Catullo

Materie:Traduzione
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Testo

Catullo N 49
Nugae

Questo carmen è rivolto a Cicerone. E’ un biglietto di ringraziamento (si capisce ciò dal verso 4). Molto probabilmente è una finzione letteraria. E’ in senso fortemente ironico: Catullo usa delle perifrasi (giri di parole) altisonanti per rivolgersi a Cicerone.
C’è ironia perché: - Cicerone (nipote di Romolo) era un provinciale.
- Uso di disertus (eloquente), con significato negativo. Eloquente è colui
che sfrutta la sua capacità naturale di chiacchierone ma non è colto.
C’è un uso ambiguo nell’ultimo verso della parola omnium, che può voler dire:
- Se lo consideriamo come un complemento partitivo, l’espressione è positiva (il migliore
avvocato tra tutti).
- Se lo consideriamo genitivo oggettivo, l’espressione è negativa (l’avvocato di tutti).

Disertissime Romuli me potum,

quot sunt quotque fuere, Marce Tulli,

quotque post aliis eunt in annis:

gratias tibi maximas Catullus

agit, pessimus omnium poeta,

tanto pessimus omnium poeta,

quanto tu optimus omnium patronus.

Traduzione

O Marco Tullio, il più eloquente dei nipoti di Romolo,

quanti sono e quanti furono,

e quanti saranno negli anni a venire:

ti ringrazia moltissimo Catullo,

il peggiore poeta di tutti,

tanto il peggiore poeta di tutti,

quanto tu (sei) il miglior avvocato di tutti.

Esempio