Cesare, De Bello Civili

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Testo

Cesrae - De bello civili I, 14
Quibus rebus Romam nuntiatis tantus repente terror invasit, ut cum Lentulus consul ad aperiendum aerarium venisset ad pecuniamque Pompeio ex senatusconsulto proferendam, protinus aperto sanctiore aerario ex urbe profugeret. Caesar enim adventare iam iamque et adesse eius equites falso nuntiabantur. Hunc Marcellus collega et plerique magistratus consecuti sunt. Cn. Pompeius pridie eius diei ex urbe profectus iter ad legiones habebat, quas a Caesare acceptas in Apulia hibernorum causa disposuerat. Delectus circa urbem intermittuntur; nihil citra Capuam tutum esse omnibus videtur. Capuae primum se confirmant et colligunt delectumque colonorum, qui lege Iulia Capuam deducti erant, habere instituunt; gladiatoresque, quos ibi Caesar in ludo habebat, ad forum productos Lentulus spe libertatis confirmat atque iis equos attribuit et se sequi iussit; quos postea monitus ab suis, quod ea res omnium iudicio reprehendebatur, circum familias conventus Campani custodiae causa distribuit.
All'annunzio di questi avvenimenti il terrore corse fulmineo per roma; il console Lentulo, ch'era andato ad aprire l'erario per portare, secondo le disposizioni del senato, il denaro a Pompeo, subito dopo l'apertura del tesoro più sacro e più nascosto, fuggì dalla città. S'era infatti sparsa la falsa notizia che Cesare era sempre più vicino, che la sua cavalleria era alle porte. Lentulo fu presto seguito dall'altro console, Marcello, e dalla maggior parte dei magistrati. Pompeo era partito da Roma il giorno precedente diretto verso le legioni cedutegli da Cesare, che aveva fatte accampare nei quartieri d'inverno in Puglia. Gli arruolamenti intorno a Roma sono interrotti; tutta la regione al di qua di Capua è considerata in pericolo da tutti. A Capua incominciano a rassicurarsi e a raccogliersi, decidono d'arruolare i coloni ivi stabiliti per effetto della legge Giulia.
Cesare - De bello civili III, 96
In castris Pompei videre licuit trichilas structas, magnum argenti pondus expositum, recentibus caespitibus tabernacula constrata, Lucii etiam Lentuli et nonnullorum tabernacula protecta edera, multaque praeterea, quae nimiam luxuriam et victoriae fiduciam designarent, ut facile existimari posset nihil eos de eventu eius diei timuisse, qui non necessarias conquirerent voluptates. At hi miserrimo ac patientissimo exercitui Caesaris luxuriam obiciebant, cui semper omnia ad necessarium usum defuissent. Pompeius, iam cum intra vallum nostri versarentur, equum nactus, detractis insignibus imperatoris, decumana porta se ex castris eiecit protinusque equo citato Larisam contendit. Neque ibi constitit, sed eadem celeritate, paucos suos ex fuga nactus, nocturno itinere non intermisso, comitatu equitum XXX ad mare pervenit navemque frumentariam conscendit, saepe, ut dicebatur, querens tantum se opinionem fefellisse, ut, a quo genere hominum victoriam sperasset, ab eo initio fugae facto paene proditus videretur.
Nel campo di Pompeo si poterono vedere pergole ben preparate, gran pompa di argenteria, il suolo delle tende tappezzato di zolle fresche, per di più le tende di Lucio Lentulo e di parecchi altri coperti di edera, e molti atltri segni di eccessiva raffinatezza e di fiducia nella vittoria: era faciel trarre le conclusione che nessun timore avevano avuto sull'esito della giornata coloro i quali si erano preoccupati di questi godimenti tutt'altro che necessari. Ma queste stesse persone rimproveravano il lusso al poverissimo e pazientissimo esercito di Cesare, che di tutto il necessario aveva sempre mancato! Pompeo, mentre i nostro erano ormai al di dentro della trincea, trovò un cavallo, si strappò le insegne di generale, si slanciò fuori dal campo per la porta decumana e a briglia sciolta raggiunse direttamente Larisa. Ma non si fermo lì: continuando con la stessa velocità, raggiunse alcuni dei suoi che fuggivano; senza fermarsi nemmeno di notte, e con una scorta di trenta cavalieri raggiunse il maree là s'imbarcò su una nave adibita al trasporto del grano, spesso lamentandosi, secondo si racconta, si essere stato ingannato nelle sue aspettative che proprio la parte delle truppe da cui aveva sperato la vittoria aveva dato inizio alla rotta e pareva quasi averlo tradito.

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