Lingua d'Oc e lingua d'Oil

Materie:Tema
Categoria:Italiano

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Testo

TEMA: Produzione letteraria in langue d’oc e in langue d’oïl attraverso una rielaborazione verbale della tabella riassuntiva (due colonne)

La Francia medioevale può essere divisa in due regioni distinte: il Nord, nel quale la lingua romanza più utilizzata è quella d’oïl, e il Sud, dove si parla la lingua d’oc.
Nella Francia Settentrionale i primi testi scritti in volgare dove il linguaggio non è usato a scopo pratico appaiono molto prima che al Sud: già nell’IX secolo abbiamo testimonianza di un testo agiografico anonimo, la Sequenza di Sant’Eulalia, seguito da altre opere dello stesso genere come la Vie de Saint Alexis. In lingua d’oc invece dovremo attendere fino all’XI secolo per imbatterci nei primi scritti a scopo edonistico. Queste due lingue si possono distinguere essenzialmente per la differenza tra i temi trattati: in lingua d’oïl prevale il genere della chanson de geste, poema che narra delle imprese di eroi e cavalieri, mentre in lingua d’oc è presente maggiormente la lirica trobadorica, nella quale viene esaltato il nobilissimo sentimento dell’amore. La “cortesia” è uno dei suoi elementi fondamentali, infatti l’uomo si deve dimostrare gentile e servizievole in ogni azione che compie per compiacere la sua dama. In questo genere si tratta di un sentimento extramatrimoniale nel quale però non si corona mai il desiderio passionale, in questo modo si annullerebbe quel rapporto quasi vassallatico presente nella coppia, dove l’uomo è il vassallo e la donna la sua padrona. Spesso l’eroe di cui si scrive è un cavaliere, che deve seguire regole di comportamento e proteggere chi gli sta intorno per dimostrarsi forte e valoroso agli occhi della sua donna. I poeti che scrivono la lirica trobadorica si chiamano appunto trovatori, tra i quali si sono distinti personaggi come Guglielmo IX Duca d’Aquitania, Jaufre Raudel, Marcabru, Bertran de Born e Arnaut Daniel. Soltanto osservando questi nomi ci possiamo accorgere del carattere interclassista dei trovatori: sono persone di estrazione sociale molto diversa, alcuni nobili e altri giullari di corte. Solitamente questo tipo di poesia era destinato al canto, e i luoghi in cui veniva eseguito erano inizialmente le corti provenzali.
Passando alla letteratura d’oïl notiamo che la chanson de geste molto spesso era strumentalizzata dai suoi autori per inculcare nelle menti dei lettori alcune idee politiche. Come nella Chanson de Roland, dove si narrano le gesta di Rolando, nipote di Carlo Magno, che riconquistò la Spagna combattendo contro i musulmani: proprio questo era il periodo delle crociate, perciò l’opera contribuiva a mettere in cattiva luce l’Islam agli occhi del popolo. I due cicli principali di poemi narrativi di questo tipo sono quello carolingio, nel quale si narra del valore militare di antichi eroi della storia, e quello bretone, dove sono presenti elementi compositivi quali la fantasia, l’avventura e la magia. Proprio su questo tema scrisse Chrétien de Troyes, alcuni dei suoi componimenti più famosi sono: Lancelot, Perceval e Le Conte du Graal, nei quali prevale un clima fiabesco dove gli eroi danno il meglio di loro stessi combattendo contro mostri e draghi per salvare i loro popoli o le loro amate.

Isabella Polettini 3f

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