 1-2, pag.394 da Cesare
Presso gli Elvezi Orgetorige fu di gran lunga il più ricco. Egli, mentre erano consoli Messala e Pisone, spinto dall'avidità di potere, fece una congiura della nobiltà, e persuase la cittadinanza ad uscire dai propri confini con tutte le truppe: diceva che era facilissimo, poiché superavano tutti in valore, impadronirsi di tutta la Gallia. Per questa ragione, e cioè che da ogni parte gli Elvezi sono frenati dalla natura del luogo, li convinse più facilmente: da una parte sono frenati dal fiume Reno larghissimo e profondissimo, che divide il territorio degli Elvezi dai Germani; dall'altra parte (sono frenati) dall'altissimo monte Iura, che si trova tra i Sequani e gli Elvezi; dalla terza parte (sono frenati) dal lago Lemanno e dal fiume Rodano, che divide la nostra provincia dagli Elvezi. Per questi motivi accadeva sia che si muovessero di meno sia che essi potevano combattere meno facilmente con i propri confinanti; e proprio per questo gli uomini desiderosi di combattere erano addolorati. In rapporto, poi, alla moltitudine di uomini e al valore in battaglia essi ritenevano di avere dei territori stretti, che si estendevano per 240000 passi in lunghezza e per 180000 in larghezza.