Il mastino dei Baskerville

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
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Testo

Stefano Ricossa IV B Scheda libro

Autore: Sir Arthur Conan Doyle

Titolo: Il cane dei Baskerville (The hound of the Baskervilles)

Prima pubblicazione: 1904

Casa editrice: Superbur

Personaggi principali: Sherlock Holmes, il Dr. Watson (il narratore), Henry Baskerville, il Dt. Mortimer, i sedicenti Mr. e Mrs. Stapleton.

Trama: Nell’incipit del romanzo troviamo Sherlock Holmes e l’inseparabile dr. Watson, narratore delle sue avventure, nel loro ormai celeberrimo studio di Baker Street, in una giornata piovosa di fine estate, mentre ascoltano la narrazione del dr. Mortimer riguardo la strana morte di Charles Baskerville che sembra essere dovuta ad una misteriosa maledizione che pende sul capo dei Baskerville. Il dr. Mortimer ha deciso di rivolgersi al grande investigatore perchè è in attesa del presunto ultimo erede dei Baskerville, sir Henry, ed è preoccupato dalla sorte che potrebbe capitare al giovane baronetto. Da alcuni elementi si desume infatti che qualcuno sta costantemente tenendo sotto controllo le mosse del giovane ereditiere. Di comune accordo Holmes e Watson decidono che il dottore accompagnerà e sorveglierà sir Henry al castello dei Baskerville, mentre Holmes resterà per qualche tempo a Londra. Ma questo si rivelerà essere solo un pretesto per lasciare campo libero ad Holmes di osservare di nascosto gli eventi dalla brughiera vicina all’antico maniero dei Baskerville, risolvendo così il complicatissimo intreccio che si nasconde dietro alla misteriosa morte di Charles e smascherando l’assassino, il sedicente Mr. Stapleton, in realtà successivo erede dei Baskerville nel caso Henry fosse morto, prima che possa terminare il suo diabolico piano con l’uccisione del baronetto inglese.

Commento: “Il mastino” o “cane dei Baskerville” è il quarto libro che Conan Doyle dedica al personaggio di Sherlock Holmes, infallibile detective che rende l’investigazione una scienza esatta grazie alla sua grande capacità di osservazione e deduzione, ed è forse quello più famoso e che ha reso immortale il mitico investigatore. Per quanto mi riguarda ho apprezzato moltissimo questo romanzo in ogni suo punto, a partire dalla contrapposizione della scienza esatta di Holmes con gli elementi soprannaturali che sembrano avere le morti di Charles prima e dell’evaso Selden poi. Se dovessi però scegliere che cosa io abbia apprezzato di più nell’intero romanzo, risponderei senza ombra di dubbio l’ambientazione e l’incredibile realismo nella descrizione della brughiera.
La tecnica descrittiva è infatti utilizzata dall’autore con una maestria tale che nel leggere questi avvenimenti ho avuto spesso l’impressione, guardando fuori dalla finestra, di vederli accadere e più di una volta sono stato scosso da qualche brivido. L’aggiunta di alcuni elementi come la fuga di un pericoloso criminale, Selden, i movimenti sospetti del maggiordomo Barrymore, la figura misteriosa scorta da Watson e i terrificanti latrati che si udivano di tanto in tanto dalla brughiera, rendono l’ambientazione paurosa e perfettamente attinente al tema dell’oscura maledizione che aleggia sulla famiglia dei Baskerville. È da apprezzare anche la scorrevolezza del testo, la cui lettura non smette mai di essere dinamica e rapida, con gli avvenimenti che si susseguono fino all’intensa scena dell’apparizione e della morte del cane apparentemente soprannaturale.

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