Sintesi del contenuto:
Comincia tutto verso la fine del 1943 quando Levi viene catturato e deportato come ebreo prima a Fossoli poi in un altro campo vicino Auschwitz. Dopo un viaggio stremante di ben cinque giorni senza bere né mangiare i deportati arrivano finalmente a destinazione. Subito vengono divisi in categorie fatti spogliare e vengon
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Il titolo del libro serve a fare riflettere sulla condizione degli uomini nel lager. E’ anche uno dei versi della poesia posta all’inizio del brano che può essere considerata una descrizione della condizione delle persone che vivevano nel lager:
La vicenda dell’autore iniziò la notte del 13 dicembre 1943, quando Levi venne sorpreso e sulle colline
Comincia così la sua carriera di chimico che lo porta a vivere a Milano fino all’occupazione tedesca. Alla fine del 1942 entra nel Partito d’Azione clandestino e dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 si unisce a un gruppo partigiano di "Giustizia e libertà" operante nella Valle d’Aosta.
Il 13 dicembre del 1943 viene catturato dalla milizia fascis
Secondo me il titolo si riferisce più alla seconda condizione perché Levi, anche con la poesia che pone all’inizio del libro, ci vuole fare riflettere su come una persona può essere disumanizzata da qualcuno che non è diverso da lui.
2) Riflessioni sulla poesia
La poesia che Levi pone all’inizio del libro racchiude in se lo scopo della te
“…Non c’è ove specchiarsi, ma il nostro aspetto … Eccoci trasformati nei fantasmi intravisti ieri…”. Commenta queste parole dell’autore.
Con questa frase l’autore vuole sottolineare il pessimo stato in cui si trova egli stesso e tutti i suoi compagni. Dopo essersi spogliati e prestati alla rasatura non avevano specchi per guardarsi ma il p
In questo modo ha inizio la storia, che vede protagonisti migliaia di ebrei: la deportazione nei campi di concentramento, l’incombenza della morte, la paura, la rassegnazione, il desiderio di libertà…
A testimonianza di questa tragica esperienza, Primo Levi scrive nel 1946, pubblicando “Se questo è un uomo” nel 1947.
Levi, un ebreo italiano, il
o Alberto: è il migliore amico di Primo. Si conoscevano già da prima di entrare ad Auschwitz. È molto intelligente e se la sa cavare da solo. Sa manovrare le persone ma senza diventare cinico.
o Jean: è il Pikolo del Kommando chimico di Levi. Era l’addetto alla pulizia della baracca, alle consegne degli attrezzi, alla lavatura delle gamelle e alla c
• Il libro è articolato nello spazio di venti novelle, in cui il ciclo delle stagioni si ripete per cinque volte ed è ambientato in una città industriale negli anni del boom economico dove tutti sono impegnati a lavorare, guadagnare e spendere. Racconta le varie avventure/disavventure di Marcovaldo, un operaio addetto al carico e scarico delle merc