Materie: | Altro |
Categoria: | Italiano |
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Data: | 05.02.2007 |
Numero di pagine: | 2 |
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Testo
La televisione
La televisione è uno strumento di progresso irrinunciabile, che deve però essere utilizzato in modo intelligente , tenendo presenti alcune avvertenze fondamentali.
In primo luogo occorre limitarne la visione a un numero di ore ragionevole, avendo cura soprattutto di evitare che i bambini e gli adolescenti ne facciamo un passatempo dominante, come purtroppo spesso accade. Risulta infatti che i piccoli , dai sei ai dieci anni, trascorrono in media dalle 4 alle 5 ore davanti al video e non sono infrequenti casi di coloro che prolungano la visione fino a 7 ore al giorno. Un’eccessiva permanenza davanti al video provoca numerosi e gravi problemi sul piano fisico, per l’immobilità prolungata che determina una tendenza all’obesità. Un danno ancora più grave è forse quello costituito dalla passività con cui viene di solito recepito il messaggio televisivo. Una delle accuse che più spesso si muovono alla televisione è quella di alterare la personalità dei suoi utenti,nei quali essa comunica una visione del mondo fondata sulla ricerca del successo, del denaro e del potere. Film , telefilm e perfino cartoni animati inducono l’adolescente a credere che, soltanto raggiungendo certe mete, si possa essere felici o che, pur di raggiungerle qualsiasi comportamento sia giustificabile. Basta scorrere i giornali per trovare notizie che confermano il rischio del diffondersi di una sempre maggiore “aggressività” fra i giovani. Ormai non ci sorprendiamo più quando sentiamo al telegiornale la notizia delle crudeli prepotenze cui scolari delle medie e perfino delle elementari sottopongono i loro compagni più deboli. Forse questa educazione alla violenza può aiutarci a capire episodi di cronaca altrimenti inspiegabili, come il lancio di sassi dai cavalcavia autostradali, o come l’accoltellamento mortale di un coetaneo colpevole di tifare per una diversa squadra di calcio. In realtà sembra che oggi i giovani abbiano una voglia disperata di crescere in fretta, di divenire adulti per immedesimarsi in quei personaggi da loro tanto ammirati e imitati. Così facendo, la loro giovinezza trascorre inesorabilmente senza che essi abbiano saputo apprezzarne gli aspetti più belli.