LA STORIA DEL GIORNALE

Materie:Riassunto
Categoria:Italiano
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Data:07.11.2005
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LA STORIA DEL GIORNALE
La fame di notizie è antica quanto la civiltà e non mancarono nei secoli i tentativi di raccogliere e diffondere, giorno per giorno, i fatti più notevoli .
I cinesi, pionieri anche in questo campo, ebbero per oltre quindici secoli una specie di gazzetta, il cosiddetto GIORNALE DEL CELESTE IMPERO. I romani, per la loro intensa e ricca vita politica, conobbero delle pubblicazioni specializzate: ebbero ad esempio gli ANNALES MAXIMI, tavole esposte al pubblico dove i pontefici segnavano, anno per anno, i nomi dei magistrati ed i fatti salenti accaduti nel territorio della repubblica, e i famosi ACTA DIURNA, raccolta non solo dei fatti politici ma anche della cronaca urbana. Di questi non è rimasta traccia, e quindi nessuno può dire con esattezza come fossero; sappiamo però che venivano copiati, diffusi nelle province e portati anche alle più lontane guarnigioni dell’ esercito.
Per trovare altre manifestazioni interessanti nella storia del giornalismo bisogna saltare dieci secoli ed arrivare al Quattrocento, quando in Europa nasce l’industria delle NOVELLE o AVVISI copiati in molti esemplari dagli amanuensi e venduti agli abbonati e al pubblico: erano raccolte di notizie che gli autori si procuravano frequentando diversi ambienti, interrogando mercanti e pellegrini e soldati di ventura.
I primi giornali periodici sorgono nel tardo 500, dopo l’invenzione della stampa. I più antichi di questi fogli sono quadernetti di 4-8 pagine con una xilografia nella prima facciata e nelle altre il racconto, in prosa o in versi, di un solo avvenimento notevole: religioso, o politico o mondano.
A poco a poco aumentando le pagine e la varietà degli argomenti; si narrano i grandi episodi delle guerre frequenti, si parla di feste, di prodigi, di vicende misteriose…
Per la diffusione di queste novelle a stampa ci si serve dei corrieri postali, viaggiatori di professione, che a loro volta raccoglievano su fogli di viaggio le notizie di cui venivano a conoscenza di tappa in tappa. Ancora oggi molti quotidiani conservano il nome di corriere (in Italia) o di post (nei paesi anglosassoni).
Si giunge finalmente alla stampa periodica: tengono il primato di almanacchi e i calendari che uscivano anche a date fisse, specie in occasione delle fiere. Nel 1600 iniziano i settimanali in vari paesi d’Europa. In Italia la priorità spetta alla Toscana cui fanno seguito Roma, Rimini, Milano, Torino e Genova.
La rivoluzione francese rappresentò una tappa importante nella storia del giornalismo europeo. La caduta della Bastiglia tolse tutti i divieti alla stampa posti da diverse corti e le “gazzette” si moltiplicarono prodigiosamente, divennero strumento di lotta politica, discussero giorno per giorno gli avvenimenti, furono avidamente ricercate da quanti sapessero leggere. L’abitudine di leggere il giornale non morì più.

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