Bacchide e Antifila

Materie:Appunti
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Testo

1. Bacchide è una prostituta amante di Clitifone, pronta a divorare tutto ilpatrimonio dello stesso ma per un giusto motivo. Infatti ciò che colpisce di più nel corso della scena è proprio l’onestà d’animo di questa donna che è unaprostituta. Bacchide è una prostituta, Antifila è una ragazza educata e di buoni costumi; Bacchide tende a ricavare dagli amori che concede ai suoi amanti il più possibile per assicurarsi un minimo allor quando non potrà più avvalersi della sua bellezza, Antifila invece, agisce in modo che dalla felicità del suo uomo possa ricavarne la propria; Bacchide vive i suoi rapporti per la bellezza fisica. Antifil è amata dalsuo ragazzo per via delle sue virtù.
2. Bacchide è una prostituda dall’animo onesto e che ammira la scelta e la condotta di vita di Antifila. Ovviamente tanta ammirazione sta nel fatto che Bacchide si fa portavoce e Antifila simbolo della teoria terenziana dell’amore, teoria in sintonia con i nuovi apporti interpersonali formulat e propagandati dal circolo degli Scipioni: amore significava vivere tutta la vita con una sola persona, in comunanza di mores e di affetto che producono un legame capace di resistere alle più gravi sventure.
3. La prostituta diventa personaggio drammatico allor quando è contestualizzata nel programma sopraaccennato degli Scipioni; programma che vede nella prostituta una figura dotata di sensibilità e schiettezza. Spesso, infatti, la prostituta ci è presentata in atteggiamenti e comportamenti più nobili di quelli di alre donne di estrazione sociale. Questo personaggio diventa tuttavia drammatico, perchè consapevole della fugacità del suo strumento di benessere e del bisogno di procacciarsi un piccolo gruzzoletto per quando non potrà più far man fort della sua bellezza.
4. Bacchide e Criside sono due personaggi facenti parte di ambientazioni differenti ma dai caratteri del tutto somiglianti. L’onestà e la bontà d’animo nei confronti di particolari situazioni della vita, le elevano ad un grado sociale ipotetico che trascende la nobiltà di sangue e diventa generosità d’animo, carattere assai più profondo del primo.
5. Quello della malinconia
6. Prolessi: anticipazione di un termine o di una proposizione.
7. Il periodo ipotetico della realtà ha l’indicatio sia nella protesi che nell’apodosi
8. Con i verbi esse, dare, tribuere, mittere, ire, venire relinquere e simili, si trova spesso la costruzione del doppio dativo:
- un dativo indica la persona a vantaggio ( o svantaggio ) della quale avviene il fatto,
- l’altro dativo esprime, col verbo esse l’effetto dell’azione, con gli altri verbi il fine dell’azione.
9. Iperbato: Indica separazione i un sintagma con l’interpolazione di alcuni termini, ma anche inversione di alcune parole rispetto all’ordine consueto. Qui tende a sottolineare il lungo tempo che le donne oneste vivono con l’uomo che si sono scelte.

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