Il barone rampante

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
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Testo

SCHEDA-LIBRO: IL BARONE RAMPANTE

AUTORE:
Italo Calvino

TITOLO:
Il barone rampante

DOVE E’ AMBIENTATA LA STORIA:
A Ombrosa, che potrebbe situarsi nella Riviera Ligure di Ponente, nei territori della Repubblica di Genova.

QUANDO:
Durante la seconda metà del ‘700

TRAMA:
E’ la storia di un bambino, Cosimo, che diverrà ragazzo e poi uomo che si rifiuta di vivere con la famiglia e dopo una litigata se ne va su un albero e ci rimane fino al giorno della sua morte. Da 12 a 65 anni. La sua è una famiglia nobile di Ombrosa e lui è il primogenito, quindi ben presto, alla morte del padre, diviene il barone di Rondò. Cosimo vive e cresce sulla vasta vegetazione di Ombrosa e dintorni e non scende mai. Stando sugli alberi diviene anche utile al popolo: aiuta i contadini, ha sempre nuove idee, aiuti e tant’altro, insomma non ha per niente una vita noiosa. Nascono anche diversi amori, ma primo tra tutti è quello per Viola, stata, a suo tempo, anche vicina di casa. Cosimo divenne noto anche all’estero e così morì, in un certo senso, trionfante.

.SIGNIFICATO:
E’ una storia insolita, in cui le trovate fantasiose, cioè il vivere sugli alberi insieme a tutte le avventure, si incontrano con l’epoca difficile della rivoluzione francese. E’ un libro pieno di significato perché induce il lettore a mettersi nei panni del protagonista. Perché Cosimo non scese mai? E’ questa una delle tante domande che un lettore come me si è posto almeno una decina di volte. Cosimo non scese mai dagli alberi, forse inizialmente, per orgoglio, perché era un bambino, ma poi matura la decisione di non scendere più. Aveva dei veri e propri ideali per cui non scendere: non voleva più avere a che fare con la gente da vicino, voleva guardare il mondo da un altro punto di vista, forse meno spaventoso, voleva anche far vede re agli altri di potercela fare da solo. Secondo il mio parere è un bel libro, che si legge velocemente proprio per le trovate fantasiose che vi sono e che fa riflettere sulla nostra solitudine, sul nostro rapporto con gli altri, sulla nostra insoddisfazione, privata e collettiva.

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