il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano

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Testo

Torino,
Estate 2005
Compiti di italiano delle vacanze estive
ANALISI DEL TESTO
Il sentiero dei nidi di ragno
di
Italo Calvino
1. Riassunto ragionato del testo con messa in evidenza di passaggi narrativi fondamentali;
2. Presentazione delle tematiche trattate dall’autore;
3. Analisi dei personaggi presi singolarmente ed in relazione con gli altri;
4. Analisi di luoghi;
5. Valutazione sullo stile dell’autore;
6. Aspetti extratestuali;
7. Commento personale oggettivo e soggettivo.
1. Il libro “Il sentiero dei nidi di ragno” è ambientato nell’Italia della seconda guerra mondiale, dove un bambino, Pin, si trova a stretto contatto con lo strano mondo degli adulti dai quali cerca di farsi apprezzare.
Dopo una serie di sventure che lo portano anche in prigione, Pin viene condotto in un accampamento partigiano.
Anche qui Pin ha difficoltà nel farsi accettare e, cerca di attirare l’attenzione canzonando, a volte anche in modo pesante, i membri del distretto.
Come tutti i bambini anche Pin non sa darsi un limite e, esagerando con le prese in giro, scappa dal accampamento ritrovandosi nuovamente solo.
La vicenda termina quando uno dei partigiani, anche lui uomo solitario, incontra Pin e lo prende con se.
2. Nel libro “Il sentiero dei nidi di ragno” vi sono molte tematiche importanti, tra cui L’amicizia e la guerra viste e vissute da un bambino che sta crescendo.
L’amicizia è la tematica chiave sulla quale si dipanano tutte le vicende e le sventure che Pin affronta: infatti, è per la sua continua voglia di trovare un amico che Pin obbedisce agli uomini dell’osteria e finisce in prigione, o ancora, e per questa continua ricerca che Pin segue Lupo Rosso e si ritrova a vagabondare…
D'altronde l’uomo viene definito anche animale di società e come tale è difficile per lui trovarsi solo, senza qualcuno con cui parlare.
Tutti hanno bisogno di una amico, di una persona che si sa essere sempre presente, nei momenti belli come in quelli brutti… insomma una persona speciale, simile ma diversa, che sappia comprendere.
Purtroppo oggigiorno questo rapporto è difficile da trovare, non perché non esistano più persone disposte a creare un’amicizia, ma, perché spesso i troppi mezzi di comunicazione, la frenesia della vita e l’invidia altrui, portano le persone ad allontanarsi oppure ad avere rapporti superficiali.
In età giovanile poi, il rapporto dell’amicizia si può definire fondamentale. Ogni ragazzo ha bisogno di un amico, una persona della sua età che sappia con precisione cosa lui sta provando.
Per giunta questo libro è ambientato nella seconda guerra mondiale dove, Pin, oltre a dover crescere si trova a dover affrontare qualcosa troppo più grande di lui.
Tutti sanno che la guerra porta solo violenza e crudeltà, sangue e morte, e nel libro questa guerra viene descritta da un bambino.
Ciò permette di riflettere sul come i bambini si siano sentiti durante la guerra e sul come ci si sentano ancora: abbandonati.
Nei libri di storia non si descrive mai cosa veramente i bambini provino quando c’è la guerra.
Nel libro l’autore spiega bene che, nella maggior parte dei casi, i bambini, non sanno per cosa combattono, loro combattono perché glielo si ordina, oppure per imitazione degli adulti; quindi l’autore mette in evidenza un altro grave problema che colpisce il modo proprio in questi anni: la sfruttamento dei minori per i combattimenti e quindi i ragazzi-soldato.
Si sentono spesso in televisione o sui giornali organizzazioni umanitarie che combattono proprio questa crudeltà e anche nel libro la tutela minorile viene proclamata. Secondo me questo libro serve molto da questo punto di vista, poiché mette veramente in risalto ciò che i bambini dei paesi in guerra si trovano a dover vivere.
3. Il protagonista del libro è un bambino, Pin. Egli è un bambino di circa dieci anni, orfano di entrambi i genitori, che viene cresciuto da sua sorella, detta la Nera di Carruggio Lungo, una prostituta descritta da Pin come una scimmia.
Pin è un bambino esile e con il viso coperto di lentiggini, è sveglio e un po’ arrogante. Passa tutta la giornata all’osteria del paese, dove cerca di entrare a far parte del gruppo degli adulti, canzonandoli anche con delle battute poco consone a un bambino della sua età.
Egli è pieno di dubbi ed è insicuro. Come ogni bambino privo di una guida stabile ha molto bisogno d’affetto ed è per questo che cerca continuamente un amico, una persona che lo possa capire.
Oltre a Pin, che è il protagonista del racconto, ci sono molti altri personaggi importanti: uno di questi è Cugino. Egli è un omone grosso e brutto, di cui Pin all’inizio ha paura, ma che, alla fine diventerà l’unico suo vero amico. È infatti Cugino che accompagna Pin per la prima volta all’accampamento partigiano e sarà sempre lui che prenderà Pin con se al termine del racconto.
Nell’accampamento partigiano Pin incontra molte persone: il Dritto, il comandate dell’accampamento: è un tipo strano che non obbedisce alle regole; Mancino e la Giglia, marito e moglie. Mancino è il cuoco del distretto partigiano.
A loro si aggiungono tutta una serie di personaggi con caratteristiche tutte diverse e, proprio per le loro caratteristiche, Pin li canzona.
4. Il luogo nel quale si svolge la vicenda è la Liguria, in un piccolo borgo vicino a San Remo.
Nella maggior parte del testo, le vicende si svolgono in montagna, nei boschi dove si trovano i vari distretti partigiani e dove si svolgono le battaglie.
Un luogo, però, molto importante è il sentiero dei nidi di ragno, il favoloso sentiero che solo Pin conosce, dove nasconde la pistola rubata a uno degli amanti della sorella.
Il sentiero dei nidi di ragno è un sentiero dove, secondo Pin, i ragni fanno le loro tane, è in mezzo a una palude, dove le rane e i grilli danno un tocco di magia.
5. Il testo che si presenta è scritto in una lingua-dialetto ed è per questo che a volte si fa fatica a comprenderlo e la lettura non è del tutto scorrevole, ma è proprio questa particolarità che dà il giusto colore alle vicende.
Il libro si svolge in un epoca dove l’istruzione non faceva ancora parte della vita quotidiana; quindi condivido pienamente la scelta stilistica dell’autore.
Un’altra particolarità stilistica presente nel testo è l’utilizzo di parole straniere, di cui il protagonista non conosce il significato.
Il testo è scritto in terza persona, c’è un narratore esterno che ha un punto di vista oggettivo e onnisciente.
Inoltre, anche se il narratore non è un personaggio si ha l’impressione che a raccontare la storia sia un bambino, per l’obbiettività, l’innocenza e la schiettezza che li caratterizzano.
6. Gli aspetti extratestoriali presenti nel testo riconducono più che altro al legame che c’è tra l’autore e la località descritta, e lo stesso autore al particolare momento storico.
L’episodio della seconda guerra mondiale è molto sentito dall’autore, Italo Calvino, poiché egli partecipò personalmente alla vita partigiana.
7. Questo libro mi è piaciuto molto perché integra un linguaggio particolare, tendente al dialetto, che rende la storia quasi umoristica, ad avvenimenti dolorosi di un periodo storico buio.
In questo libro, essendo il protagonista e il narratore dei bambini, la visione complessiva è semplice e allo stesso tempo piena di domande: semplice perché molti problemi che gli adulti si pongono sono inutili agli occhi dei bambini, come l’ossessione per le donne… e allo stesso tempo piena di domande e di curiosità poiché i bambini si chiedono da dove provengano tali ossessioni e desideri degli adulti.
L’autore riesce a fondere tutti questi elementi, scrivendo un testo piacevole da leggere, ma, che porta con se grandi temi di riflessione.
Tra le tematiche più evidenti, quella che mi ha colpito maggiormente è l’amicizia e l’importanza che l’autore dà a questo sentimento anche durante un momento di guerra.
Fortunatamente sono nata nella parte del mondo dove oggi non ci sono guerre ed è quindi difficile per me immaginare come possano sentirsi le persone in quei momenti.
Leggendo “Il sentiero dei nidi di ragno” però, ho scoperto che il valore dell’amicizia è sempre molto importante.
Anche per me tale valore è fondamentale, non so come farei a rinunciare ai mie amici, alla loro comprensione, ma soprattutto al loro modo di farmi ridere e sono sicura che se un giorno dovessi mai perderli, mi metterei subito alla ricerca di nuovi, poiché sono sicura che senza amici la mia vita sarebbe triste.

2^scientifico B

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