il re e lo stalliere

Materie:Appunti
Categoria:Italiano
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Data:23.06.2008
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Testo

Riassunto:
Questa novella, narrata da Pampinea è ambientata all’epoca del re longobardo Agilulfo e della regina Teodolinda. Il protagonista è uno stalliere, uomo di umili origini, ma di bell’aspetto e di grandi qualità interiori. Era al servizio della regina e di essa si innamorò perdutamente ma da uomo saggio non le rivelò in nessun modo i suoi sentimenti.con il passare del tempo nascondere il desiderio nei confronti della donna amata era diventato per lui insostenibile al punto di desiderare la morte. Voleva però un tipo di morte che rendesse esplicito l’amore che provava per la regina e concluse che la sua morte poteva essere tale da permettergli di soddisfare il suo desiderio. Così una notte, egli già bello e imponente nell’aspetto fisico quanto il re, imitandolo nel vestire e negli atteggiamenti, entrò nella camera della regina e consumato il suo desiderio amoroso, tornò al suo alloggio. Quando la stessa notte il re facendo visita alla moglie, la trovò stupita di rivederlo realizzò che era stata ingannata. Per evitare lo scandalo non disse niente ma andò a cercare direttamente l’impostare e identificatolo dalle pulsazioni cardiache accelerate, non fece altro che tagliargli i capelli da una parte per poterlo riconoscere la mattina seguente. Lo stalliere astutamente, accortosi del piano, fece altrettanto a tutta la servitù. L’indomani il re non poté fare a meno di riconoscere l’ingegno del ragazzo avendogli impedito in questo modo di punirlo.

Personaggi:
1) il re Agilulfo: è il re dei longobardi ed è spostato con Teodolinda. Era saggio e virtuoso tnt che la situazione del regno era serena. Lui però era incurante della moglie ma pieno di furbizia (antagonista)
2) la regina: moglie di Agilulfo, era però sfortunata in amore i quanto era rimasta vedova di un atro re longobardo. Era una donna bella, saggia, onesta ma non abbastanza da essere appagata dal marito. ( oggetto del desiderio)
3) lo stalliere: era un uomo di umili origini ma dotato di grande furbizia, caparbietà, generosità e di bellezza fisica tanto da somigliare al re. Inoltre è molto saggio, e si capisce dalla scelta che fa quando decide di non dire a nessuno del suo innamoramento. Durante il momento dell’azione non parla mai perché sa qual’è la cosa minore da fare e si rivela molto furbo e astuto quando, intuendo il piano del re, taglia i capelli a tutta la servitù.

Temi :
in questa novella, il tema dominante è quello dell’amore che non conosce barriere sociali: lo stalliere, infatti pur scegliendo come oggetto del proprio amore una donna di una condizione superiore alla propria, rovescia la gerarchia sociale, in quanto umile ma dotato di intelligenza e saggezza, arriva a soddisfare il duo desiderio. Sicuramente attraverso la sua industria che lo stalliere tagliando i capelli della servitù riesce a combattere il re per con le stesse armi. Il re e lo stalliere inoltre hanno in comune l’ingegno: l’uno esibisce il suo ingegno nella saggia decisione che il silenzio avrebbe giovato a tutti; l’altro nel mantenere segreta la vicenda e non affidando + la sua via alla sorte. A collegare ed equilibrare i vari temi contribuisce in particolare il meccanismo della beffa su cui si struttura la novella.

Messaggio dell’autore:
Boccaccio vuole esprimere il suo modo ideale caratterizzato dalla classe borghese e quella aristocratica misurando la capacità di vivere degli uomini attraverso l’ingegno che frena gli impulsi. Infatti il primo che prova a cimentarsi in questa ideale caratterizzazione nella novella è il re che sceglie di non denunciare l’accaduto perché ci avrebbe rimesso la reputazione e poi lo stalliere che cerca uno stratagemma per sfuggire al piano del re per la sua individualizzazione. Infatti l’uomo come individuo fa leva nelle sue capacità e nell’ingegno( intelligenza + astuzia) sfruttando le occasioni arriva allo scopo.

Contestualizzazione:
la vicenda si svolge al tempo dei longobardi ma la mentalità strettamente trecentesca mescolata con quella cortese poiché l’intelligenza degli uomini viene usata per frenare i loro impulsi, usando e sfruttando al meglio la ragione. Il re e la regina e lo stalliere, escono dalla storia per diventare personaggi tipici dell’300 appartenenti alla nuova borghesia mercantile con alcuni cenni all’aristocrazia. Il re si avvicina a questa classe sociale del ’300 per la sua saggezza per non compromettere la propria reputazione e per i modi raffinati mentre lo stalliere, rappresenta proprio il mercante, perché ha intraprendenza, spirito d’iniziativa, autonomia e domina la realtà applicando astuzia e ingegno. Perciò entrambe le figure di spicco diventano personaggi realistici poiché la categoria dell’utile, mercantile , e quella raffinata, aristocratica, li fanno agire secon la nuova mentalità che si basa sull’ingegno.

Esempio



  


  1. silvia

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