Le macchine creatrici di consenso: ieri tutti fascisti, oggi tutti consumatori?

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Le macchine creatrici di consenso: ieri tutti fascisti, oggi tutti consumatori?

Osservando la storia con attenzione si può notare già come negli anni del regime fascista esistevano le cosiddette “macchine creatrici di consenso”.
Infatti, durante questo periodo veniva svolto molto lavoro propagandistico ovvero: cinegiornali d’attualità, foto ufficiali, stampa illustrata, ecc.
Proprio guardando i libri di storia, si è in grado di capire che le immagini più risaltanti erano quelle di Mussolini esposte nelle scuole e negli uffici oppure sparsi per le strade.
Ma non era tutto, infatti, i monumenti, gli edifici pubblici, e tutto ciò che si poteva ornare, erano affiancati dall’emblema del fascio littorio, che era il simbolo del regime.
Un mezzo ancora più efficiente e molto usato fu il cinema che diede una svolta importante alla loro propaganda con l’Istituto Luce, ma oltretutto era stato esercitato dal regime un attento controllo sui mezzi di comunicazione come i giornali e la radio, che diede a loro il potere di imporsi senza dare spazio agli altri.
Tutto ciò portò l’Italia a diventare un paese largamente fascistizzato, infatti avvenivano fatti come masse di gente in piazza mobilitate da ricorrenze fasciste, o come gli scolari che sfilavano in formazione militare, vestiti con camicie rigorosamente nere, come d'altronde capitava per i loro padri che si riunivano nei giorni festivi per celebrare i riti del regime, anch’essi rigorosamente in divisa fascista.
Oggi non credo che la situazione sia cambiata un gran che, difatti tuttora attraverso la pubblicità si può ottenere davvero tutto perché è diventato credo il mezzo più potente per far decidere ad una persona cosa sia giusto o cosa non lo sia.
Un primo esempio può essere senza dubbio la pubblicità, che reclamizza beni di consumo d’ogni genere, come i telefonini, con quelle splendide ragazze che dopo la decima volta che le senti ripetere la stessa frase inizi a odiarle. Una di queste pubblicità può essere proprio quella della vodafone, con questa ragazza che da più di tre anni ci rompe con la stessa frase: “vodafone, tutto intorno a te”.
Insomma non e possibile andare avanti con questo continuo bombardamento di reclame, che porta le persone ad una specie d’auto convincimento, per far sì che il prodotto di questa determinata società o ditta che sia, sia venduto.
Un altro esempio logico è la politica, che da un po’ d’anni impiastra i cartelloni pubblicitari sparsi per le città con faccioni di politici o con frasi con le quali cercano di stupirti, con il tentativo di coinvolgerti e convincerti a dare a loro il tuo voto, abbandonando un mezzo come quello di portare la gente in piazza, che tuttora è usato da ben pochi.
In ambedue i casi, che sia propaganda fascista o pubblicità che invade le nostre televisioni, si può identificare una somiglianza evidente: entrambi vogliono inculcare nella gente quella che per loro è una “realtà”, attraverso un continuo cercare di convincerci.
Il fatto è che ci riescono a convincere e la cosa è davvero preoccupante, per il motivo che noi stiamo diventando veri e propri burattini che si fanno giostrare come vogliono i loro padroni, che alla fine sono le persone che ci governano.
La cosa è davvero grave e molta gente non si rende conto di come veniamo abbindolati da questi individui, che cercano di convincerci a comprare “un loro prodotto”, il quale naturalmente è “il migliore”, e il modo semplice con il quale riescono a rifilarcelo.
Quindi credo, anzi ne sono più che sicuro, che se si hanno i mezzi giusti come: i soldi, il potere, si possa in modo veramente facile convincere la gente a fare ciò che si vuole.
Questo e il consumismo, che a mio parere giunti a oggi non dà alle persone la possibilità di ragionare e di avere i propri ideali cercando come all’epoca del regime di inculcare un'unica ideologia volendo escludere gli altri, ma per fortuna di tutti siamo in un regime democratico, o almeno così vogliono farci credere.

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