Propaganda e mass-media

Materie:Tema
Categoria:Italiano

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Testo

Titolo: Uno degli elementi che hanno caratterizzato e agevolato la conquista del potere da parte dei regimi totalitari nella prima metà del XX secolo è stato il ricorso sistematico alla propaganda e ai mass-media come strumento di “costruzione del consenso”. Il monopolio dei mezzi di comunicazione da parte dello Stato-partito ha sostanzialmente negato ogni libertà di espressione e di informazione. Sviluppa il tema dell’uso manipolatorio e strumentale dei mass-media nei regimi totalitari e chiarisci l’attuale rapporto esistente tra propaganda politica e mass-media.

Svolgimento:

Il XX secolo è aperto con uno scenario politico internazionale ben definito,strutturalmente simile in diversi Paesi europei. Dopo la I guerra mondiale infatti,l’Europa vide al suo interno la nascita di diversi regimi totalitari,in risposta ad un bisogno di sicurezza e di stabilità che la popolazione richiedeva dopo lo sfacelo della “Grande guerra”, bisogno insito soprattutto nei Paesi vinti,sottoposti a pesanti condizioni di pace.
A questo proposito è interessante notare come i regimi più duraturi si siano instaurati in quei Paesi che covavano dentro di sé dei risentimenti nei confronti degli Stati democratici vincitori; è il caso dell’Italia che,pur essendo alleata delle potenze vincitrici,non ottenne nei trattati di pace alcuni territori (Fiume) considerati fondamentali nel processo di unificazione che si stava concludendo.
Tuttavia il caso più lampante di questo malessere è sicuramente rappresentato dalla Germania che,considerata nazione istigatrice del conflitto,fu costretta ad accettare umilianti condizioni di pace e pesanti sanzioni economiche che piegarono completamente la popolazione già stremata dalla guerra. Fu in questo clima di fervente indignazione che Hitler riuscì ad emergere; egli infatti,rispose in maniera esauriente alla “sete di vendetta” e al desiderio di rivincita intimamente radicati negli animi della popolazione tedesca.
Ma come fu possibile il successo di dittatori quali Hitler,Stalin o Mussolini?
L’ascesa al potere e la conseguente instaurazione di un regime dittatoriale pone le sue basi nel consenso popolare,nell’ approvazione da parte del popolo della politica in atto.
La propaganda assume quindi un ruolo chiave nella conquista e nella legittimazione del potere ed è a questo proposito che Hitler fonda,nel 1929, un vero e proprio “Ministero della propaganda” la cui direzione è affidata al nazista Goebbels.
La propaganda,intesa come distorsione della realtà, dei regimi dittatoriali novecenteschi, in particolar modo quello nazista e fascista,si avvale di diversi strumenti: l’uso di slogan corti e facilmente comprensibili dotati di efficace immediatezza (ne è esempio lo slogan “Vincere e vinceremo” coniato da Benito Mussolini in occasione dell’appoggio militare italiano al generale Franco durante la guerra civile spagnola), la martellante ed ossessiva ripetizione degli stessi,le imponenti e colossali adunate nelle piazze.
Volta ad accrescere il consenso popolare è anche la scelta di presentare il capo di Stato come “padre della Patria” in modo da enfatizzare il ruolo di “salvatore” e distogliere l’attenzione da decisioni politiche alquanto discutibili. Questa manipolazione delle coscienze è stata particolarmente utilizzata dalla propaganda fascista tanto che Mussolini viene addirittura soprannominato .
Un altro cardine della propaganda nazifascista è la miticizzazione del potere politico: con la proclamazione dell’Impero Mussolini vuole far intendere la sua dittatura come la legittima rinascita dell’antico e glorioso impero romano,riutilizzandone alcuni simboli,come ad esempio quello del fascio.
Lo strumento sicuramente più efficace e immediato della propaganda rimane però il controllo dei mass-media che,intorno agli anni ’20,conosce un enorme sviluppo.
Abolita la libertà di stampa e di opinione,i giornali diventano quindi opuscoli propagandistici nelle mani dei dittatori che, distorcendo i reali avvenimenti di cronaca, presentano sempre le loro scelte politiche come le uniche possibili e giuste.
Di particolare importanza storica è l’istituzione nel 1921 dell’istituto Luce,il primo istituto cinematografico italiano,sotto il controllo esclusivo del regime fascista.
Questo avvento conduce anche alla nascita dei cinegiornali,simili agli odierni telegiornali ove tuttavia è molto presente la propaganda e il programma politico fascista; all’indomani della guerra di colonizzazione in Libia,per esempio, i soldati italiani vengono presentati come eroici salvatori dei valori nazionali.
La propaganda politica è tuttora una delle basi principali su cui si basa il potere politico; pur avendo perso i caratteri estremi tipici della dittatura,il controllo dei mass-media da parte delle forze politiche rimane ed ha un’importanza fondamentale nella ricerca del consenso popolare anche oggi importantissimo strumento di affermazione del potere.

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