Cicerone - De officiis - Liber II - Par. 41

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Testo

DE OFFICIS – Liber II – par.41

LO SCOPO DELLA ISTITUZIONE DEI RE E DELLE LEGGI

Senza dubbio mi sembra che non solo presso i Persiani, come afferma Erodoto, ma anche presso i nostri antenati, un tempo furono istituiti dei re, uomini di buoni costumi, per godere della giustizia.
Infatti la moltitudine nell’inattività, essendo oppressa da quelli che avevano maggiori ricchezze, si rifugiava da un solo uomo insigne per valore, che proteggendo i più deboli dall’offesa, ristabilendo l’uguaglianza, trattava con eguale giustiziai più ricchi e i più poveri.
La causa dell’istituzione delle leggi fu la stessa dell’istituzione dei re.
Il diritto, infatti, è sempre ricercato uguale (per tutti); infatti diversamente non sarebbe diritto.
Se ottenevano ciò da un solo uomo, giusto ed onesto, erano contenti per lui; no avendo ciò, furono trovate le leggi, che parlassero con tutti sempre con una sola e medesima voce.
Quindi ciò è chiaro, cioè che si era soliti scegliere sulla giustizia coloro dei quali era grande l’opinione di tutti.
Certamente aggiunto il fatto che i medesimi fossero considerati anche saggi, non c’era motivo per cui gli uomini pensassero che non potevano avere successo sotto la loro guida.

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